Grattacieli nuovi che modificano lo skyline della città, quartieri che cambiano forma e mille proposte per tutti i gusti: questa è la Milano degli ultimi anni, che è passata dalle guglie del Duomo a quelle dell’Unicredit tower, che si è rifatta il trucco per l’Expo e che riduce le distanze con le altre grandi città europee.
C’è sempre un buon motivo per tornare a Milano, dove aprono musei, bar, ristoranti e si disegna una città sempre più al passo coi tempi. Adesso manco da un paio di anni e mi sono appuntata almeno dieci cose che voglio vedere e fare per la prossima visita. Non i classici highlight meneghini (di quelli vi ho già parlato in questo post dedicato a Milano) ma vere e proprie chicche che ho segnato sulle mie mappe e che mi ha ispirato chi a Milano vive.
Di solito vado a Milano in macchina, ma stavolta prima di partire voglio sperimentare un nuovo servizio che ho trovato online: si chiama ComparaBUS e permette di confrontare tutti i mezzi di trasporto possibili – dall’autobus al treno o al car sharing – per vedere qual è il migliore, qui ad esempio c’è la comparazione dei prezzi per la tratta Roma-Milano.
Ecco la mia lista di cose che vorrei vedere la prossima volta che torno a Milano, se avete qualcosa da aggiungere vi aspetto nei commenti!
1. Il quartiere di City Life con le Tre Torri
CityLife è il progetto di riqualificazione urbana del quartiere Portello di Milano. Per dare nuova vita al quartiere, è stato creato uno spazio che ha cambiato il volto dell’intera città, grazie alle tre nuove torri (che danno anche il nome alla fermata della metro più vicina, sulla linea lilla) e ai progetti di alcune archistar internazionali. L’ultima volta che sono stata in città non era ancora ultimato, ora il quartiere si vanta a ragione di essere il più moderno d’Italia e comprende un mix di spazi pubblici e privati, con l’area pedonale più vasta di Milano.
2. Piazza Gae Aulenti e il Bosco Verticale
Piazza Gae Aulenti a Milano si estende tra la stazione dei treni Porta Garibaldi e il quartiere Isola, nel quartiere del Distretto Direzionale; è stata inaugurata nel 2012 e rientra in uno dei progetti di riqualificazione urbana più importanti d’Europa. È stata premiata come una delle piazze più belle del mondo in termini d’innovazione e tutela ambientale ed è stata concepita come agorà del nuovo millennio, dove si può socializzare su una lunghissima panchina e dove i rumori circostanti sono attutiti dal dislivello su cui è costruita. Sono proprio curiosa di vederla dal vivo, così come il Bosco Verticale, a poche centinaia di metri. Quest’ultimo, ideato dall’architetto Stefano Boeri, è composto di due palazzi residenziali di 100 e 76 metri, che svettano verdi e folte sullo skyline di Milano e che, a loro volta, hanno vinto diversi premi internazionali.
3. Chinatown
Come tutte le grandi città del mondo, anche Milano ha la sua Chinatown, formalmente quartiere Sarpi in riferimento all’omonima via dove pullulano negozi e ristoranti a conduzione cinese. L’arteria centrale del quartiere cinese di Milano è la e pedonale Via Paolo Sarpi e il motivo principale che mi spinge qui non è tanto lo shopping quanto la cucina asiatica fedele all’originale! Capitare qui per il capodanno cinese deve essere qualcosa di unico.
4. Le terrazze del Duomo
Un’altra cosa che mi sono ripromessa di fare per una prossima visita a Milano è visitare le terrazze del Duomo per avere delle visuali inedite sulla città. Si può salire sia a piedi (ci sono circa 200 gradini da salire per arrivare in cima) sia in ascensore ed esistono diversi tipi di biglietti– interi e ridotti – che includono o meno anche altre attrazioni. Una cosa sorprendente che ho letto è che le terrazze del Duomo comprendono circa 8000mq di superficie calpestabile, questo significa che non è una visita toccata e fuga, ma ci sono molti dettagli da apprezzare.
5. La Chiesa di Santa Maria presso San Satiro
Ammetto che quando la mia amica Valentina mi ha accennato di visitare questa chiesa non sapevo di cosa stesse parlando, ma cercando in rete ho letto che la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro custodisce al suo interno un tesoro artistico-architettonico. Ebbene sì, in questa chiesa edificata alla fine del Quattrocento, niente meno che Bramante cercò di ricreare grazie a un effetto ottico uno spazio più ampio di quello che esiste in realtà, realizzando un finto presbiterio grazie a un’illusione prospettica data da una volta a botte dipinta sopra l’altare maggiore.
6. Il Cenacolo di Leonardo da Vinci
L’Ultima Cena – il cosiddetto Cenacolo – è una delle più grandiose opere di Leonardo da Vinci e una delle più visitate in Italia, nonostante l’ingresso sia a numero chiuso. Si trova nell’ex-refettorio del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie e per visitare questa opera d’arte così imponente si deve prenotare online con mesi di anticipo un biglietto sul sito ufficiale del Museo del Cenacolo Vinciano, che è quello del Polo Museale della Lombardia. È importante sapere che la prenotazione è sempre obbligatoria e che non si può acquistare il biglietto direttamente sul posto (solo ritirare quelli prenotati via web). Trovare dei biglietti disponibili non è affatto semplice, perché i biglietti vengono messi in vendita e subito terminati.
7. I Fenicotteri rosa nel giardino di Villa Invernizzi
Tutto ci si aspetterebbe tra le vie del centro di Milano, tranne che di trovare dei fenicotteri rosa! Invece anche questo è possibile nella città meneghina, per la precisione a Villa Invernizzi, in via Cappuccini 7, nella residenza privata di famiglia di Romeo Invernizzi, il “re dei formaggi”. Fu proprio lui a volersi circondare di questi eleganti animali esotici provenienti dall’Africa e dall’America Latina e nel suo testamento volle che fossero tutelati… ecco perché sono ancora lì e, anche se non si può entrare nel giardino della villa, c’è sempre qualche curioso che sbircia dentro questo spettacolo inatteso.
8. Una pausa in un caffè letterario
I libri sono da sempre una mia grande passione e in ogni città che visito, mi piace dare almeno una sbirciata all’interno delle librerie più fornite e accoglienti. Quando il binomio libri e pausa caffè si realizza, poi, sono al settimo cielo, ecco perché mi sono appuntata alcune librerie che mi piacerebbe visitare, su consiglio di Elena di Storie di San Francisco. Ho segnato la Libreria del mare, Gogol&Company, Verso Libri e La Libreria del Mondo Offeso, ma se ne avete altre aggiungo alla lista!
9. Un aperitivo milanese
Milano è la patria dell’aperitivo, non si può andare via senza aver provato almeno un posto in cui si celebra questo rituale sociale! Sono molti i posti alla moda e alcuni cambiano da una stagione all’altra, ma quello che non tutti sanno è che ci sono pasticcerie milanesi dove si fa aperitivo al bancone e alle 20 si chiudono le serrande: è qui che è possibile incontrare solo gente del quartiere e scambiare due chiacchiere come fosse in un paese e non in una grande città.
10. Cena in una trattoria tipica
E dopo l’aperitivo, si va a cena! Per un classico weekend milanese non può mancare la cena in una tipica trattoria, meglio se per assaggiare qualche piatto della tradizione. Online si trovano diverse classifiche coi locali migliori da provare, ma io mi fido di più dei vostri consigli, quindi vi aspetto nei commenti con qualche suggerimento che metterò a frutto durante la mia prossima visita a Milano!
Post in collaborazione con ComparaBUS.
Foto di copertina Daniil Vnoutchkov su Unsplash.
2 commenti
sandra
Punto 11. contattarmi che se posso ti saluto volentieri se ti va.
Mi permetto di correggere una piccola cosa, City Life è vicino a casa mia, di fronte c’è la scuola dove va mio nipote e io lo frequento abitualmente, ci sono stata anche ieri per dire. Non occupa l’ex zona della Fiera Milano City, che esiste ancora, ed è attiva per diverse fiere che scelgono di restare in città piuttosto che andare al polo di Rho, oggettivamente situato in mezzo al nulla, bensì i vecchi padiglioni della storica fiera campionaria.
Per il resto, bel programma. City Life e Gae Aulenti sono i nostri gioielli architettonici che hanno davvero rilanciato la città, sooprattutto dopo expo.
Per le librerie con caffè ti consiglio anche la OPEN comodissima scendendo alla fermata della metro P.ta Romana linea gialla. Tra quelle che citi è molto bella la Verso.
Sulla cena per gustare la tipica cucina lombarda, non è una trattoria ma una vecchia stazione di posta dei cavalli, infatti si trova in periferia, super consigliato il RISTORANTE LA POBBIA in Via Gallarate. certo non mangi con 20 euro ma sono soldi spesi molto bene. E’ chiuso la domenica.
Sono stata recentemente a China Town perchè volevo rivederla, quando ero bambina la via era un punto di riferimento per lo shopping della mia famiglia con un solo negozio cinese di pelletteria, il celebre WANG SANG, sì ti dico mi è piaciuta molto ma se hai un weekend a Milano e prevedi di fare parecchie cose, il programma che hai fatto è piuttosto denso, ecco la metterei in fondo alla lista.
Ti ringrazio moltissimo per questo post dove hai raccontato così bene la mia città, che io non posso che amare tantissimo.
Mercoledì
Ciao Sandra!
È sempre un piacere leggerti, a maggior ragione oggi che parlo della tua città!
Questo programma che ho fatto necessita di una settimana mi sa! È che Milano è così in fermento che ogni volta che leggo qualcosa aggiungo un tassello.
Grazie anche per la precisazione, correggo subito!
Grazie a te e spero di venire presto da quelle parti!