Desideri

Pubblicato il 10 Agosto 2011

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Love Post

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‎”Vedi mai una stella cadere
e non ricordi cosa desiderare?
“Afterhours – Varanasy Baby

Oggi è il 10 agosto. La notte di San Lorenzo.

Mi ricordo che, nonostante i 5 anni di latino al liceo, fu solo durante una lezione di etica all’università che capii l’intima connessione etimologica tra stelle e desideri.

Rimasi sconvolta dall’idea che i desideri (de-sidera) contengano nella parola stessa l’impossibilità di essere realizzati.

Cos’è in fondo un desiderio? Un anelito, un appetito, un capriccio, una frenesia, uno struggimento, una febbre, una voglia, una brama, un pungolo. In ogni caso, l’espressione di qualcosa che ci manca e che vorremmo o forse pensiamo di volere. Per questo ogni anno la notte di San Lorenzo mi mette addosso una pesantezza da cui non so scrollarmi.

Le nostre conversazioni sono spesso infarcite di lamentele, ma quando vediamo una stella cadente qual è il nostro primo pensiero? A me – per citare gli Afterhours – è capitato spesso di non sapere cosa desiderare. In fondo – penso – abbiamo già tutto quello di cui necessitiamo: non siamo né troppo poveri, né troppo soli, né ormai insensibili. Eppure non siamo mai pienamente felici.

Sono parole senza un punto d’arrivo o, per rimanere in tema, senza un destino come direbbero gli hispanohablantes. Li considererò vaneggiamenti di un’estate che mi sfugge tra le mani, che non prende il via se non a episodi sparsi, che mi mette di fronte alla realtà che le ferie non sono nemmeno paragonabili alla spensieratezza delle pause estive scolastiche.

Per aspera ad astra.

[Foto di copertina: Austin Johnson su Unsplash]

8 commenti

  • @MichiVolo che bello il tuo blog!
    A casini e siamosoloamici siamo messe bene 😉
    Anche io faccio così con le stelle cadenti, quindi, come dice 215, non ho nemmeno alzato lo sguardo ieri…

  • quando guardo una stella cadere mi viene sempre l’ansia perchè davvero non riesco a focalizzarmi su ciò che desidero realmente…esprimo desideri vani, inutili, futili, esptemporanei…poi ci ripenso e dico a me stessa di aver desiderato ciò di cui in realtà potrei fare volentieri a meno!

  • @215 Grazie per il tuo commento, mi trovo sempre d’accordo con quello che scrivi 😉

    La frase finale, poi, ha quel gusto di saudade che non deve mancare mai! :)))

    Baci

  • eh.. l’estate dopo il liceo non è più le stessa, adesso sono mini momenti di vacanza come durante il resto dell’anno..solo col bel tempo e il mare.
    I desideri che esprimevo all’età di 13/14 anni si sono quasi avverati tutti (!), perché è come dici tu “abbiamo già tutto quello di cui necessitiamo: non siamo né troppo poveri, né troppo soli” in molti casi basta solo aspettare (o impegnarsi).
    Ieri non ho nemmeno alzato gli occhi al cielo.

  • Partire è bello sempre ^_^ ahah

    Buon Mercoledì 11 😉

  • 🙂

    Ottimo consiglio!
    Buona base di partenza!

  • Io ho la prova che questa mattina hai desiderato un certo George! ^_^ Beh non ti fermare a pensare a quello che desideri, rimaneresti in una gabbia. Pensa invece a ciò che ti rende felice 😉

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