Disavventure in viaggio: 7 racconti semiseri dai miei giri per il mondo

Pubblicato il 16 Giugno 2020

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Consigli di viaggio

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C’è una frase di Hermann Hesse che dice:

Viaggiare deve comportare il sacrificio di un programma ordinario a favore del caso, la rinuncia del quotidiano per lo straordinario, deve essere una ristrutturazione assolutamente personale alle nostre convinzioni

Tutto verissimo, specialmente se consideriamo che in viaggio l’imprevisto è dietro l’angolo, direi che è quasi l’essenza del viaggio stesso. Viaggiare significa mettersi alla prova, abbandonare le comodità quotidiane e accettare che disagi e difficoltà possano incrociare la nostra tabella di marcia.

Anche i viaggiatori più esperti possono incappare in qualche contrattempo, perché le disavventure in viaggio non risparmiano nessuno, nemmeno i travel blogger! Anzi, ora che ci penso, non c’è un solo viaggio in cui sia andato tutto liscio. In questo post vi racconto sette episodi che mi sono capitati e che, per fortuna, hanno avuto un lieto fine. In ogni situazione di difficoltà, del resto, l’importante è come si reagisce!

Disavventure in viaggio

Sardegna, estate remota della mia infanzia

Ho 8 anni, sono in Sardegna con la mia famiglia e alloggiamo in un residence. Siamo al supermercato per fare la spesa e cucinare la cena in casa, dobbiamo solo caricare le buste in macchina e siamo pronti. Vedo una serie di quei “panettoni” di cemento che impediscono alle macchine di sostare in un determinato punto e penso bene di saltare da un blocco di cemento all’altro per ingannare il tempo. Uno dei miei incisivi incontra incidentalmente il dissuasore prima che i miei genitori possano convincermi che è un gioco stupido. Appunto. Ancora oggi ho un pezzo di dente ricostruito, non ricordo come reagirono i miei genitori, ma non credo l’abbiano presa benissimo!

Capo Testa, Santa Teresa di Gallura
Capo Testa, Santa Teresa di Gallura – Foto di Massimo Virgilio su Unsplash

Francia, estate sul finire del millennio

Sono una ragazzina in vacanza con i miei genitori, stiamo facendo il giro dei castelli della Loira dopo aver visitato Parigi e aver passato un paio di giorni a Disneyland Paris. In una delle sistemazioni in cui alloggiavamo, in una non ben precisata cittadina del nord della Francia, decidiamo di cenare in hotel. Tra una portata e l’altra devo andare in bagno, prendo il gigantesco portachiavi della camera, entro nel minuscolo cesso dell’hotel e appoggio la chiave sopra la vaschetta dello scarico. Non avevo calcolato la pendenza, la chiave col gigantesco portachiavi precipita nel vaso mentre tiro lo sciacquone: il mazzo viene inghiottito dal gorgo prima che abbia la prontezza di recuperarlo. Rimarrà memorabile la frase che mio padre, tra lo sbigottimento generale, pronunciò al receptionist: “la clé est tombée dans le WC!”.

castello di Azay Le Ridau
Azay Le Ridau – Foto di Veronica Reverse su Unsplash

Sarajevo, estate 2004

Sono una giovane scolta in viaggio col gruppo scout a Sarajevo. Quest’anno facciamo un campo di servizio, una route internazionale per portare assistenza e svago ai bambini nati e cresciuti sotto assedio durante quella guerra così vicina nel tempo e nello spazio. Le mie aspettative sono alle stelle, stavo unendo due cose per me fondamentali – il viaggio e l’aiutare il prossimo – in un’esperienza indimenticabile. Così tanto indelebile che me ne ricordo ancora oggi ogni volta che mi guardo allo specchio. Sì, perché durante quel viaggio ho preso una ginocchiata talmente forte che mi si è rotto il naso e ne porto i segni ben visibili, specialmente se mi metto di profilo.

Mi è toccato operarmi a Sarajevo in una clinica privata, lontana dalla mia famiglia e cercando di intendermi con anestesisti e dottori un po’ in inglese e un po’ in francese. Credo che questo episodio rientri di diritto nella top 3 delle sfighe di viaggio mai avute, forse vince addirittura il primo premio!

Ne ho parlato sul blog in questo post “Un viaggio a Sarajevo: nasi rotti e nuove consapevolezze

Sarajevo – Foto di ADEV su Unsplash

Bruxelles, autunno universitario

Sono una studentessa universitaria squattrinata, giro l’Europa low cost grazie a biglietti aerei scontati e alloggi compassionevoli di amici in giro per motivi di studio. Vado a trovare un amico a Bruxelles, ci salutiamo alla fermata dell’autobus che ci porterà in centro per visitare la città. Cominciamo a parlare, a raccontarci fatti personali, non ci vediamo da tanto e siamo distratti dalla gioia di rivedersi. Arriviamo in centro… senza più lo zaino del mio amico, con tanto di chiave di casa e portafogli con i documenti. La visita di Bruxelles si è trasformata in una visita al commissariato. Ancora oggi, dopo due viaggi là, ignoro cosa abbia da offrire questa città.

Bruxelles
Bruxelles – Foto di Alex Vasey su Unsplash

Marocco, autunno 2011

Sono in viaggio in Marocco con una mia cara amica, siamo appena atterrate e prendiamo un taxi che ci porti al riad prenotato ai margini della medina di Fes. Non abbiamo idea di cosa aspettarci, per entrambe è la prima volta qui, siamo elettrizzate e allo stesso tempo impaurite perché non siamo mai state in un paese con differenze culturali così marcate rispetto al nostro. Nel tragitto dall’aeroporto il tassista fa una manovra assurda e prende in pieno un bambino in bicicletta con la fiancata dell’auto. Il bambino si rialza subito e prende anche una rimbrottata dall’autista, arrabbiato perché ci ha rimesso uno specchietto. Noi siamo ammutolite ci guardiamo esterrefatte: Bienvenue au Maroc!

Ho raccontato del Marocco in una serie di post: Viaggi in Marocco

Concerie a Fes
Concerie a Fes – Foto di Aleksandra Rupar su Unsplash

 

Bangkok, dicembre 2014

Siamo una giovane coppia, è la nostra seconda volta nel sudest asiatico dopo aver visitato il Vietnam, stavolta facciamo un assaggio di Thailandia con tre giorni a Bangkok e visitiamo la Cambogia. Siamo felici come solo in viaggio riusciamo a essere e rilassati nonostante il volo in aereo con scalo annesso sulle spalle. Vogliamo visitare uno dei siti più famosi della città ma una serie di coincidenze e tassisti senza scrupoli ci conducono nel quartiere a luci rosse della capitale tailandese. Morale della favola: perdiamo un sacco di tempo e non riusciamo a fare ciò che volevamo. L’ho raccontato con una buona dose di humor qui: Cronaca semiseria delle prime 24 ore a Bangkok.

Bangkok dall'alto
Bangkok – Foto di Andreas Brücker su Unsplash

Stati Uniti on the road, agosto 2019

Da quando viaggiamo con le nostre figlie, molte cose sono cambiate nella pianificazione dei viaggi. Per esempio cerchiamo di non dormire in topaie, pianifichiamo meglio gli spostamenti, cerchiamo di non far mancare tappe interessanti per loro. La sfortuna, però, non smette di vederci quando diventi genitore, oh no. La sfiga ci vede con la mira di un cecchino e anche durante il viaggio on the road negli Stati Uniti non ci è mancato almeno un episodio stonato. Eravamo a Monterey e avevamo passato la notte in un motel da incubo (che dicevamo a proposito di sistemazioni decorose con le bambine?).

Appena rimesse le gomme sulla strada ci siamo accorti che qualcosa non andava con la nostra macchina a noleggio: avevamo forato (non bastava il motel squallido?) e dovevamo riparare quanto prima la gomma. Non contenti, aveva smesso di funzionarci anche l’aria condizionata e in previsione della Death Valley era proprio qualcosa da sistemare subito. In Italia avremmo risolto la faccenda comprando i pezzi rotti su un sito specializzato e, con l’aiuto di un video  tutorial probabilmente l’avremmo riparato da soli ma negli Stati Uniti come fare? Abbiamo cercato su Google Maps il meccanico più vicino, abbiamo atteso che ci riparasse i danni e siamo ripartiti alla volta di San Francisco.

macchina a noleggio
La nostra macchina a noleggio negli Stati Uniti – Foto di Serena Puosi

Per oggi mi fermo qui con i racconti dei viaggi con episodi sfortunati, ma ne avrei da raccontare, eccome! Questa è solo una selezione ma la verità è che, quando puoi raccontarle col sorriso, anche le sfighe capitate in viaggio si trasformano in ricordi!

Avete episodi di sfighe che vi sono capitate in viaggio da raccontarmi?

Post in collaborazione 

Tag: viaggi

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