Datemi strade da macinare con ogni mezzo, natura a perdita d’occhio, metropoli caotiche o siti dimenticati da dio: non c’è limite alla mia voglia di scoprire il mondo. Se devo fare un appunto su ciò che mi stufa dopo poco, invece, ti risponderò che alla terza o quarta pagoda/chiesa/moschea potrei aver voglia di cambiare aria. Questo è il motivo per cui, poco propensa alla religione come sono, temevo di annoiarmi nella giornata in Giordania dedicata ai luoghi sacri di questa terra. Per fortuna mi sbagliavo.
Il turismo in Giordania spazia dalla cultura al benessere fino ad arrivare a quello religioso, un turismo più di nicchia che però ho scoperto essere uno dei motori trainanti di questo paese. Quanto fosse importante l’aspetto religioso in Giordania lo abbiamo capito subito al nostro arrivo, quando dopo 10 minuti di macchina dall’aeroporto in direzione del nostro hotel abbiamo fatto una sosta al canto del muezzin che annunciava la fine della giornata di ramadan e di conseguenza la possibilità di fermarsi al primo chiosco e mettere qualcosa nella pancia digiuna dai primi raggi di sole.
Inoltre, basta lasciare che i ricordi tornino alle pagine lette qualche secolo fa sulla Bibbia per ricordarsi che Gesù fu battezzato in queste acque e che Mosè parlasse di Terra Promessa (no, non era Ramazzotti) affacciandosi proprio su queste vallate. Se anche voi avete in mente di fare tappa in questi luoghi, ecco un vademecum di cosa non perdere che siate religiosi o meno.
La Valle del Fiume Giordano
Incredibile immaginarsi una terra fertile in una zona tanto desertica, eppure nella Valle del Giordano si trova una vegetazione tipicamente mediterranea e l’acqua grazie alla quale in tempi antichi sorsero alcune delle civiltà più antiche del mondo. Vi assicuro che in questa serra naturale si avverte una potente vibrazione primordiale proveniente da altri tempi. Questa valle raggiunge il Mar Morto a 400 metri sotto il livello del mare, costituendo così il punto più in basso di tutta la superficie terrestre. Secondo la tradizione, qui si trovavano cinque città bibliche, Sodoma, Gomorra, Admah, Zeboiim e Zoar (Bela), fatto che rende la Rift Valley giordana ancora più drammaticamente struggente. Secondo altre fonti, è qui che possiamo collocare il giardino dell’Eden biblico… difficile rimanere indifferenti a tanta suggestione.
Betania
Nella valle del Giordano a Betania, in linea d’aria di fronte a Gerico (in Palestina), sorge uno dei luoghi più venerati della Cisgiordania, ossia un tratto del fiume Giordano in cui gli archeologi hanno scoperto una serie di siti che confermano l’attività di Giovanni Battista in questi luoghi, consacrandolo come luogo in cui fu battezzato Gesù Cristo e quindi meta di numerosi pellegrinaggi. Questo posto è identificato anche come “la collina di Sant’Elia”, ossia il luogo da cui il profeta Elia ascese al cielo. Nell’arco di pochi metri troviamo chiese, monasteri e fonti battesimali in un tripudio di fervore religioso che si sostanzia per i più credenti con dei bagni nelle acque del fiume Giordano. Non sono rimasta impressionata tanto dalle persone che indossavano delle tuniche prontamente vendute nei chioschetti appositi, quando il fatto che la Palestina fosse a un passo da me e io non potessi toccarla. Pensare a quante lotte si consumano in quelle terre è stato un momento di profonda intimità per me, molto più che toccare le acque in cui Gesù venne battezzato.
Il monte Nebo
Il sito giordano più venerato in assoluto è il monte Nebo, con il monumento a Mosé situato nel luogo dove si presume che il profeta sia morto e sia stato sepolto. Qui si trova una piccola chiesa a pianta quadrata costruita dai primi cristiani bizantini e ristrutturata più volte. Di questo posto ho apprezzato tantissimo la terrazza di fronte alla chiesa, da cui si può avere una vista mozzafiato sulla Valle del Giordano e sul Mar Morto. Anche qui lo sguardo spazia dalla vegetazione in spazi sterminati fino ai tetti di Gerusalemme e Betlemme, facendomi ancora una volta pensare che le divisioni esistono solo tra gli uomini e non in natura.
Madaba
Un altro luogo da visitare in Terra Santa è Madaba, “la Città dei Mosaici”. L’attrazione principale di Madaba si trova all’interno della chiesa greco-ortodossa di San Giorgio ed è il mosaico bizantino del VI secolo che rappresenta l’area geografica intorno a Gerusalemme. Il mosaico grande venticinque metri per cinque è ancora oggi quasi del tutto visibile e impressionantemente dettagliato. Ritrae, infatti, una mappa di milioni di tessere con i nomi dei luoghi e le colline, le città e i fiumi.
Esulando un attimo dal discorso religioso, ho un ottimo ricordo di Madaba per l’ospitalità palpabile che ho respirato camminando per le strade dove tutti erano in vena di salutare e sorridere e per la scoperta che in Giordania le Barbie hanno il velo.Un altro bel ricordo è legato al fantastico ristorante in cui abbiamo mangiato, ma questa è un’altra storia!
Il Mar Morto
Altro luogo sacro della Giordania di cui vi ho parlato in un post a parte, eccolo: “Il Mar Morto in Giordania: un rapimento mistico e sensuale, per dirla alla Battiato”
Tour organizzato da Aqaba
Mar Morto, Madaba e Monte Nebo
Dove dormire per visitare i luoghi della Giordania mistica
Conviene dormire nella zona in cui si concentrano gli hotel più famosi del Mar Morto, tra cui il Jordan Valley Marriott Dead Sea Resort & Spa, che vi consiglio se avete alti budget e volete ogni comfort.
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4 commenti
dueingiro.blogspot.it
Un sogno. Ci piacerebbe tanto vedere questi luoghi :-)!
Mercoledì
Infatti io lo sponsorizzo a più non posso!
Vi auguro di riuscire ad andarci, merita davvero.
Fabio
Un Paese di cui sto leggendo molto ultimamente e che mi piacerebbe visitare per bene.
Fabio
Mercoledì
Ciao Fabio,
in effetti ha stregato tanti viaggiatori, io sono una di quelle!
Te lo consiglio. Se stai cercando altre informazioni ho scritto un po’ di cose: https://www.mercoledituttalasettimana.com/viaggi-2/asia/giordania e credo proprio che ne scriverò altre! 😉