Il fado di Lisbona

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Portogallo

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Il fado di Lisbona è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio intangibile dell’umanità.

Anche se il fado può essere ascoltato in tutto il Portogallo, quello di Lisbona si distingue da quello delle altre città per la tradizione che lo vede colonna sonora delle tascas (le osterie) dai primi anni del Novecento. Il fado di Lisbona è malinconico, accompagnato da quelle tanto caratteristiche chitarre portoghesi (guitarra portuguésa e viola do fado) difficili da trovare altrove.

I temi classici del fado portoghese sono la passione, il rimpianto e, ovviamente, il destino (che poi è proprio il significato latino di fatum da cui il portoghese “fado”) e si ritiene che le sue radici possono essere ritrovate nei canti degli schiavi africani o nelle canzoni moresche.

Il sentimento che prevale nel fado è, manco a dirlo, la saudade, quello struggimento dato dall’emigrazione, dalla lontananza, dalla separazione, dal dolore e dalla sofferenza che caratterizza i portoghesi d’acquisizione (me inclusa!).

Ci sono bar e ristoranti di fado in molti dei vecchi quartieri di Lisbona, tra cui Alfama e Bairro Alto. Il modo migliore, però, per godere appieno di queste melodie struggenti è, a mio avviso, quello di infilarsi a caso in una delle osterie più piccole e sperdute della città, sedersi coi portoghesi e perdersi nelle loro voci così partecipi e cariche di significato.

A Lisbona non poteva mancare il Museo e la Casa Do Fado, che personalmente non ho mai visitato ma che mi dicono essere interessante. Situato in Largo do Chafariz de Dentro, il museo avvicina i visitatori alla storia del fado, permette loro di ascoltare la musica e vedere come sono fatte le chitarre portoghesi.

Tanti dei miei ricordi di Lisbona sono legati a questa musica speciale, forse non ho mai raccontato di quella volta che per andare ad ascoltare il fado in un posto sperduto dalle parti di Poço do Bispo con degli amici portoghesi abbiamo bucato e siamo rientrati tardissimo con una gomma in meno ma tanta poesia (e amêndoa amarga!) in più. O di quella volta in cui alla Tasca do Chico in Bairro Alto un fadista mi ha regalato il calendario 2008 con la sua foto. O ancora delle canzoni improvvisate al Tejo Bar con Jorge e Mané… ahi saudade!

Tra i pezzi che preferisco:

[Foto di copertina: Paulo Evangelista su Unsplash]

Tag: musica

3 commenti

  • @Giovy: allora leggerò volentieri il tuo post!

    @stealthisnick: mi fa piacere che ti sia piaciuta la città, la prossima volta però fatti consigliare i posti (non noiosi) dove sentire il fado! Quello autentico, non quello commerciale venduto ai turisti!

  • sono stato a Lisbona recentemente, la città mi è piaciuta molto, ma con il fado ho evitato ogni incontro

  • Adoro il fado… adoro adoro adoro.
    E lo racconterò presto

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