È tutta sulla punta delle dita la voglia che ho di scrivere per te. Voglio fissare il tempo che mi scivola dalle mani, ricordarmi dei giorni grigi illuminati dalla tua presenza ancora silenziosa, sorridere delle piccole sfumature di me che imparo a conoscere giorno per giorno.
Snocciolo il calendario e fiuto l’istinto che mi suggerisce più delle innumerevoli guide sulla maternità che si trovano ovunque, recito la data presunta del tuo arrivo come fosse un mantra: quante cose si possono fare in questo periodo che ci divide? Quanto può dilatarsi il tempo o volare? Quante vite ancora mi inventerò mentre ti aspetto?
Poche lune adesso ci dividono mentre la curiosità di conoscerti si fa sempre più grande: a chi somiglierai? Come si saranno intrecciati i nostri geni mescolati con amore? Lo senti che piango di gioia ogni volta che ti immagino e penso al nostro primo incontro? Sono così forte e fragile allo stesso tempo, vado alla rivoluzione col sorriso sulle labbra, sono fuori asse eppure mai così in equilibrio.
Sono i mesi del “mai” smentito: mai farò ruotare la mia vita intorno ad altro che non sia io, mai avrò voglia di confrontarmi con altre donne che vivono la mia stessa esperienza, mai andrò scollata anche in inverno, mai imparerò a cucinare qualcosa che vada oltre i tre ingredienti. E invece tutto adesso fa parte del mondo della possibilità, perché mai dire mai, siamo eterno cambiamento, materia molle da plasmare assecondando il nostro mondo.
So che questo tempo non ritornerà, per questo mi prendo cura di me come mai prima d’ora ed è uno dei regali più belli che potessi farmi. Ho riposto nel cassetto il senso di colpa, ho stracciato la parola inadeguatezza, ho fatto a pezzi i sentimenti più cupi, vivo di eterno presente perché ho il futuro dentro e voglio coltivarlo con tutti i migliori propositi.
Un altro post che potrebbe piacervi: “L’attesa più dolce“
2 commenti
La Ste
Bellissimo.
Mercoledì
Grazie Ste <3