La Calabria raccontata dai calabresi

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Italia

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Qualche tempo fa ho scritto un post che ha avuto un certo seguito, s’intitola “100 viaggi da fare nella vita” e raccoglie tutti i miei desiderata in fatto di viaggi. Scriverlo è stata una liberazione, perché non si sa mai quanti desideri si hanno nel cassetto finché non ci si decide a tirarli fuori.

In questa lista campeggia anche una riga di cui mi vergogno molto: con tutti i viaggi che ho fatto in giro per il mondo, ammetto di dover ancora completare il giro delle regioni italiane (all’appello mancano Molise e Calabria). Mentre mi cospargo il capo di cenere, però, ho deciso di dedicarmi a un’attività sempre in auge, ossia sognare queste mete attraverso le parole di chi le conosce bene.

Così come avevo fatto qualche tempo fa per la Sardegna, ho chiesto ad alcuni amici calabresi di regalarmi qualche perla della loro terra e ho deciso di condividerla con voi: nessuna informazione sarà più accurata di chi quei posti ce l’ha nel sangue.

Ecco le interviste!

Intervista ad Antonio

Dove sei nato e dove hai vissuto in Calabria? Dove vivi adesso? Sono nato a Catanzaro capoluogo di regione e oggi dopo diverse esperienze sono tornato nella mia città di origine.

Qual è il posto più speciale per te in Calabria? Il mio posto speciale è La Sila, la montagna principale insieme all’Aspromonte. La Sila è il luogo che custodisce i ricordi più profondi del passato e le speranze più belle per il futuro. E’ capace di ristabilire le priorità della vita e il rapporto con la natura.

Cosa ti manca quando sei lontano? Quando sono via mi mancano i luoghi più cari e ricordi ad essi legati, la mia famiglia, e la natura che è imponente, Dio è stato generoso per le meraviglie della natura.

Descrivi la tua terra con tre aggettivi: Ferita, Forte, Ottimista.

E ancora…
Conoscerai la Calabria solo nei racconti della gente, ti racconteremo solo il meglio di questa terra, la profondità dei rapporti che viviamo senza timore e con grande generosità, il nostalgico legame con le tradizioni che sono ancora oggi forti e vive, la meraviglia dei nostri posti, la passione dei rapporti in modo particolare la famiglia, fondamenta su cui sono costruiti i rapporti sociali, ma guarda bene gli occhi di chi racconta, scorgerai sempre un luccichio di un amore non corrisposto, è una terra amara difficile da capire, ricca di contraddizioni. Non è difficile incontrare la rassegnazione e il sentimento del fallimento e dell’impotenza… di chi resta e di chi parte.

Nota degna di merito è il rapporto con il cibo: non convincerai mai un calabrese che può esistere qualcosa di più buono della sua cucina, mi piace dire che il resto del mondo mangia con il palato noi con tutta la bocca, i sapori esplodono il palato da solo non potrebbe farcela.

Cedri calabresi – Foto di Arturo Salerno

Intervista a Caterina

Dove sei nata e dove hai vissuto in Calabria? Sono nata a Cosenza e ho vissuto a San Giovanni in Fiore

Dove vivi adesso? San Giovanni in Fiore

Qual è il posto più speciale per te in Calabria? Di posti speciali ce ne sono tanti però un posto speciale per me è Lorica sul lago Arvo

Cosa ti manca quando sei lontano? …mi manca tutto quando sono via, l’aria, le montagne, le fattorie…sono montanara e non potrei vivere senza la mia Sila

Descrivi la tua terra con tre aggettivi: Fatata, colorata, imbiancata.

Foto di Caterina Basile

 

Intervista a Paola

Dove sei nata e dove hai vissuto in Calabria? Dove vivi adesso? Nata e cresciuta a Catanzaro dove ho vissuto fino a 18 anni. Poi mi sono trasferita a Firenze per studiare all’università e tuttora vivo nel capoluogo toscano. La mia famiglia però vive sempre a Catanzaro.

Qual è il posto più speciale per te in Calabria? Ce ne sono molti, ma se penso alla Calabria, non ho dubbi e la mente corre al mio amato mare e alle mie spiagge del cuore. Il mare del golfo di Squillace, di Caminia, di Pietragrande, dove sono cresciuta e dove sono sempre tornata, ma anche ripartita col magone nel cuore: acqua turchese e fondale sassoso che mi riempiono l’anima di belle sensazioni.

Cosa ti manca quando sei lontano? Il profumo del mare e le lunghe passeggiate sul lungomare in ogni stagione.

Descrivi la tua terra con tre aggettivi: Conviviale, irruenta e chiassosa … che poi sono tre aggettivi in cui mi rivedo perfettamente 😉

P.s. Paola ha un blog che si chiama Girovagandoioete in cui parla dei suoi viaggi intorno al mondo col suo bimbo Simone, vi consiglio di andare a leggerlo!

Il mare in Calabria – Foto di Paola Marino

Intervista ad Arturo

Dove sei nato e dove hai vissuto in Calabria? Sono nato in provincia di Cosenza a Fagnano Castello. Ho vissuto per 20 anni a Rende.

Dove vivi adesso? Vivo a Borgia in provincia di Catanzaro.

Qual è il posto più speciale per te in Calabria? Il parco archeologico di Scolacium a Roccelletta di Borgia e le vette innevate dell’altopiano della Sila.

Cosa ti manca quando sei lontano? Casa! I colori, i sapori e le emozioni che possono dare la mia terra.

Descrivi la tua terra con tre aggettivi: Selvaggia, Cruda, Affascinante.

Basilica bizantina normanna del Parco Scolacium a Borgia (CZ) – Foto di Arturo Salerno

Litorale ionico catanzarese – Foto di Arturo Salerno

Intervista a Rosario

Dove sei nato e dove hai vissuto in Calabria? Vibo Valentia e Vibo Valentia

Dove vivi adesso? Pisa

Qual è il posto più speciale per te in Calabria? Tropea e il suo mare

Cosa ti manca quando sei lontano? I miei 5 nipoti

Descrivi la tua terra con tre aggettivi: sole, mare, famiglia

Santa Maria dell'isola - Tropea

Santa Maria dell’isola, Tropea – Foto di Rosario Franzoni

cucina-calabrese

Cucina calabrese – Foto di Rosario Franzoni

Intervista a Gianluca

Dove sei nato e dove hai vissuto in Calabria? Dove vivi adesso? Sono nato e vivo ad Amantea in provincia Cosenza, una cittadina di 14.000 abitanti situata sulla costa tirrenica

Qual è il posto più speciale per te in Calabria? Amo la Sila perché amo la natura e la montagna

Cosa ti manca quando sei lontano? Il sole ed i tramonti sul mare

Descrivi la tua terra con tre aggettivi: Arcaica, Misteriosa, Generosa

Amantea – Foto di Gianluca Miceli

Come organizzare un viaggio in Calabria

Adesso che abbiamo sognato tutti un po’, è tempo di fare le valigie: bisogna organizzare gli spostamenti, l’alloggio e decidere come spostarsi. Ovviamente il giro cambia a seconda del tempo a disposizione e dei gusti personali, ma se si ha poco tempo l’ideale è scegliere dei percorsi tematici: mare, storia, natura… non manca nulla!

La regione ha tre aeroporti: Reggio Calabria, Crotone e Lamezia Terme. Per quanto mi riguarda, la soluzione più comoda è il volo Ryanair Pisa – Lamezia Terme, sempre che la compagnia non cancelli anche questi voli visto il periodo turbolento che sta attraversando! Per chi preferisce i viaggi on the road, è possibile raggiungere la Calabria con l’autostrada A3 Salerno-Reggio, che però non gode di ottima fama, c’è da ammetterlo.

Per dormire le possibilità sono infinite tra hotel, b&b, resort, campeggi, ecc, inoltre si può scegliere tra ben due coste, quella tirrenica e quella ionica. Proprio in quest’ultima, cercando in rete, mi è caduto l’occhio sul Villaggio in Calabria Minerva Resort a Cassano Allo Ionio, nella grande Piana di Sibari, nel cuore della Magna Grecia. Spiagge bianche, relax, buon cibo: sembra proprio la formula giusta per una mamma super attiva che ha bisogno di staccare un po’ dalla routine quotidiana. 😉

Io sto già sognando un viaggio in Calabria, e voi?
Un grazie speciale a tutti gli amici che hanno risposto alle domande di questa intervista!

Foto di copertina: denise hoffmeister su Unsplash.

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Tag: viaggi

4 commenti

  • Grazie per la risposta. Spero che dal mio commento si sia colto il fatto che la mia non voleva essere in alcun modo una critica alle sue scelte, ma solo cogliere questo aspetto come pretesto per descriverle una Calabria nella concezione di molte persone, troppe purtroppo.

    • Cerro Roberto,
      quando si tiene molto a una cosa ci si mette tutto il calore del mondo per esprimersi!
      Per me era chiaro l’intento e infatti ho risposto molto volentieri.
      Buona giornata.

  • Salve Serena, ho letto con attenzione il suo post ma mi domandavo perché anche a lei, assidua viaggiatrice, manchino Molise e Calabria. Non sarà per il fatto che ”il Molise non esiste”e “La Calabria non mi ispira”. Intendo dire che queste sono le due considerazioni che generalmente si sentono più spesso dalle persone che con queste regioni non hanno legami di sorta. Sarebbe interessante capire ciò da dove derivi. Certamente i circuiti mediatici nazionali giocano un ruolo notevole nella formazione delle opinioni, anche turistiche ovviamente, così il Molise non viene mai proprio menzionato, la Calabria purtroppo si, ma per motivazioni di ben altra natura. Mentre per molte regioni del sud che hanno problemi simili ai nostri, esistono anche eccellenze culinarie, bellissimi borghi, spiagge da cartolina ecc, da noi no, da noi al massimo ci si transita frettolosamente magari per andare in Sicilia. Il paradosso è che nemmeno un calabrese può raccontarti davvero della Calabria, perché egli stesso è vittima degli stereotipi che probabilmente ci arrivano di ritorno. Cosi la mia generazione è cresciuta nella cupa atmosfera della formula “In Calabria non c’è niente”. Convinzioni radicate nei decenni e ora difficili da sradicare, a nulla servono gli encomi del New York Times che la menzionano tra i 50 tesori da visitare al mondo, o del circuito internazionale Master Card che la vuole tra i pochi tesori nascosti in Europa e di altre testate internazionali, ormai una a settimana, che ne tessono le lodi di meta incredibile ancora da scoprire, e mi creda, siamo noi calabresi i primi increduli… “Ma la Calabria è davvero cosi bella”? Noi non partiamo da zero, noi partiamo dai meno, è forse per questo che alla fine l’espressione più ascoltata dalle parole dei turisti da sempre, al di là delle mode del momento, è: “La Calabria sorprende” In ultimo un consiglio se posso, non se la faccia raccontare la Calabria, venga lei di persona con animo e mente aperta, proprio da viaggiatrice quale è, vedrà che forse esiste eccome, così come esiste il Molise altrettanto interessante.
    Roberto S.

    • A

      Salve Roberto,
      la ringrazio per la lettura e per il suo lungo commento, a cui rispondo molto volentieri.

      Per quanto riguarda il perché mi manchino all’appello Calabria e Molise è semplicemente un caso, ovvero non è semplicemente ancora mai capitato e non perché non voglia, anzi, è proprio un mio grande desiderio visitarle entrambe, ma perché per ora hanno avuto luogo altri viaggi. Lungi da me pensare che il Molise non esiste o la Calabria non mi ispira, anzi, mi ispira tantissimo e ascoltando i racconti di chi la conosce o di chi vi ha passato le vacanze mi ispira ancora di più.

      Mi piace ascoltare i racconti di chi è già stato in un posto prima di andarci io stessa: è un rito cui non mi sottraggo per nessuna meta, lo stesso ho voluto fare con la Calabria. Sono pronta a farmi sorprendere da ogni aspetto di questa regione spesso bistrattata, che però a me dice già tanto prima di vederla. Ho messo in conto un viaggio lì entro il prossimo anno, spero di realizzarlo e vedere con i miei occhi quanto finora solo letto.

      La ringrazio ancora per il tempo che mi ha dedicato.
      Buona giornata.
      Serena

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