5 posti da fricchettoni nel mondo

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Consigli di viaggio

Condividi su:

In questi giorni mi capita spesso di viaggiare con la fantasia e di ripercorrere con la mente i ricordi di viaggio che custodisco nel cuore. Sono mesi in cui posso giusto sognare i viaggi perché mi sto prendendo il mio tempo, quello che non mi ero mai presa in tutti gli anni passati. Sono giorni unici, che non torneranno, e mi sorprendo a gioire di piccole cose quotidiane come una passeggiata nella natura sotto casa o anche fare il primo bucato di vestiti grandi come un palmo di mano. Sembra stupido, lo so, ma anche in queste cose minuscole si cela l’amore.

Mi rendo conto che il blog può aver preso una piega molto intimistica, ma del resto è sempre stato il mio specchio, si è adattato a me come un vestito che cambia nelle varie stagioni e adesso assecondo anche questi impulsi. Lungi da me però archiviare del tutto i viaggi, una delle gioie più grandi del mio modo di essere. Così ho deciso di scrivere questo post un po’ scemo che ho in mente da quando ho visitato Christiania a Copenaghen, argomento che ha trattato anche Cabiria di Trip or Treat nel post molto carino “Byron Bay, Ubud, Pushkar: trilogia del freak“. Oggi si parla di fricchettoni e di tutti quei posti che, nel corso dei miei viaggi, mi sono sembrati perfetti per questo gruppo di viaggiatori.

Dicesi fricchettone una persona che ostenta atteggiamenti e abbigliamento fuori della norma, che non si adegua alla massa, che si contraddistingue per anticonformismo e stravaganza. È anche detto freak o hippie dei nostri giorni. Il fricchettone in giro per il mondo lo riconosci subito, vittima di quegli stessi stereotipi che tenta di abbattere: spesso porta i rasta, ha l’orecchino di legno o l’espansore (o entrambi), alloggia nella zona più freak della città, in genere in ostelli da 5€ a notte nonostante possa permettersi di meglio.

Prima che leviate gli scudi una premessa è doverosa: innanzi tutto sono ironica, quindi facciamoci una risata, inoltre anche io mi sento per molti aspetti fricchettona, sicuramente mi sono avvicinata a esserlo per diversi anni della mia vita, per esempio quando andavo in giro con gonnelloni da zingara e pantaloni slargati fluo. Non che questa epoca sia finita, ci sono alcune caratteristiche che mi portano ancora su quella strada: non mangio carne, pratico yoga, credo nel karma e in una forza ultraterrena che ognuno può chiamare come vuole, faccio meditazione, accendo incensi in casa e la lista potrebbe andare avanti, però ecco, quando viaggio non cerco necessariamente l’illuminazione (e spesso i materassi degli ostelli a 5€ sono troppo anche per me). Eccoci quindi con la lista, che il freak sia con voi!

5 posti da fricchettoni nel mondo

Christiania – Copenaghen – Danimarca

Christiania si trova in una posizione leggermente defilata di Copenaghen ma in una zona pur sempre centrale della capitale danese. Nasce nel 1971 dall’occupazione abusiva di un sito governativo abbandonato da parte di un gruppo di hippy e diventa un esperimento sociale e una comune in cui le decisioni erano prese all’unanimità dai residenti. Nel tempo si è evoluta come zona di spaccio e illegalità fino a che questa totale libertà non è stata calmierata dal governo. Conosciuta anche come Città Libera di Christiania, si sviluppa su Pusher Street (un nome, un programma), è ricoperta di graffiti psichedelici, è disseminata di bancarelle che vendono prodotti col disegno della foglia di maria e ancora oggi vigono alcune regole che la rendono unica. Le tre regole principali del “Green Light District” sono: divertiti, non correre – perché scatena il panico – e non fare foto (vendere e comprare erba è ancora illegale).

Christiania-Copenaghen

Cuzco – Perù

Cuzco o Cusco è stata l’ultima tappa del mio viaggio in Perù. Cusco è una città mistica, che attrae, è definita l’ombelico del mondo e non nego che si respiri un’aria speciale per le sue vie. Ho passato qui e nei dintorni qualche giorno, giusto il tempo di capire che – vuoi per la vicinanza con Machu Picchu, vuoi per l’energia particolare che vi si respira – è una meta ambita anche dai fricchettoni di tutto il mondo. A Cusco puoi incontrarli davanti a un bicchiere di pisco fasciati nel loro cappotto termico da 700€ mente cercano il modo più conveniente di raggiungere Machu Picchu.

Varanasi – India

A Varanasi ho dedicato uno dei post più sentiti di questo blog e un capitolo del mio libro “Indimenticabile India“. Se siete assidui lettori sapete già che per me Varanasi è un amore-odio, sicuramente una tappa del viaggio in India a cui sarebbe stato necessario aggiungere qualche giorno per capirla meglio, ma il poco tempo a disposizione mi ha comunque permesso di vedere qualche nota stridente. A Varanasi – città sacra per l’induismo – arriva un po’ di tutto: dagli indiani che vengono a compiere il loro ultimo viaggio ai finti sadhu, asceti induisti che rinunciano alla società e che vivono di elemosine. A Varanasi tutto è portato all’estremo: la povertà, la sporcizia, il sovraffollamento, il via vai, il caos, il traffico. È in questo ambiente che pullulano i fricchettoni di stracci vestiti in cerca del miglior corso di yoga di Varanasi, ma solo per il tempo di permanenza in India, poi basta rimpacchettare lo zaino e tornare alla propria vita di agi.

Il Gange in piena

Camden Town – Londra – Regno Unito

Londra non si finisce mai di conoscerla: puoi tornarci più e più volte e ci sarà sempre qualche scorcio nuovo, qualche quartiere inesplorato o qualche locale da sperimentare per la prima volta. Se c’è un posto in cui mi piace tornare qui è Camden Town e questo probabilmente mi fa entrare di diritto nelle file di fricchettoni che adorano questo quartiere di Londra. In questa zona a nord della capitale si trovano tra i mercati più economici della città (dal vestiario al cibo) ed è dove si vengono a cercare soprattutto capi di abbigliamento alternativi e il tatuaggio del secolo. Per onore di cronaca, non solo è la patria dei fricchettoni, ma anche dei punk, dei dark e degli emo… un bel melting pot!

Camden-Town

Khaosan Road – Bangkok – Thailandia

Nel pieno centro di Bangkok, a nord del Grand Palace e del Wat Phra Kaew, si trova la strada più frequentata dai backpackers fricchettoni di tutto il mondo, tanto da essersi guadagnata negli ultimi anni l’appellativo di “backpacker ghetto“: Khaosan Road. Qui potete trovare ostelli veramente economici, banchetti con i cibi più assurdi della terra (scorpioni, scarafaggi e compagnia bella), i temutissimi pantaloni larghi con le stampe in cotone o lino e locali in cui si serve il pad thai in tutte le salse, peccato che quello che viene considerato il piatto thai per eccellenza non sia quasi mai consumato dai tailandesi stessi. Verso sera questa strada si anima non solo di locali per mangiare e ballare, ma anche di massaggi speciali se così li vogliamo chiamare… io vi ho avvisati!

Kaosan-Road-thailandia

Disclaimer

All’interno del post trovate link a Amazon per l’acquisto dei libri. Significa che se cliccate sul link e acquistate sul sito, io ricevo una piccola percentuale sull’acquisto anche se voi non avrete nessun costo aggiuntivo. Utilizzando questi link aiuterete a supportare il mio blog e tutto il lavoro di cui usufruite gratuitamente.

Tag: viaggi

9 commenti

  • A Khaosan Road non c’è nulla di fricchettone, sono una discoteca dietro l’altra, il paradiso del turista mediocre e molesto, quello che cerca i massaggi di cui parli e che mangia scorpioni pensando che i thailandesi facciano lo stesso.
    Vivevo a Queens Crescent, forse Camden si poteva definire punk 20 anni fa, ma adesso, come si può ben vedere dalle tue foto, è un commercialissimo polo turistico che nel week-end si anima di fighetti in fila davanti agli innumerevoli bancomat.
    Saluti.

    • A

      Ciao Antonio,
      grazie per il tuo punto di vista, spero si sia capito che è un post ironico e colorato che ha l’intento di portare un po’ di gioia 🙂
      Saluti a te.

  • Kho San road posto da hippy??ma ci sei mai stata credo proprio che tu neppure sappia come ci si arrivi…!!

    • A

      Ciao Cazzata (ti firmi così, quindi credo sia il tuo nome),
      non ho parlato di hippy, ma di backpackers fricchettoni, anche se sulla popolarissima Wikipedia si parla proprio di hippy.
      Ti assicuro che scrivo solo di posti che ho visto e vissuto, quindi sì, so come si arriva a Khaosan Road (a proposito, l’hai scritto male).
      Se non conosco un posto o non ne parlo o faccio delle interviste.
      Che dici, torniamo a dei toni più civili?
      Sorridi, respira, commenta. Grazie.

  • Marco Lovisolo

    Se scrivi un post sui luoghi freak d’Italia, eccoti un bella dritta da vero insider torinese: Mercato del Balon (a Torino, ovviamente). Khao San Road in confronto sembra il Lion’s Club!

    • A

      Ahaha carino questo paragone! Sono stata diverse volte a Torino ma il Mercato del Balon mi manca! Devo rimediare, grazie per la dritta Marco!

  • Aggiungerei anche piazza delle erbe a Padova ?

    • A

      Mi hai fatto venire un’altra idea Denise: potrei dedicare un post intero all’Italia!
      Ma sai che non sono mai stata a Padova? Devo rimediare assolutamente!

Lascia il tuo commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.