Venezia è una città che non può lasciare indifferenti e ho scoperto sulla mia pelle che è anche una città su cui si può cambiare opinione. Questo è un racconto di viaggio fatto in coppia, non era la mia prima volta in città e per questo me la sono goduta di più, girando a volte senza meta, scoprendo anche angoli meno battuti.
Venezia: un po’ di poesia
Mancavo da Venezia da qualche anno, eppure non ne sentivo particolarmente la mancanza: non ho mai avuto trasporto per ciò che è perfetto e senza macchia, tutto quello per cui il resto del mondo impazzisce di solito mi lascia tiepida, dubitante. Stavolta è stato diverso, non avevo l’ansia da prima volta e nemmeno l’investitura pesante del cicerone: non dovevo niente, semplicemente potevo.
L’arrivo comodo con un treno veloce e la volontà di lasciare tutte le distrazioni a casa sono stati i presupposti per quello che ci aspettava, il freddo ha fatto il resto: due cuori stretti in un abbraccio e una scusa in più per stare più vicini. Dio solo sa quanto avessi bisogno di vagare senza meta riempiendomi gli occhi di pura bellezza che non può essere scalfita nemmeno da orde barbariche di turisti arrivati col pullman da cinquanta posti.
Il ricordo che avevo di questa isola felice tanto cantata dagli scrittori di tutto il mondo si discostava parecchio da quanto invece ho vissuto: la Venezia delle maschere prodotte in serie e vendute a prezzi stracciati, dei giapponesi tra i piccioni di San Marco e dei gondolieri che urlano “good price madame, good price” non è che una parte residuale e scadente di un meraviglioso Monopoli fatto di calli e campielli, di fondamenta e campi che si aprono all’improvviso dando un respiro inaspettato dopo l’immancabile vicolo stretto.
Districarsi tra una salizada e un sotoportego non è mai stato semplice come questa volta: è più facile trovare un posto interessante quando si gironzola senza destinazione, guidati solo dal naso e dalla fortuna. La meraviglia è sempre dietro l’angolo, niente ha potuto la mia prevenzione: a Venezia siamo tutti fanciulli con le ali ai piedi catapultati dentro a una favola in uno scenario da Italia in miniatura, dove però è tutto vero, effettivo, concreto, dove ci si domanda come tutto questo possa esistere dandosi pizzicotti sul braccio per rimanere attaccati alla realtà.
Il Canal Grande scorre sotto il Ponte di Rialto, facciamo le foto di rito sentendoci un po’ scontati e sorridiamo di questo, ci infiliamo in una strada senza uscita per raggiungere Piazza San Marco, imbocchiamo vie a caso tanto chi se ne importa, siamo in vacanza, siamo felici, non si fa fatica ad esserlo qui.
Rido senza motivo, provo l’ebbrezza di non avere nessun pensiero in testa, mi incazzo un po’ per i prezzi indecenti di un bar e lascio che tutto scivoli via in quella laguna che saprebbe scalfire la corazza anche dei più duri. Come ogni volta che esco dal guscio della quotidianità mi riscopro per quella che sono, per quelli che siamo: un fiume in piena che cerca lo sbocco al mare mentre si gode il panorama che attraversa.
Qualche consiglio pratico
Per prima cosa leggetevi tutto quello che ha scritto Chiara Regazzini sul suo blog Riako: è un vero e proprio pozzo di idee e spunti per girare la città e scoprirla nei suoi segreti.
Dove dormire: ho soggiornato all’Hotel at Leonard, senza infamia e senza lode, però ottimo rapporto qualità prezzo, ottima posizione e personale molto disponibile.
Dove mangiare: mi sento di consigliarvi questi due indirizzi, uno per pranzo e uno per cena. Io li ho provati e mi sono trovata bene (sempre, ovviamente, grazie a Chiara!):
- Gam Gam Kosher reastaurant nel Ghetto Vecchio per assaggiare la cucina mediorientale con influenze del ghetto veneziano;
- Ca’ d’Oro alla Vedova, storico bacaro veneziano a Cannaregio per del buonissimo pesce e bigoli in salsa.
Biglietti scontati e salta la fila
Venezia non può essere definita una città economica, ma pianificando con cura la visita si possono fare tante cose senza svenarsi. Tra le tantissime attività da fare a Venezia, vi segnalo tre tour gratuiti a cui potete iscrivervi e che non hanno costi fissi, ma solo un’offerta finale in base al vostro gradimento:
- Free tour di Venezia
- Free tour dei misteri e delle leggende di Venezia
- Free tour alternativo di Venezia al calar del sole
Oltre ai tour che vi ho segnalato, nei periodi di alta stagione è meglio comprare in anticipo i biglietti. Ne esistono anche di salta fila –> Acquista online i biglietti scontati e salta la fila!
E vi segnalo anche il Museum Pass Venezia, a un prezzo speciale e saltando la fila, che permette ai visitatori di entrare in quasi tutti i musei civici di Venezia.
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P.s. Per questo giro non ho usato la mia amata Canon perché è dal dottore. Ho usato la Sony Nex 5N di Tommaso e le foto sono indistintamente mie e sue, l’editing è mio. Fatemi sapere se le foto vi sembrano meglio o peggio… una risposta farà felice me e l’altra Tommaso!
Tutto passa e tutto rimane
però il nostro è passare,
passare tracciando sentieri
sentieri sul mare.
Mai ho cercato la gloria,
né di lasciare il mio canto
alla memoria degli uomini;
io amo i mondi lievi,
sottili, gentili
come bolle di sapone.Antonio Machado – Tu che sei in viaggio
Disclaimer
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19 commenti
Cara Malù
“Come ogni volta che esco dal guscio della quotidianità mi riscopro per quella che sono, per quelli che siamo: un fiume in piena che cerca lo sbocco al mare mentre si gode il panorama che attraversa”. Io ADORO i tuoi love post, centrano in pieno l’obiettivo. E sono d’accordo, evviva le fughe dalla quotidianità che ci restituiscono un po’ di noi stessi! (ps sono Serena, ti ho scritto qualche volta su fb facendoti i complimenti, non ti ricorderai ma te lo dico perchè magari ti stai chiedendo da dove sono uscita 😉 )
Mercoledì
Ciao Serena! Sei una delle fan più attive della pagina, come potrei non ricordarmi di te! <3
Le tue parole mi scaldano il cuore e mi danno la forza di continuare a sforzarmi per scrivere cose belle (almeno, ci provo!)!
Ti auguro tante fughe dalla quotidianità! 😉
silvia - i diari della lambretta
nessuna come lei ♥
Mercoledì
Non ce n’è per nessuno!
Vorrei averla più vicina a casa 😉
Massimo
Bellissime le foto …bello il racconto ……mi è venuta voglia di ritornarci …..grazie
Mercoledì
Ciao Massimo,
grazie a te! Scrivo proprio per il motivo che hai scritto te, quindi aver centrato nel segno mi riempie di gioia!
Riako
Ammetto di essermi un po’ commossa nel leggere la prima parte del post.. ero certa che ti saresti goduta Venezia come si deve, prendendola nel modo giusto 🙂 Questa città meriterebbe più visitatori come te.
Ti mando un abbraccio e grazie dell’avermi citato nel post, mi fa piacere averti dato consigli utili 😀
Mercoledì
Grazie Chiara!
Bello leggere il tuo commento!
I tuoi consigli sono stati preziosi, è stato un po’ come averti avuto lì!
dueingiro.blogspot.it
Noi a Venezia ci andiamo spesso, abitiamo ad un’ora di treno. Ogni volta che mettiamo piede ci sembra sia la prima volta, Venezia è sempre da scoprire!!
Per le fregature, che dire, bisognerebbe conoscerla un pò e si trovano ancora posti dove mangi con pochi soldi ed un bicchiere di vino ti costa 1 euro, ma le fregature le prendiamo tutt’ora anche noi…!!
Mercoledì
Via allora se continuano a fregare anche due locals posso stare tranquilla! 😀
Bisognerebbe sempre girare con qualcuno che conosce la città a menadito in questi casi, però per fortuna ho anche un sacco di ricordi belli oltre a quel piccolo furto!
dueingiro. blogspot.it
Pensa te che un paio d’anni fa trovammo in un posto la scritta vicino alla cassa: cose da dire ad un cassiere: e c’era una lista di cose da non dire, ma quella che c’è rimasta più impressa è stata: non dire che sei veneziano e quindi vuoi lo sconto perchè non attacca!!! Mamma miaaaa!! Ci siamo rimasti malissimo :-O !
Mercoledì
Ma questa è roba da matti!
Quando il ladro in questione ci ha fatto pagare 10€ un tè e un ponche volevo tornare indietro a offenderlo! Meno male ha pagato il mio compagno e non mi ha subito detto quanto aveva speso, sennò piantavo un casino nel locale! 😀
dueingiro. blogspot.it
ahah! W gli uomini…avrei fatto anche io la stessa cosa..per fortuna di solito non pago io 😀 !
Vale
Venezia è così, un po’ la odi per il suo essere di tutti, per il suo svendersi… E poi entri in una calle sconosciuta, silenziosa, inaspettata e ti innamori.
Mi sono cullata nel tuo racconto 🙂
Mercoledì
Bella questa immagine di te che ti culli con le parole… sei una poetessa!
Grazie Vale, un abbraccio. Chi meglio di te può capire questo nascondino nei vicoli!
Valentina
Bellissime le foto!
Ti sei superata 🙂
Mercoledì
Grazie Vale, sarà molto felice Tommaso di questo… gli fregherò più spesso la macchina fotografica allora! 😀
Valentina
Mi ero persa la parte finale 😀 Si, si, bellissime!
Mercoledì
Ormai è deciso: alternerò le due macchine fotografiche!
E pensare che io la Sony l’ho sempre snobbata :/