Volo in ritardo o cancellato: conosci i tuoi diritti?

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Consigli di viaggio

Condividi su:

L’aereo è in ritardo, rischi di perdere una coincidenza e salta tutto il tuo piano di viaggio studiato per filo e per segno: se sei un viaggiatore incallito, sono sicura che questi siano tra i tuoi peggiori incubi. Quello che forse non sai, però, è che per un volo in ritardo, risarcimento voli cancellati e reclami voli aerei esistono dei diritti dei passeggeri del trasporto aereo e che si può rimborsare un biglietto aereo se sussistono alcune condizioni.

Pochi sanno, infatti, che si possono ottenere fino a 600 euro di compensazione per un volo cancellato e che esistono siti, come ad esempio Flightright, che aiutano i passeggeri che hanno subito cancellazioni o ritardi a ottenere il rimborso se qualcosa è andato storto. Avete diritto a un risarcimento se il ritardo è superiore a tre ore. È possibile richiedere il risarcimento fino a 12 mesi dopo la data del volo per i voli in Europa ed 18 mesi per i voli fuori dall’Europa. Vediamo come.

Disavventure e co.

Chi viaggia spesso sa che è facile collezionare esperienze negative frequentando aeroporti e compagnie aeree. Non l’ho mai raccontato qui sul blog, ma nella mia vita di viaggiatrice mi sono successe peripezie che, col senno di poi, avrebbero potuto essere sfruttate per i rimborsi di cui voglio parlarvi in questo post.

Una volta ad Alghero mi sono ritrovata con un annuncio di ritardo sul volo che mi avrebbe dovuto riportare a Pisa. Non si faceva menzione dell’orario di partenza preciso, la compagnia aerea diceva solo che, dalla mattina, il volo sarebbe ripartito la sera. Mica potevo sprecare una giornata in aeroporto! Così sono tornata in centro, ho visitato con tutta calma Alghero e sono tornata in aeroporto. Che ingenua! I passeggeri del mio volo in ritardo erano ripartiti dopo qualche ora con un altro aereo della compagnia, fatto arrivare da Cagliari con scalo apposito. La compagnia mi ha detto che hanno chiamato il mio nome centinaia di volte e che dovevo rimanere nei paraggi dell’aeroporto… ops! Ad ogni modo, il volo avevo più di tre ore di ritardo e sarei stata papabile di rimborso.

Un’altra volta ho fatto un viaggio Milano-Francoforte in giornata, ossia sono partita la mattina prestissimo e sarei dovuta rientrare la sera per una toccata e fuga in terra tedesca. Al momento di rientrare, però, il volo di ritorno è stato inaspettatamente cancellato e noi passeggeri siamo rimasti in balia degli eventi aspettando una riprotezione su un volo successivo. Non vi dico l’ora indecente in cui sono tornata a casa, ma almeno ho sperimentato cosa significa viaggiare in prima classe! Anche in questo caso però, col senno di poi, avrei potuto far valere i miei diritti chiedendo un rimborso.

volo-cancellato
Photo by Markus Spiske on Unsplash

Quando è che il viaggiatore ha diritto al rimborso?

Nonostante sia in vigore da anni, non tutti sanno che esiste il Regolamento (CE) n. 261/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 febbraio 2004 che istituisce regole comuni in materia di compensazione e assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato.

Questo regolamento si applica a passeggeri che partono da uno stato membro dell’Unione Europea o per un paese dell’Ue da uno stato terzo con una compagnia europea. Prevede che per un ritardo pari o superiore alle tre ore sia data una compensazione al passeggero. Questa ammonta a 250 euro per distanze fino a 1.500 chilometri, 400€ per quelle fra 1.500 e 3.500 chilometri e per i voli intraeuropei di oltre 1.500, 600€ per tratte superiori ai 3.500 chilometri.

Sappi però che se il ritardo o la cancellazione del volo sono stati causati da una circostanza straordinaria quale può essere uno sciopero, condizioni climatiche sfavorevoli o altre cause non imputabili alla compagnia aerea non si ha diritto a richiedere alcuna compensazione. In ogni caso, quando si verifica un lungo ritardo, i passeggeri hanno sempre diritto all’assistenza con pasti e bevande ed eventualmente pernottamento in hotel, oltre ai costi di trasferimento.

Il rimborso non spetta se il passeggero è stato informato con almeno 14 giorni di anticipo della cancellazione del volo o se le variazioni, comunicate entro 7 giorni, comportano slittamenti di due ore per la partenza e di quattro per l’arrivo.

Anche conoscere le regole, comunque, non è sufficiente per avere la certezza di ottenere il rimborso spettante. Per far valere i propri diritti e incassare i rimborsi, infatti, occorrerebbe contattare direttamente le compagnie aeree, ma non tutte sono solerti con le risposte e a volte è necessario coinvolgere un legale. Per questo negli ultimi anni i passeggeri si rivolgono sempre più spesso a piattaforme online che si occupano di tutta la trafila della richiesta di rimborso.

aeroporto
markus spiske on unsplash

Cosa fare, quindi, in caso di ritardo o cancellazione di un volo?

Per prima cosa bisogna contattare la compagnia aerea. Dopo avere capito se hai diritto al risarcimento, è utile verificare le probabilità di successo della richiesta di rimborso affidandoti a un calcolatore gratuito d’indennizzo. Per farlo, bisogna inserire i dati del volo (nella maggior parte dei casi si ha almeno un anno di tempo dalla data del volo per fare un reclamo.) e dei legali del sito si occuperanno di far valere i diritti del viaggiatore. Dopodiché, se l’operazione è andata a buon fine, il sito a cui ti sei rivolto tratterrà una percentuale del risarcimento e tu avrai l’indennizzo.

Quindi, se non hai tempo da perdere, se non hai intenzione di coinvolgere un avvocato o semplicemente non vuoi stressarti, questa è la soluzione migliore. In alternativa, puoi fare tutto da solo contattando in autonomia la compagnia aerea sperando che risponda. Ovviamente ci si augura che non ci sia mai bisogno di ricorrere a nessun ricorso, ma essere informati sui propri diritti è sempre importante, non trovi?

Ti è mai capitato un episodio simile? Hai vissuto in prima persona una cancellazione di un volo? Se ti va, condividi la tua esperienza nei commenti.

Post in collaborazione con Flightright

[Immagine di copertina: chuttersnap su Unsplash]

Tag: viaggi

4 commenti

  • Ci è capitato domenica sera, questa sera faremo la richiesta di compensazione

  • Due esperienze:
    da Vienna molti anni fa, overbooking (era un ponte tipo 25 aprile) e quindi rimasi a terra, rimborso immediato e pernottamento (era sera) in un hotel attaccato all’aeroporto e ripartenza la mattina successiva che, ovviamente, mi fece arrivare in ritardo al lavoro ma mostrando i documenti del rimborso nessuno ebbe da ridire.
    da Cracovia volo cancellato, un giorno in aeroporto, finché decisero che – eravamo in 5 – avremmo volato fino a Varsavia e da lì a Malpensa. Non chiesi un rimborso, se penso che con noi c’era un avvocato! Ma caspita, perché non fece nulla?
    Spero non mi accada più ma il tuo post utilissimo per il quale ti ringrazio me lo tengo stretto.
    Un bacione

    • A

      Noi saremo a Vienna proprio nel ponte di Pasqua-25 aprile, speriamo di non ripetere la tua esperienza! Anche se ti rimborsano è pur sempre una grande scocciatura. La volta con l’avvocato è un bel dilemma, forse non si intendeva di queste pratiche? La legge ha già 15 anni ma non è sempre conosciuta dai viaggiatori. Grazie a te Sandra, un caro saluto!

Lascia il tuo commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.