Sono appena rientrata da un viaggio di tre giorni in Belgio con il mio compagno e la mia bimba di un anno e siccome sono una secchiona dimentico in fretta ho messo insieme tutte le informazioni pratiche e un po’ di impressioni a caldo su questo giro in modo che possiate prendere spunto per i vostri futuri viaggi.
Questo viaggio è nato per due motivi principali: una mezza promessa fatta a degli amici che vivono a Bruxelles di andarli a trovare in primavera e la mia curiosità di visitare le Fiandre, una regione di cui ho sempre sentito parlare, molto sponsorizzata sui social, ma in cui non ero ancora riuscita ad andare. In particolare avevo una fissa per Bruges: dalle foto online mi sembrava uno di quei posti da aggiungere assolutamente alla lista e infatti l’ho inserita nei miei #100viaggi da fare nella vita.
Tre giorni in Belgio: informazioni logistiche
Sull’organizzazione logistica non ho da dirvi granché a questo giro perché eravamo ospiti di questi nostri amici e abbiamo dormito da loro e utilizzato la loro auto per gli spostamenti. Posso dirvi, però, che abbiamo volato con Ryanair da Pisa verso l’aeroporto di Charleroi: occhio che non si tratta dell’aeroporto principale, quello di Bruxelles-National a circa 10 km dal centro, ma dell’aeroporto di Bruxelles Sud, a circa 60 chilometri dalla Gare du Midi.
Mentre all’andata sono venuti a prenderci i nostri amici, al ritorno abbiamo sperimentato un trasporto alternativo alle navette ufficiali (City Shuttle o Flibco): il taxi collettivo dei turchi! Dovete sapere, infatti, che fuori dalla stazione di Bruxelles Gare du Midi, oltre a trovare le navette, troverete anche dei tassisti che vi porteranno a destinazione, oppure dei transfer prenotati in anticipo.
Per quanto riguarda l’alloggio, come vi dicevo non ho indicazioni di nomi di hotel o sistemazioni, però credo che una buona soluzione se volete stare a Bruxelles sia alloggiare nei pressi della Gare du Midi: comoda per gli spostamenti sia dentro la città che verso altre zone perché qui trovate tutti i mezzi di trasporto, dal treno alla metropolitana, dai bus ai taxi. Se invece volete vivere appieno le Fiandre vi consiglio di soggiornare in una delle città che decidete di visitare, o magari fare un paio di giorni in un posto e un paio in un altro.
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Tre giorni in Belgio: il nostro itinerario
Negli anni ho capito una cosa del mio modo di viaggiare: o organizzo ogni cosa nei minimi dettagli oppure mi lascio guidare dal caso, dall’istinto, dalle occasioni che la strada mi riserva. In me convivono queste due anime e ancora non ce n’è una che prevale sull’altra. Tutto questo volo pindarico per dire che per questo viaggio non ci eravamo assolutamente organizzati in anticipo, un po’ perché è stato bello lasciarsi guidare dai nostri amici che conoscono le zone, un po’ perché a fine aprile il meteo in Belgio è ballerino e abbiamo orientato la bussola cercando di evitare acquazzoni e altre calamità naturali.
Ecco come abbiamo suddiviso le giornate:
21 aprile: partenza da Pisa col volo Ryanair delle 19 e trasferimento a Bruxelles da Charleroi
22 aprile: visita di Bruges e cena in centro a Bruxelles
23 aprile: visita dell’abbazia e birrificio di Val-Dieu ad Aubel, a 25km da Liegi
24 aprile: visita di Gent e ritorno in Italia col volo delle 21 da Charleroi
Potete vedere le tappe nella mappa con le distanze:
Se non vi va di organizzare tutto da soli vi consiglio questo:
Escursione a Bruges e Gand
Tre giorni in Belgio: qualche informazione sui posti visti
Bruges
Vi anticipo subito che Bruges è il posto che mi è piaciuto di più del nostro giro e un po’ me l’aspettavo. Da quanto ho capito, il mondo si divide in quelli che preferiscono Bruges e quelli che apprezzano di più Gent: io mi schiero con i primi, anche se Gent ha il suo fascino e molto da vedere.
Tra tutto quello che si può vedere in città, il mio posto preferito è stato il Beghinaggio o Bejinhof, dove si respira un’atmosfera surreale. E poi canali, costruzioni di mattoni, ponti, la piazza Burg enorme e ricca di edifici… Bruges merita sicuramente un post a parte, eccolo! “Bruges: 10 cose da non perdere”
Abbazia e birrificio di Val-Dieu
Mai sentito parlare dell’abbazia e birrificio di Val Dieu? Non preoccupatevi, nemmeno io prima di questo viaggio! Eppure merita, perché in una sola uscita si unisce il sacro al profano, si riempiono occhi e pancia, si esce dai percorsi turistici per essere catapultati qualche secolo addietro.
Val-Dieu si trova ad Aubel, nella regione di Liegi, a circa 25 chilometri dalla città belga. Si può fare la visita guidata dell’abbazia, del birrificio, o semplicemente camminare nel parco che circonda questi edifici o pranzare nel vecchio mulino al di là della strada. Che ne dite, vi parlo anche di questo posto il un post a parte?
Gent
Con Gent non c’è stato un approccio positivo: freddo, cielo che minacciava pioggia, grigio ovunque non hanno aiutato a farmi apprezzare un posto che molti preferiscono a Bruges. E ancora: vagare senza un’indicazione, scansare le flotte di turisti nella cattedrale di San Bavone, uscire ed essere insoddisfatta dei cieli bianchi di ogni foto mi hanno fatto pensare: “perché non ho prenotato un viaggio in un’isola greca?”.
Poi però abbiamo riempito la panza con un pranzo al calduccio, abbiamo preso un battello ed è uscito il sole: forse un regalo del cielo per farmi apprezzare Gent? Io credo di sì, e infatti i nostri rapporti sono nettamente migliorati! Dai, si merita un post a parte anche Gent… fatta la programmazione del blog per il prossimo mese!
Tre giorni in Belgio: impressioni a caldo
Sono contenta di essere riuscita a visitare questa parte di mondo che mi mancava: pensate che avevo l’itinerario pronto da cinque anni e per un motivo o l’altro avevamo sempre rimandato. Con questo viaggio ho confermato una cosa che ormai conosco da anni, ma che provo a smentire con cadenza regolare: il nord del mondo non fa per me, non è nelle mie corde, non sono i posti che mi illuminano il sorriso.
Nonostante mi renda conto che sono luoghi pieni di fascino, per me rimangono tiepidi, un po’ come il clima di queste latitudini. Indubbiamente ci sono scorci magici, cibi e bevande da provare, storie da imparare, ma non mi scaldano il cuore e temo che nel tempo questi posti sfumino nella memoria.
Finora ho sentito solo parole entusiaste nei confronti di queste zone: sono io strana o c’è qualcuno là fuori che è d’accordo con me?
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14 commenti
Sandra
A me Bruxelles era piaciuta, vista in giornata mentre soggiornavo ad Amsterdam molti anni fa. Quest’estate stavamo ipotizzando una vacanza nelle Fiandre, poi abbiamo cambiato idea, poi ora con questo post nonostante il tuo scarso entusiasmo un po’ me l’hai fatta tornare.
E’ che noi amiamo molto il nord, per cui non so forse la ripropongo a mio marito. Grazie per le tue belle foto e la sincerità.
Mercoledì
Stessa cosa capitata a me Sandra: ero in viaggio ad Amsterdam e mi sono spostata per un giorno intero a Bruxelles, ma per peripezie varie me la sono goduta poco e non ricordavo cose stupende come ad esempio la Grand Place. Una vacanza nelle Fiandre ci sta sempre bene anche se io non sono una grande fan del nord, perché sono comunque una curiosa di natura e tutto merita di essere visto. Grazie a te per il commento, ti abbraccio!
Alessandra
Ciao Serena! Sul Belgio non posso pronunciarmi perché nei 2 anni ad Amsterdam non ho avuto occasione di andarci. Sul clima ti do ragione. Il clima di quella zona, che include anche i Paesi Bassi, fa pietà. Io ero completamente schizzata! Sempre grigio, freddo, quell’acquettina che pare che non bagni e invece ti bagna, il vento fisso… E consolati! Non ci sei andata in estate!
Comunque mi dispiace non aver visto almeno Bruges, mi ispirava parecchio.
Mercoledì
Ciao Ale!
Immagino, per me non sarebbe pensabile vivere in un posto dove il sole è un optional, farei molta fatica, infatti decisi di fare l’Erasmus in Portogallo proprio perché avrei trovato un clima ideale per me! Quanto a Bruges effettivamente merita, ci scriverò un post a parte così quando un giorno ti capiterà di andarci avrai un riferimento! Un abbraccio!
Simona
La penso come Cristina. Diciamo che prima di andare in Belgio andrei in altri posti ed è vero anche che negli ultimi due anni, più o meno, ho letto decine di post tutti molto simili che ogni tanto mi hanno fatto pensare “ma allora deve essere proprio bellino”, per poi optare sempre per altre mete .
Mi è piaciuto quando hai detto “temo che nel tempo questi posti sfumino nella memoria” perché è lo stesso che provo io con alcuni luoghi visitati….il sud del Portogallo per esempio.
Mercoledì
Ciao Simo,
che bello leggerti nei commenti!
Credo che i ricordi sfumino quando non sono ben ancorati a qualcosa che ci ha colpito particolarmente, e credo anche che questo sia connesso al viaggiare mordi e fuggi che spesso facciamo non potendoci permettere molti giorni in una destinazione. Spero di sbagliarmi, ma male che vada ci sono le foto a ricordare!
cristina arborio
Mah… il Belgio non mi ha mai attirata, se non dovessi mai andarci nella vita non mi strapperei i capelli, ecco.
C’è stato un periodo in cui una serie di post entusiasti mi aveva quasi fatto cambiare idea, ma quando mi sono accorta che tutti gli scritti erano uno la fotocopia dell’altro sono tornata sui miei passi. Perchè, forse, se a tutti vengono da dire le stesse cose, il luogo proprio tanti spunti non li dà. O forse si tratta di un viaggio sponsorizzato, but that’s another story.
Grazie a te per la franchezza!
Mercoledì
Ciao Cristina,
grazie a te per aver apprezzato la sincerità, di solito mi massacrano in questi post! Eheh
Non dico che il Belgio non meriti di essere visitato, sicuramente le Fiandre hanno il loro fascino e in ogni posto mi piace trovare i lati positivi, ma sicuramente non sono i posti che mi fanno battere il cuore (a me piace qualcosa di più scioccante culturalmente, non che me l’aspettassi qui, ma non sono rimasta nemmeno estasiata, ecco).
Ciao!
Salgon
Ah ecco! Per chi non viaggia con seggiolino a seguito è molto meglio se consigli il bus. Acquistato tempo prima online lo puoi trovare a 5 o 10 euro. Fino alla sera prima 14 euro, e puoi anche farlo vedere dal telefono. Molto più sicuro dei taxi collettivi che spesso sono abusivi e soprattutto non è il massimo della sicurezza, a volte corrono troppo per fare più giri!
Mercoledì
Sicuramente se avessi visto qualcosa di illegale non lo avrei consigliato! Sono normali taxi collettivi con la scritta taxi sul tetto e per strada è filato tutto liscio, con una velocità idonea. Ripeto: non consiglierei mai e poi mai qualcosa di illegale o non idoneo. Il mio era un consiglio per chi, come noi, non ha organizzato niente in anticipo e non può quindi usufruire di scorti o tariffe agevolate. Grazie per il tuo consiglio, sono sicura che chi verrà a leggere il post avrà un valido suggerimento in più per potersi organizzare.
Salgon
Scusa se te lo chiedo, ma i turchi del taxi collettivo avevano il seggiolino auto?
Mercoledì
Hai fatto bene a chiederlo!
No, non ce l’avevano, ma ce l’avevamo noi 😉
Lo portiamo sempre quando il viaggio prevede spostamenti in macchina.
Francesco
No, non sei strana il Belgio è famoso per la pioggia, le cozze e le birre, l’Olanda per i formaggi, la Danimarca per una tragedia e la Scandinavia per i suicidi. Sicuro ci sono anche cose belle, però nulla rispetto al Colosseo, l’Alcazar e la piadina romagnola!
Mercoledì
Ti appoggio su tutta la linea! Ora mi è tutto più chiaro! Ahah
Pensa che della trilogia belga mi sono mancate le cozze, ma invece di andare a porre rimedio me le preparo con una ricetta nostrana 😉
Scherzi a parte, sono felice di esserci stata perché mi incuriosiva, ma continuo a preferire i viaggi polverosi.