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“Viaggia green nella natura”: il libro di Chiara Grasso e Christian Lenzi

“Viaggia green nella natura. Guida pratica al turismo ecosostenibile in tutta sicurezza” è il libro di Chiara Grasso e Christian Lenzi edito da Edizioni Sonda e uscito a giugno 2021. Il libro nasce dalla volontà di rispondere ai dubbi che sempre più viaggiatori consapevoli si pongono quando decidono di mettersi in viaggio.

Utilizzando l’aereo per spostarmi quanto inquino? Come faccio a sostenere il turismo locale? Come posso diminuire il mio impatto sul mondo pur continuando a viaggiare? Sono solo alcuni degli interrogativi che io stessa mi pongo ogni volta che mi rimetto in cammino e, pur considerandomi attenta all’ambiente e promotrice di buone pratiche per il pianeta, non sempre ho avuto la risposta in tasca.

Mi sono approcciata alla lettura di questo libro con la speranza di fugare tanti dei dubbi che avevo sul mio viaggiare in maniera sostenibile e devo dire che ne sono rimasta soddisfatta, imparando nuove cose per viaggiare con più coscienza, rispetto e responsabilità.

Gli autori ed Eticoscienza

Gli autori del libro sono Chiara Grasso, etologa ed esperta di comunicazione della scienza, ecoturismo ed educazione ambientale, e Christian Lenzi, biologo naturalista e divulgatore scientifico. Insieme hanno fondato l’associazione Eticoscienza, che ha lo scopo di educare le persone sui principi dell’etologia, dell’etica, del turismo responsabile e del giusto rapporto con gli animali.

I due autori hanno deciso di condividere con i lettori le loro conoscenze organizzandole in due parti: una prima parte sui preparativi pre partenza e una seconda parte sul viaggio vero e proprio, con tanti itinerari nella natura sia in Italia sia in Europa. Si spazia dai lupi del Piemonte agli orsi abruzzesi, dal cammino di Santiago al tour dei parchi croati sentendosi davvero in viaggio con loro.

Alla fine c’è anche un vademecum di primo soccorso e sopravvivenza e tante risorse online utili per approfondire tra siti e blog. Devo dire che questa parte per me è stata illuminante perché non mi ero mai posta seriamente il problema di cosa fare in caso di una puntura di una zecca o di trovarsi di fronte a una persona in ipotermia.

Non solo turismo sostenibile ma etico-turismo

Non so se ci avete fatto caso, ma negli ultimi anni si parla sempre più spesso di turismo sostenibile e non sempre in maniera accurata. A volte sembra più una moda e c’è il rischio che il termine si svuoti di significato. Ormai sembra che basti aggiungere la parola green per vendere di più qualsiasi cosa. Se da una parte questo denota una sempre maggiore attenzione alla questione ambientale e quindi mi fa piacere, dall’altra bisogna imparare a discernere cosa è veramente ecologico e cosa non lo è.

Forse non basta più la parola sostenibile, bisogna fare un gradino in più. Gli autori hanno coniato un nuovo termine, ovvero “etico-turismo”: «Il vero ecoturismo – dicono Chiara e Christian – non può essere solo ecologico e sostenibile, ma anche e soprattutto etico, in un’accezione certamente più ampia, che comprenda anche i nostri valori e le nostre coscienze, nei rapporti, non solo con la natura, ma con tutti gli esseri viventi. Un turismo che non distrugge, ma costruisce. Un turismo che aiuta, che rispetta e migliora la vita delle popolazioni locali e quindi, con la leggerezza ma la potenza d’un battito d’ali di farfalla, indirettamente contribuisce a migliorare l’ambiente e il benessere degli animali, dal fiore all’elefante. Un turismo che, come in una rete, aiuta e mette insieme i pezzi per creare un mondo migliore».

Come diventare etico-turisti

Per diventare etico-turisti Chiara e Christian hanno individuato 10 regole d’oro, che si possono riassumere in tre principi chiave: ridurre, rispettare, contribuire.

Eccoli:

  1. Rispettare il mondo animale
  2. Rispettare le culture locali
  3. Rispettare l’ambiente e la società locale
  4. Privilegiare prodotti e cucina locale
  5. Ridurre al minimo l’impatto ambientale
  6. Preferire mezzi di trasporto sostenibile
  7. Avere un approccio rispettoso degli habitat naturali e degli ecosistemi
  8. Partecipare alla conservazione e alla salvaguardia del territorio.
  9. Dare il nostro contributo alla società
  10. Rispettare le norme di sicurezza e di igiene

Il turismo green parte dalla scelta della meta e prosegue con la valigia, passando dalla scelta del mezzo con cui raggiungere il posto all’alloggio. Viaggiare consapevolmente significa anche scegliere con criterio le attività da svolgere (perché non sempre sono etiche, tutt’altro) ma soprattutto, un turismo sostenibile prende in considerazione le persone. Il rapporto con le popolazioni locali è una delle parti che preferisco di un viaggio, è quello che mi rimane più impresso oltre ai luoghi visitati. Creare un contatto, immergersi nella cultura di un posto e, perché no, farsi degli amici, è il vero bagaglio di ricchezze che amo portarmi indietro da un viaggio.

L’etico turismo presuppone adattamento, accettazione, umiltà, rispetto, osservazione, significa entrare in punta di piedi chiedendo il permesso, significa sospendere il giudizio e spogliarsi dei preconcetti. In questo senso il viaggio è una parte fondamentale della nostra formazione personale, altrimenti ci siamo solo spostati senza imparare niente.

Il turismo sostenibile passa anche dai souvenir e dagli animali

Anche i souvenir di viaggio sono parte delle nostre scelte da turisti responsabili. Da tempo ormai prima di comprare qualsiasi cosa mi domando se mi serve veramente, ma possiamo fare un passo ulteriore: possiamo comprare qualcosa che alimenti l’economia locale del luogo che stiamo visitando pagandola il giusto prezzo, senza sfruttamento. E occhio a cosa mettete in valigia, perché ci sono oggetti che è vietato detenere come ad esempio animali, piante o loro parti.

Il discorso sugli animali è uno dei miei preferiti del libro, ho imparato tantissimo anche seguendo Chiara su Instagram, che è molto brava nella divulgazione. Sapete che la maggior parte delle esperienze che si possono fare con gli animali in viaggio sono in realtà delle pratiche per niente etiche? Penso a cammelli ed elefanti che portano i turisti sulla groppa, ai finti santuari con grossi felini in cattività, ai delfinari e a un sacco di altre attività che nuocciono agli animali e che li ridicolizzano. Molti di noi, me compresa, abbiamo fatto degli errori in passato: la consapevolezza che dà questo libro serve a non ripetere questi sbagli.

Il valore di questo libro a mio avviso sta proprio nell’essere informati per non alimentare pratiche sbagliate e godere appieno di quello che la nostra splendida Terra ci regala senza danneggiarlo.
Vi lascio, infine, con 5 cose random pescate dal libro che ho imparato leggendolo:

  1. Alberghi, ostelli e altri alloggi ecologici in Europa sono contraddistinti dalla certificazione Ecolabel UE, mentre in Italia potete cercare le strutture con certificazioni rilasciate da Eco Bio Turismo ICEA e Legambiente Turismo. Ne trovate una bella selezione anche su Bookitgreen.com.
  2. Quando si parte per un viaggio è buona pratica mettere un bicchiere di acqua in freezer e, una volta che si è congelato, posizionare una moneta sulla superficie. Se quando torniamo la troviamo in fondo al bicchiere significa che c’è stata una interruzione di corrente e quindi meglio non consumare i cibi che si sono scongelati e nuovamente congelati.
  3. Mettere in valigia del semplice spago: potrebbe salvarvi più di una situazione, da un bucato da stendere in un posto improvvisato a un supporto per una tenda di emergenza.
  4. Prima della partenza è bene controllare vestiti, attrezzatura, scarpe e zaini per essere sicuri di non trasportare inavvertitamente specie alloctone.
  5. Anche in viaggio, rifiutiamo gli oggetti monouso e portiamoci dietro borraccia, contenitori riutilizzabili e una shopper di cotone.

Vi ho incuriosito? Bene! Ecco tutte le informazioni sul libro.

Informazioni sul libro

“Viaggia green nella natura”
Guida pratica al turismo ecosostenibile in tutta sicurezza
di Chiara Grasso e Christian Lenzi

152 pagine, 16 Euro
Edizioni Sonda
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