“Terre del Piceno”: cosa vedere e cosa fare

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Italia

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Ho avuto modo di visitare le Terre del Piceno tra il 25 Aprile e il 1 Maggio2012 insieme a 8 blogger di Travel Different, protagonisti ufficiali del progetto di promozione turistica Dreaming Terre del Piceno.

Il progetto è nato da un’idea di Luca Marcelli di Terre del Piceno, una cooperativa nata per la sponsorizzazione turistica della provincia di Ascoli Piceno, reso possibile grazie al contributo del BIM Tronto (Bacino Imbrifero Montano del Tronto) e con la collaborazione dell’Associazione turistica Cuore dei Sibillini – Marche Experience, dell’Associazione Albergatori Riviera delle Palme, Confindustria Ascoli Piceno sezione turismo, Federalberghi Ascoli Piceno, Associazione turistica la Terra delle Meraviglie e Cooperativa Oikos.

Gli 8 travel blogger che sono stati chiamati per promuovere il territorio:

  • Francesca Turchi di Travel’s Tales
  • Valentina Besana di BeRoad
  • Alessandro Bertini di Girovagate
  • Danilo Ricci
  • Alex Massari
  • Giuseppe Trisciuoglio
  • Nicola Spina di Viaggiatori Low Cost
  • Serena Puosi di Mercoledì tutta la settimana… questa la conoscete 😉

Ci hanno accompagnato, inoltre, 8 artisti marchigiani, 4 fotografi e 4 videomakers scelti con un bando pubblico.

Il nostro tour è spaziato dal Mar Adriatico ai Monti Sibillini, dalle escursioni ad attività tra cui il kayak.

Hashtag ufficiale dell’evento: #dreamingpiceno

piceno

Programma di viaggio nelle Terre del Piceno

  • Giorno 1: San Benedetto del Tronto
  • Giorno 2: Cossignano – Ripatransone – Offida
  • Giorno 3: Sentina – Monteprandone – Monsampolo
  • Giorno 4: Ascoli Piceno
  • Giorno 5: Roccafluvione e Acquasanta Terme
  • Giorno 6: Comunanza, Force
  • Giorno 7: Gola dell’Infernaccio

San Benedetto del Tronto

San Benedetto del Tronto è la capitale della “Riviera delle Palme” in provincia di Ascoli Piceno. Conosciuta soprattutto per il mare, è famosa anche per il lungomare ricco di sculture, giardini con le palme e opere d’arte. Se la frequentate per il mare aspettatevi una spiaggia di sabbia bianca lunga circa nove chilometri che degrada dolcemente. Il lungomare di San Benedetto del Tronto è costeggiato da piste ciclabili, campi da tennis, piste di pattinaggio, pinete e giardini tematici.

Oltre al mare potete godervi il borgo antico e il centro storico, il cui nucleo arcaico è chiamato “Paese Alto”. Nel borgo antico è da menzionare la Torre dei Gualtieri di forma esagonale risalente al 1300 e l’isola pedonale costruita intorno a viale Moretti conosciuta come “l’isola dell’arte”, un vero e proprio museo a cielo aperto gratuito.

Un’opera che ha catturato la mia attenzione durante la visita è stata la struttura in acciaio colorato alta oltre sette metri con la scritta: “Lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare”, realizzata da Ugo Nespolo e parafrasi di una famosa poesia di Dino Campana. Altri monumenti da menzionare: la statua, “il monumento al pescatore”, dell’artista Cleto Capponi e “the Jonathan’s Way”, un monumento dedicato al gabbiano Jonathan Livingston, lungo la passeggiata del molo Sud, realizzata dall’artista Mario Lupo. Sulla banchina portuale “Malfizia”, dinanzi al mercato ittico, sorge infine il complesso di sculture intitolato “Il mare, il ritorno”, realizzato dall’artista Paolo Annibali. Queste opere sono state create in ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita in mare.

Foto di Luigi936 su Flickr

Cossignano

Cossignano dista circa 30km da Ascoli Piceno e vi consiglio di iniziare la visita da una posizione panoramica da cui si scorge tutto il centro storico circondato da mura che risalgono al XIII secolo. Siturato su una collina a 400 metri sul livello del mare, da Cossignano si ammira il bellissimo paesaggio marchigiano che sempre più VIP ricercano per le loro abitazioni, tra ulivi e calanchi all’ombra dei Monti Sibillini e del monte Vettore.

Porta di San Giorgio è il reperto più antico della cinta muraria che proteggeva Cossignano: varcatela per raggiungere il Palazzo Comunale attraverso le vie lastricate. Visitate poi la chiesa parrocchiale di S.Maria Assunta e la Chiesa dell’Annunziata con incredibili affreschi.

Ripatransone

Ripatransone è conosciuta anche come il “Belvedere del Piceno” ed è un affascinante borgo ascolano come potrete immaginare in posizione panoramica a 494 metri di altitudine e a 12 km dal Mare Adriatico. È stata insignita del marchio di qualità turistico-ambientale della Bandiera Arancione da parte del Touring Club Italiano.

Il centro storico ha un impianto urbano medioevale ed edifici dal XV al XIX secolo, soprattutto palazzi nobiliari visibili lungo il Corso Vittorio Emanuele che percorre la città longitudinalmente da nord a sud per circa un chilometro. Inoltre, a Ripatransone si trova il Vicolo più stretto d’Italia, ampio 43 cm all’altezza delle spalle e che poco più in alto si restringe a 38 cm. Non perdetevi a preve distanza la scalinata di via Margherita, un suggestivo scorcio da fotografare.

Ripatransone ha ben cinque musei: la Pinacoteca-Gipsoteca, Archeologico, il Museo Vescovile di Arte Sacra, quello della Civiltà Contadina ed Artigiana, quello Storico-Etnografico con oploteca.
Non perdetevi i luoghi di culto, come il Duomo-Concattedrale e le numerose chiese monumentali.

Offida

A metà strada tra Ascoli Piceno ed il Mar Adriatico, adagiato su uno sperone roccioso tagliato dal torrente Lama, si trova il borgo di Offida, il cui abitato era una fortezza militare composto da un’importante cinta muraria e da torrioni quadrati di cui purtroppo, a causa del terremoto del 1943, è rimasto ben poco.

Offida è famosa per l’arte del merletto a tombolo, un’antica tradizione che si tramanda da almeno cinque secoli. Passeggiando nel borgo è ancora possibile osservare l’incessante lavoro delle merlettaie. Interessanti anche il museo delle Tradizioni Popolari e il Museo Archeologico.

Il centro di Offida corrisponde a piazza del Popolo di forma triangolare, sulla quale si affaccia il palazzo comunale, il Teatro Serpente Aureo, la chiesa della Collegiata e la chiesa dell’Addolorata.

Offida

Riserva Naturale Regionale Sentina

La Riserva Naturale Regionale Sentina è un paesaggio di acqua e sabbia che si sviluppa per circa 180 ettari all’interno del Comune di San Benedetto del Tronto, tra l’abitato di Porto d’Ascoli a Nord e il fiume Tronto a Sud.

La Sentina è costituita da ambienti unici come cordoni sabbiosi, zone umide retrodunali, e praterie salmastre che ospitano una ricca e peculiare flora. Si viene qui per fare birdwatching tra cavalieri d’Italia, fratini, aironi guardabuoi, martin pescatori, usignoli di fiume, falchi di palude, cormorani, garzette e anche fenicotteri rosa.

Sito ufficiale

Monteprandone

Monteprandone è un centro di origine medievale che sorge nell’entroterra marchigiano, rinomato per la produzione agricola di olio e vino e per i diversi luoghi storico-religiosi che si possono visitare, come la Chiesa di San Nicola di Bari, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il Museo dei Codici, in cui sono custoditi i manoscritti di parte della Libreria di San Giacomo, una raccolta del 1400 del Santo che aveva l’obiettivo di favorire l’istruzione di studiosi e dei confratelli.

Monsampolo del Tronto

Il piccolo borgo medievale di Monsampolo del Tronto si trova a metà strada tra la città di Ascoli Piceno e la costa adriatica ed è definito “borgo accogliente” per il fatto che nei secoli è stato crocevia per i pellegrini che si recavano in visita alla Santa Casa di Loreto.

Dai monaci benedettini nel Medioevo all“hospitale” per i pellegrini feriti o malati diretti verso Gerusalemme, Compostella, Roma, Loreto, Assisi e Monte Sant’Angelo, nel 1661 nacque a Monsampolo del Tronto il primo grande complesso ospedaliero dell’epoca.

Da non perdere la Chiesa Maria SS Assunta in Piazza Mazzini, con l’imponente campanile e tesori preziosi come le reliquie di Santa Teopista. Un’altra attrazione se siete amanti del genere è il Museo della Cripta in cui sono conservati una ventina corpi perfettamente mummificati rinvenuti durante i lavori di restauro della chiesa avvenuti nel 2003.

Ascoli Piceno

Ascoli Piceno, capoluogo di regione, è chiamata la città delle 100 torri (che in origine erano molte di più) poiché ne conta così tante, tra gentilizie e campanarie, disseminate nel perimetro urbano. La più famosa è la Torre degli Ercolani o del Palazzetto Longobardo, ed esiste anche un “itinerario di via delle torri” per vederne alcune tra le più belle.

Ascoli è anche la città del travertino, un particolare marmo della zona con cui è stata edificata Piazza del Popolo, considerata una della più belle d’Italia e salotto della città. La piazza, in stile rinascimentale, è incorniciata da un loggiato con 59 archi e palazzetti rinascimentali con portici e merlature: un vero spettacolo! Tutto è fatto di travertino: il Palazzo dei Capitani del Popolo, la chiesa di San Francesco, i palazzi rinascimentali, i portici e le logge. Sedetevi ad assaporare un caffè speciale da Caffè Meletti in stile Liberty, che dai primi anni del ‘900 lo prepara con l’aggiunta dell’Anisetta.

Da non perdere anche Piazza Arringo, la più antica della città. Qui troviamo importanti palazzi tra cui palazzo Fonzi, il palazzo dell’Arengo o palatium Aringhi, il palazzo Vescovile, il duomo di Sant’Emidio, il battistero di San Giovanni, il museo diocesano, palazzo Panichi e la Pinacoteca civica. Impossibile non ammirare anche il notevole Ponte Romano Augusteo risalente al I secolo a. C. Tra le altre sfaccettature di Ascoli da menzionare ricordo le olive all’ascolana da assaggiare e le tradizioni della ceramica e del rame.

Foto di Andrea Rapino su Unsplash

Roccafluvione

Nel nome di Roccafluvione è già incluso l’elemento principe di questo luogo: l’acqua del fiume Fluvione, affluente del Tronto. A Roccafluvione si va per gli edifici sacri come la chiesa di Santo Stefano eretta dai monaci benedettini con una notevole cripta a tre navate del IX secolo e l’antica chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano con pregevoli affreschi quattrocenteschi. Ma si va anche per le prelibatezze del territorio – lo zafferano, il tartufo e le castagne – e per le cascate.

Acquasanta Terme

Acquasanta Terme si trova lungo la via Salaria che collega Ascoli Piceno a Roma ed è inserita in un contesto naturale caratterizzato da colline e dalle montagne del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La località è conosciuta sin dal tempo dei Romani per le sue preziose acque termali, ma è molto ambita anche come meta di escursioni tra boschi di castagni, abeti, faggi e querce. Da visitare è sicuramente Castel di Luco, una fortezza a pianta ellittica edificata nel XIV secolo, il ponte sul Garrafo, primo ponte in pietra della Salaria, la Chiesa di San Giovanni Battista e la Chiesa a pianta circolare di Santa Maria Maddalena.

Comunanza

Comunanza è un caratteristico borgo medievale nato lungo il fiume Aso nella provincia di Ascoli Piceno e le cui origini vanno fino al periodo Romano. Caratterizzata da case a picco sul fiume, antiche mura e un ponte di accesso alla cittadina, Comunanza ospita anche belle opere architettoniche come la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto risalente all’ottocento, la Chiesa di San Francesco del XIII secolo e la Chiesa di Santa Maria Terme del IX secolo.

Force

Force, risalente all’epoca alto-medievale, è un comune collinare in cui dei resti delle originarie fortificazioni rimane la torre di guardia risalente all’epoca di fondazione dell’abitato. Di gran valore storico anche la chiesa di San Paolo, il ben conservato palazzo del Priorato con un bel loggiato cinquecentesco, il palazzo municipale e la chiesa di San Francesco. La Chiesa di San Paolo Apostolo custodisce un crocifisso considerato miracoloso. Ad esso è dedicata in agosto la festa del Crocifisso.

Force è conosciuta nel campo dell’artigianato artistico del rame a cui è dedicato il Museo del Rame. Da visitare anche il Museo di Arte Sacra dove sono custoditi pregevoli manufatti artistici provenienti dalle chiese del luogo.

Gola dell’Infernaccio

Le Gole dell’Infernaccio sono delle gole naturali formate dal fiume Tenna nel comune di Montefortino, in provincia di Fermo, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Le Gole dell’Infernaccio sono un importante luogo di escursioni e passeggiate con diversi percorsi turistici tra i più famosi di tutta la catena dei Monti Sibillini, quali la Cascata nascosta, la Sorgente del fiume Tenna (Capotenna) e l’Eremo di San Leonardo. Questa è stata l’ultima tappa del tour “Terre del Piceno”.

 

Se siete appassionati di questa regione o state pianificando un viaggio qui, vi consiglio il libro della mia collega travel blogger Nadia Stacchiotti, “Racconti di Marche“.

[Foto di copertina: Marco Facc su Unsplash – Ascoli Piceno]

2 commenti

  • Bel post Sere, e grazie per gli auguri in diretta! :*
    Non vedo l’ora di partire per le Terre del Piceno!!! Yuuuuuuhhhhhhh

  • Non potevo non farteli dopo che hai creato questo collegamento con il Piceno! 😉

    Un bacio grande!

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