Buenos Aires, cosa vedere e cosa fare nella capitale dell’Argentina quartiere per quartiere

Pubblicato il 22 Gennaio 2025

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Argentina

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Buenos Aires: cosa vedere e cosa fare nella capitale dell’Argentina quartiere per quartiere? Ve lo racconto in questo lungo post pieno di dettagli!

Buenos Aires è un enorme agglomerato urbano che combina alla perfezione la cultura europea portata dalle tante persone che sono emigrate qui negli anni e un’anima latina che ci aiuta a collocarla in Sudamerica. Questa metropoli, soprannominata “la Parigi del Sud America” e chiamata amichevolmente dai suoi abitanti Baires, meriterebbe settimane per essere visitata ma si sa, difficilmente durante un viaggio in Argentina si avrà tutto questo tempo da dedicare alla capitale.

Caminito a La Boca

L’impressione generale che ho avuto di Buenos Aires è stata un po’ spiazzante, perché mi è sembrata sconfinata, un susseguirsi di tante realtà diverse che confluiscono in un’unica città. L’unica certezza ai bordi incerti della capitale dell’Argentina è il Río de la Plata, un fiume dai riflessi gialli che assomiglia più al mare e al di là del quale c’è l’Uruguay.

È necessario, quindi, pianificare per tempo le attrazioni da non perdere e i quartieri da non trascurare per vivere appieno l’energia di questa città. In questo articolo ho raccolto le migliori cose da vedere e fare a Buenos Aires secondo la mia esperienza, dai luoghi storici a quelli meno conosciuti tra quartieri con anime diverse. Iniziamo il viaggio alla scoperta di Buenos Aires: preparatevi a camminare tantissimo!

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Breve storia di Buenos Aires

Buenos Aires è conosciuta come la città che fu fondata due volte: la prima nel 1536 da Pedro de Mendoza, che stabilì il forte di Nuestra Señora Santa María del Buen Ayre. Tuttavia, a causa degli attacchi indigeni e della mancanza di risorse, l’insediamento fu abbandonato. La seconda e definitiva fondazione avvenne l’11 giugno 1580 ad opera di Juan de Garay, che stabilì la città con il nome di Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto de Santa María del Buen Ayre.

Nel 1806 e 1807, Buenos Aires respinse due invasioni britanniche, rafforzando il sentimento di identità locale. Questi eventi prepararono il terreno per la Rivoluzione di Maggio del 1810, che segnò l’inizio del processo di indipendenza dall’Impero spagnolo. Nel 1816, l’Argentina dichiarò formalmente la sua indipendenza.

All’inizio del XX secolo, Buenos Aires divenne la città più grande dell’America Latina, attirando immigrati da tutto il mondo. Nel 1946, Juan Domingo Perón salì al potere, implementando riforme sociali e industriali significative, spesso ricordate grazie anche all’influenza di sua moglie, Eva Perón.

Negli anni ’70, la città fu teatro di conflitti tra movimenti rivoluzionari di sinistra e gruppi paramilitari di destra. Il colpo di stato militare del 1976 portò a un periodo noto come “Guerra Sucia“, durante il quale migliaia di persone furono “desaparecidos“. Con il ritorno della democrazia nel 1983, Buenos Aires ha vissuto una rinascita culturale ed economica, consolidandosi come una delle metropoli più importanti dell’America Latina.

Una curiosità sul nome Buenos Aires: durante la prima fondazione della città, Pedro de Mendoza la battezzò Nuestra Señora Santa María del Buen Ayre in onore della Madonna di Bonaria (tradotta come Buen Ayre), venerata a Cagliari, in Sardegna. Questa devozione era comune tra i marinai spagnoli e italiani, che consideravano la Madonna una protettrice durante i loro viaggi, un simbolico “buon vento” che accompagnasse i navigatori.

tango argentino

Quartieri da visitare

Buenos Aires cosa vedere: Microcentro

Il Microcentro è l’area centrale della città che ospita il centro finanziario di Buenos Aires. Anche se non è un vero e proprio quartiere, possiamo delimitarlo con Avenida Córdoba e Avenida de Mayo e scoprire che oltre a banche, negozi e uffici ospita anche molte attrazioni amate da tutti i viaggiatori. Durante la sera si spopola e non è raccomandabile girare da queste parti, ecco perché non è tra i luoghi consigliati per l’alloggio.

Dal Microcentro parte uno dei tour che potrebbero aiutarvi ad avere un primo approccio con la metropoli sudamericana: il free tour del centro storico di Buenos Aires. Prendervi parte è un ottimo modo per muovere i primi passi in città. Si prenota qui, è gratis e si può cancellare senza costi.

Questo non è l’unico tour della città, eccone altri specifici sui vari quartieri:

Free tour del quartiere La Boca

Visita guidata del quartiere Recoleta

Free tour del Cimitero della Recoleta

Tour del Cimitero della Recoleta in italiano

1. Plaza de Mayo

La prima tappa in città è simbolica e ci conduce nel cuore di Buenos Aires, a Plaza de Mayo. Gran parte della storia dell’Argentina ha avuto come teatro questa piazza: i discorsi accorati dei politici, i festeggiamenti per i mondiali di calcio vinti ma anche le madri dei desaparecidos che tutt’oggi continuano a riunirsi qui per denunciare al mondo le nefandezze della dittatura militare di Videla. I disegni dei fazzoletti bianchi nella piazza ricordano proprio le madri dei desaparecidos.

Sulla piazza si affacciano alcuni tra gli edifici più importanti di Buenos Aires tra cui la Cattedrale, il Cabildo Historico (che ospita un museo perfetto per chi vuole scoprire le radici storiche della città), il Banco de la Nación Argentina e la Casa Rosada, sede del potere esecutivo della Repubblica Argentina.

Plaza de Mayo

2. Calle Florida

Se siete amanti dello shopping proseguite il giro sulla vivace strada pedonale Calle Florida, dove si trovano negozi e artisti di strada. Qui si trovano anche le storiche Galerías Pacífico, un centro commerciale con affreschi spettacolari.

3. Teatro Colón

Considerato uno dei teatri lirici più belli e prestigiosi al mondo, questo capolavoro architettonico vanta un’acustica eccezionale. Ci sono voluti più di 20 anni a costruirlo su un progetto di architetti argentini ed europei e il suo palcoscenico ha ospitato tanti grandi nomi di fama mondiale. È possibile fare un tour guidato dell’edificio oppure assistere a uno spettacolo.

4. Obelisco

L’Obelisco nel mio immaginario rappresentava uno dei simboli di Buenos Aires. Collocato sull’Avenida 9 de Julio, una delle strade più larghe del mondo con ben 18 corsie, è in effetti un monumento iconico, che si erge maestoso per rendere omaggio all’indipendenza dell’Argentina, proclamata il 9 luglio del 1816. L’Obelisco è alto 68 metri ed è stato costruito per commemorare i 400 anni dalla fondazione della città.

5. Café Tortoni

Il caffè più antico e famoso della città? Caffe Tortoni, un luogo perfetto per assaporare il tradizionale café con leche e una medialuna (il tipico croissant argentino) oppure i churros. Inaugurato nel 1858 da un immigrato francese, ancora oggi conserva un’atmosfera nostalgica ed è un punto d’incontro per artisti e intellettuali.

6. Palacio Barolo

Il Palazzo Barolo è un edificio costruito tra il 1919 e il 1923, che si fa notare per la sua architettura legata al simbolismo della Divina Commedia di Dante Alighieri. Le tre parti – il seminterrato e il piano interrato, i piani superiori e la lanterna – simbolizzando rispettivamente l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso e i 22 piani rappresentano i 22 versi di ogni strofa dell’opera. L’altezza totale dell’edificio è di 100 metri, corrispondente ai 100 canti della Divina Commedia. Salendo sulla cima si può godere di una vista spettacolare sulla città ma purtroppo io non ne ho avuto il tempo… sarà per la prossima volta!

Buenos Aires cosa vedere: San Telmo

San Telmo è uno dei quartieri più antichi e tradizionali di Buenos Aires e il centro della sua anima bohémien è in Piazza Dorrego, che ogni domenica ospita un originale mercato d’antiquariato. Qui, tra bancarelle con ogni genere di mercanzia, locali e turisti si muovono con la possibilità di imbattersi anche in performance di tango e spettacoli di strada.

Noi ci siamo andati proprio di domenica e l’atmosfera era davvero frizzante e partecipata! Se non viaggiassi sempre col solo bagaglio a mano avrei voluto comprare tante cose di artigianato! San Telmo mi è piaciuto così tanto che ci siamo ritornati una seconda volta, per mangiare al Mercado di San Telmo e per apprezzare il patrimonio architettonico costituito dagli edifici coloniali.

Quindi ricapitolando: cosa non perdere a San Telmo?

1. Plaza Dorrego

Ogni domenica ospita la Feria de San Telmo con bancarelle di ogni genere

2. Mercado de San Telmo

Un bellissimo edificio dal punto di vista architettonico e interessante per una pausa pranzo con prodotti tipici e frutta di stagione.

3. Calle Defensa

La strada principale del quartiere è un concentrato di gallerie d’arte, boutique di design e negozi di antiquariato che la domenica si anima con la famosa Feria de San Telmo.

4. Museo de Arte Moderno de Buenos Aires (MAMBA)

Questo museo ospita una collezione di arte moderna argentina e internazionale. Avrei tanto voluto visitarlo ma non ce l’ho fatta: sarà per la prossima volta!

5. I murales di San Telmo

Le strade del quartiere sono una galleria a cielo aperto, ricche di murales e street art che raccontano la storia e la cultura di Buenos Aires.

6. Parroquia San Pedro González Telmo

Questa chiesa, costruita nel 1734, è uno splendido esempio di architettura coloniale.

7. Statua di Mafalda

I fan della celebre striscia a fumetti argentina non possono perdersi questa statua dedicata a Mafalda, creata da Quino, situata lungo la Calle Defensa. L’indirizzo preciso è 9JMH+J8W, Defensa 700, C1064 Cdad. Autónoma de Buenos Aires, Argentina

    San Telmo

    Buenos Aires cosa vedere: La Boca

    I colori de La Boca brillano già da lontano, ad annunciare un quartiere che vibra e trasuda di vita. Le case colorate del Caminito sono diventate un simbolo della città e raccontano il passato della zona. Qui, infatti, alla fine del XIX secolo cominciarono ad arrivare gli immigrati italiani, in particolare genovesi, alla ricerca di una vita migliore.

    Una curiosità: sapete perché il quartiere è così colorato? La Boca era un porto e gli immigrati che si fermavano qui dipingevano le case colorate disposte in fila di colori diversi utilizzando la pittura avanzata dalle barche, ma anche come ricordo delle tipiche case liguri.

    Già che siamo in vena di curiosità spiego anche perché il quartiere ha questo nome: deriva dal fatto che si trova sulla bocca del Río Riachuelo, un fiume che si immette nel Río de la Plata. Non dico che sia un quartiere malfamato, ma l’elevato tasso di turisti ne fanno una facile meta per chi ha cattive intenzioni. Prestate attenzione ed evitate di girare qui di notte.

    Cosa non perdere nel quartiere de La Boca?

    caminito

    1. Caminito

    Questa strada pedonale è il simbolo di La Boca, con le sue case in lamiera colorate e la vivace atmosfera. È pieno di artisti di strada, negozi di artigianato e ballerini di tango ma è anche molto turistico: non fatevi abbindolare!

    2. La Bombonera ovvero lo stadio Estadio Alberto J. Armando

    La “casa” del Boca Juniors, una delle squadre di calcio più famose al mondo. Assistere a una partita qui deve essere un’esperienza indimenticabile, ma anche un tour dello stadio e del museo può essere un buon modo per scoprire la storia e le leggende di questo club.

    3. Fundación Proa

    Questo centro culturale moderno offre mostre di arte contemporanea, spesso con artisti di fama internazionale. Il suo caffè, con vista sul Riachuelo, è un luogo ideale per una pausa rilassante.

    la boca

    4. Puente Transbordador Nicolás Avellaneda

    Questo ponte storico è un simbolo del quartiere e offre uno scorcio suggestivo sul passato industriale della zona. Lo vedrete sicuramente arrivando con i mezzi e tra l’altro si tratta di un monumento storico nazionale e uno degli ultimi otto ponti trasportatori ancora in piedi al mondo, nonché l’unico nel continente americano.

    5. Museo Benito Quinquela Martín

    Benito Quinquela Martín è un celebre pittore argentino e promotore del rilancio culturale del quartiere portuale della Boca. Il museo a lui dedicato celebra l’arte e la vita del porto, con opere che catturano l’anima di La Boca. Dal terrazzo del museo si gode una splendida vista sul quartiere.

    6. Murales e street art

    Una delle cose che più ho apprezzato del quartiere è che ogni angolo di La Boca è un’esplosione di colori grazie ai murales che adornano le sue pareti, raccontando storie di migrazione, calcio e tango.

    murales a la boca

    Buenos Aires cosa vedere: Recoleta

    Tra i quartieri più iconici di Buenos Aires c’è anche Recoleta, famoso per la Biblioteca nazionale ma soprattutto per il cimitero che ospita statue e tombe monumentali, molte delle quali di personaggi illustri della storia argentina. Si tratta di un quartiere residenziale e raffinato, dove vale la pena fare un giro per non perdersi queste attrazioni.

    1. Cementerio de la Recoleta

    Una delle attrazioni più iconiche di Buenos Aires, questo cimitero monumentale ospita le tombe di personaggi illustri, tra cui quella di Eva Perón. Le sue spettacolari cappelle in marmo e le intricate sculture lo rendono un luogo affascinante e suggestivo. L’ingresso non è proprio regalato (circa 14€) ma è un luogo interessante perché racconta un pezzo di storia argentina.

    2. Basilica Nuestra Señora del Pilar

    Situata accanto al cimitero, questa chiesa bianca in stile coloniale è una delle più antiche della città con un interno sobrio ed elegante.

    3. Museo Nacional de Bellas Artes

    Questo prestigioso museo custodisce una delle collezioni d’arte più importanti dell’America Latina, con opere di artisti argentini e maestri internazionali come Rembrandt, Goya e Monet. E, cosa che fa sempre piacere, l’ingresso è gratuito. Ospita anche mostre temporanee.

    4. Floralis Genérica

    Si tratta di una gigantesca scultura metallica a forma di fiore situata in Plaza de las Naciones Unidas. I suoi petali si aprono e chiudono a seconda dell’ora del giorno.

    Floralis Genérica

    5. El Ateneo Grand Splendid

    El Ateneo Grand Splendid è una libreria su avenida Santa Fe. Classificata più volte come “libreria più bella del mondo”, consiste in una libreria ricavata dentro un teatro (il Grand Splendid appunto) in sui le poltrone sono state rimosse e al loro posto sono stati installati scaffali per libri. In stile eclettico, presenta affreschi sul soffitto e cariatidi scolpite.

    El Ateneo Grand Splendid

    Buenos Aires cosa vedere: Palermo

    Palermo è il quartiere più grande di Buenos Aires caratterizzato da grandi spazi verdi ed è suddiviso in due parti:

    • Palermo Chico, che è una zona di palazzi ed edifici residenziali;
    • Palermo Viejo, una antica zona con caffetterie, ristoranti, boutique che a sua volta si divide in Palermo Soho e Palermo Hollywood.

    Palermo è il anche il quartiere della movida di Buenos Aires, con bar speakeasy e club famosi.

    Ecco i luoghi da non perdere:

    1. Parque Tres de Febrero (Bosques de Palermo)

    Questo vasto parco urbano è il polmone verde della città, che nel fine settimana si riempie di persone che passeggiano lungo i suoi laghi, visitano il Rosedal, un giardino con migliaia di rose, e noleggiano una barca. È perfetto per rilassarsi o fare jogging. Qui si trova anche il Planetario Galileo Galilei, un punto di riferimento per gli appassionati di astronomia.

    2. Jardín Botánico Carlos Thays

    La nostra visita del quartiere è cominciata proprio qui, in questa oasi con piante provenienti da tutto il mondo, statue e serre. Nonostante sia in mezzo a strade trafficate, è il luogo ideale per avvicinarsi alla natura e prendersi una pausa dal caos cittadino. L’ingresso è gratuito.

    3. Jardín Japonés

    Se sentite nostalgia del Giappone mentre siete in Argentina potete fare un salto al Jardín Japonés, uno dei giardini giapponesi più grandi al di fuori del Giappone. Qui si trovano ponti, laghetti con carpe koi e una casa del tè. L’ingresso è a pagamento.

    4. Plaza Serrano (o Plaza Cortázar)

    Il cuore di Palermo Soho è in questa piazza circondata da bar, boutique di design e ristoranti. Durante i fine settimana, la piazza si anima con mercatini di artigianato e musica dal vivo.

    5. Museo Evita

    In questo quartiere si trova il museo dedicato alla vita di Eva Perón, con un’interessante panoramica sulla figura politica più iconica dell’Argentina. L’edificio in sé, una villa storica, è un gioiello architettonico.

    6. Malba (Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires)

    Questo museo ospita una straordinaria collezione di arte latinoamericana moderna e contemporanea, con opere di artisti come Frida Kahlo e Diego Rivera.

    7. Street Art a Palermo Soho

    Se siete appassionati quanto me di street art, non perdetevi per niente al mondo le strade di Palermo Soho, una galleria a cielo aperto. Il segreto è girottolare per i vicoli e ammirare i murales colorati che raccontano storie di Buenos Aires e del quartiere.

    Buenos Aires cosa vedere: Puerto Madero

    Questo quartiere, che purtroppo per mancanza di tempo abbiamo solo sfiorato, è diventato negli ultimi anni uno dei quartieri più alla moda di Buenos Aires. È un quartiere di grattacieli e magazzini portuali riconvertiti in loft, uffici e ristoranti cool.

    Si viene da queste parti per una passeggiata e per vedere:

    1. Puente de la Mujer

    Questo ponte pedonale, progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, è il simbolo di Puerto Madero. Con la sua forma ispirata a una coppia che balla il tango, è perfetto per una passeggiata romantica o per scattare foto al tramonto.

    2. Reserva Ecológica Costanera Sur

    Un’oasi naturale in piena città, questa riserva ecologica offre sentieri per il trekking, birdwatching e splendide viste sul Rio de la Plata.

    3. Fragata Sarmiento

    Una storica nave-scuola trasformata in museo galleggiante.

    Photo by Andres Idda Bianchi

    Buenos Aires cosa vedere: Retiro

    Retiro è un altro quartiere che abbiamo potuto apprezzare solo dai mezzi, passando da una zona all’altra, ma che merita una menzione. È localizzato tra il centro e la Recoleta e il nome deriva dal fatto che, alla fine del XVII secolo, il governatore di Buenos Aires costruì una villa di campagna in questa zona e la chiamò “El Retiro“, cioè “residenza”.

    È un quartiere caratterizzato da larghe vie e residenze fastose di inizio Novecento. Il punto centrale è Plaza San Martín, una collina verde con una quercia secolare al centro. Qui gli abitanti di Buenos Aires vengono a fare picnic o semplicemente a godere di un po’ di fresco. Non manca una statua equestre di José de San Martín, liberatore della nazione.

    Molto bella la Torre Monumental, una torre dell’orologio alta 76 metri donata dalla comunità britannica nel 1916.

    torre monumental
    Foto: Wally Gobetz

    Escursioni da Buenos Aires

    Spesso Buenos Aires è anche il punto di partenza per escursioni nei dintorni (e non solo).

    Ecco alcune idee che partono dalla capitale dell’Argentina:

    Escursione a Tigre.

    Escursione a Campanópolis.

    Escursione a Colonia del Sacramento.

    Escursione privata alle Cascate dell’Iguazú.

    Trasporto a Montevideo: traghetto + autobus.

    Transfer a Punta del Este.

    Queste escursioni offrono l’opportunità di esplorare luoghi vicini a Buenos Aires e hanno il vantaggio di essere già organizzate.

    Trasporti a Buenos Aires

    A Buenos Aires si cammina tanto, ma anche conoscere le opzioni della rete di trasporti pubblici che copre la maggior parte dei punti turistici può avere la sua utilità. Quindi, come ci siamo spostati a Buenos Aires? Noi sempre in autobus, ma ci sono altre opzioni:

    • Autobus e metropolitana (Subte): si utilizza la carta Sube, in vendita nelle stazioni della metropolitana o nelle edicole. Dopo aver acquistato la carta va ricaricata e la tessera va passata all’ingresso del mezzo.
    • Veicoli privati: qui si utilizzano due app, ossia Uber, che va per la maggiore, e Cabify.
    • Bicicletta: se vi piace pedalare (e non avete paura del traffico) la città può essere girata in bicicletta. Le Ecobici sono un sistema di biciclette pubbliche che residenti e turisti possono utilizzare per percorsi brevi fino a un’ora. In alternativa, potete partecipare a un tour in bicicletta di Buenos Aires accompagnati da una guida.

    Un’applicazione utile per ottenere indicazioni da un punto all’altro a piedi, sui mezzi pubblici o in auto è “BA Cómo Llego” (c’è anche il sito).

    Dove dormire a Buenos Aires

    Per il nostro viaggio in Argentina di 15 giorni abbiamo avuto la fortuna di essere ospitati a Buenos Aires dalla nostra famiglia, quindi per quanto riguarda gli alloggi nella capitale ho fatto una ricerca per voi ma non ho provato personalmente queste sistemazioni (che però sono in zone ottime e con recensioni positive).

    A mio avviso le zone migliori in cui dormire a Buenos Aires sono Recoleta e Palermo: moderne, sicure, con tanta scelta di ristoranti e locali.

    Hotel con ottima posizione e ottime recensioni a Buenos Aires:

    [Foto di copertina: Juan Pablo Mascanfroni su Unsplash]

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    Tag: viaggi

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