Erano anni che sognavo un viaggio in Argentina e finalmente, dopo mesi di pianificazione, siamo riusciti a volare in Sudamerica e vivere un’esperienza che rimarrà indelebile nelle nostre vite. Questo non era un viaggio come tutti gli altri: in Argentina vive un pezzo di famiglia che per molti anni non sapevamo nemmeno di avere.
Una storia di famiglia
Per raccontare questa storia dobbiamo tornare indietro al 1948, quando il fratello di mia nonna paterna partì su una nave diretta in Argentina per cercare fortuna al di là dell’oceano. L’Italia doveva rinascere dalle macerie lasciare dalla Seconda guerra mondiale, l’orizzonte che si stagliava oltre il mare serbava la speranza di una vita migliore. Per i primi tempi ci furono scambi di lettere, poi la distanza si è trasformata in silenzio e mia nonna si convinse che quel fratello lontano fosse morto. Si interruppe ogni comunicazione fino agli anni Novanta, quando mio padre, dispiaciuto per questa mancanza mai indagata fino in fondo, chiese al console che accompagnava il Deportivo Italiano al torneo Viareggio di fare da tramite per capire che fine avesse fatto lo zio emigrato.
Fu così che cominciarono le ricerche di questo zio d’Argentina che non solo non era morto, ma era stato raggiunto da un vicino di casa con la notizia che la radio argentina lo stava cercando per conto dell’ambasciata italiana. Una Pasquetta a casa di mia nonna il telefono squillò e dall’altro capo del filo la voce di suo fratello risuonò argentina.
Oggi non ci sono più né mia nonna né suo fratello, ma a mantenere saldo quel legame d’oltreoceano ci sono i discendenti che nel corso del tempo sono venuti a trovarci in Italia: adesso era il nostro turno di conoscere la loro vita nell’emisfero sud.


Come abbiamo pianificato il viaggio
Il nostro viaggio in Argentina è nato prima nei nostri cuori e, molto tempo dopo, sulla mappa. L’itinerario non poteva che cominciare a Buenos Aires sia per una questione di voli internazionali ma, soprattutto, per passare del tempo con la parte argentina della nostra famiglia.
Oltre a qualche giorno a Buenos Aires, avevamo a disposizione del tempo per spostarci e conoscere altri paesaggi oltre alla megalopoli e così abbiamo dovuto affrontare la prima scelta: dedicarci al nord o al sud del paese. Questa decisione è fondamentale perché l’Argentina è una terra sconfinata e con 15 giorni a disposizione è necessario fare delle scelte. Noi abbiamo deciso di concentrarci sul Nord del paese, una destinazione perfetta per immergersi in paesaggi naturali indimenticabili e una cultura andina autentica.
Il viaggio ha comportato tre voli interni che ci hanno condotto prima al confine col Brasile alle Cascate di Iguazù, poi alla città coloniale di Salta e alla magia della Puna per poi spostarci alle montagne variopinte di Purmamarca e della Quebrada de Humahuaca, includendo le distese saline di Salinas Grandes.
Il nord argentino è stato un mix unico di natura, storia e tradizioni che mi ha lasciato a bocca aperta. In questo post vi porterò nel nostro itinerario, descrivendovi giorno per giorno gli spostamenti per aiutarvi a organizzare un viaggio simile.
Lasciatevi ispirare per organizzare la vostra prossima avventura in Argentina! Per qualsiasi dubbio o domanda mi trovate sempre nei commenti o per email.

Informazioni generali sul viaggio
Giorni di viaggio: 15 pieni, 17 col volo intercontinentale (dal 21 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025)
Posti visti: Buenos Aires, Colonia de Sacramento, Cascate di Iguazù, Salta, Cachi, Purmamarca, Salinas Grandes, Quebrada de Humahuaca, Tigre.
Persone: 6: io, mio marito, le nostre bimbe di 8 e 6 anni, i miei genitori (novità assoluta di questo viaggio!)
Mezzi utilizzati:
- volo diretto intercontinentale da Roma a Buenos Aires operato da Aerolineas Argentinas
- vari transfer aeroportuali sempre prenotati su Booking
- volo interno da Buenos Aires (Aeroparque) a Iguazù con JetSmart
- volo interno da Iguazù a Salta con Aerolineas Argentinas
- transfer in auto da Salta a Purmamarca prenotato su Booking
- volo interno da San Salvador de Jujuy a Buenos Aires con Aerolineas Argentinas
- tantissimi autobus a Buenos Aires con la compagnia di trasporti locale (tessera SUBE)
Alloggi del nostro viaggio in Argentina del nord
Per il nostro viaggio in Argentina di 15 giorni abbiamo avuto la fortuna di essere ospitati a Buenos Aires dalla nostra famiglia, quindi per quanto riguarda gli alloggi nella capitale ho fatto una ricerca per voi ma non ho provato personalmente queste sistemazioni (che però sono in zone ottime e con recensioni positive).
A mio avviso le zone migliori in cui dormire a Buenos Aires sono Recoleta e Palermo: moderne, sicure, con tanta scelta di ristoranti e locali.
Hotel con ottima posizione e ottime recensioni a Buenos Aires:
- A Recoleta – 4 stelle: Aparthotel Trianon Recoleta (appartamento)
- A Recoleta – 3 stelle: La Vie Suite Barrio Norte (appartamento)
- A Recoleta – 3 stelle: Up Recoleta Hotel (hotel)
- A Palermo – 4 stelle: Deluxe Apartments in Palermo – by BueRentals (appartamento)
- A Palermo – 3 stelle: Palermo Bridge (hotel)
Nel resto del viaggio abbiamo soggiornato negli hotel che vi condivido. Tenete presente che, viaggiando in 6, la ricerca è stata sempre complicata perché cercavamo due camere, una da due e una da quattro. Spesso abbiamo dovuto scegliere hotel un po’ decentrati.
Alloggio a Iguazù: Hotel Yvera Cataratas
L’hotel è nuovo e ha una veranda con piscina su cui si affacciano direttamente le camere. Si trova in posizione un po’ defilata dal centro e abbastanza vicino alla triplice frontiera tra Argentina, Brasile e Paraguay. La colazione è inclusa nel prezzo.

Alloggio a Salta: Hotel Marilian
Il punto forte di questo hotel è la posizione a 200 metri dalla piazza principale di Salta, ma lo abbiamo trovato datato e poco pulito, piscina compresa. Sicuramente ha vissuto anni migliori, probabilmente negli anni Sessanta 😀 La colazione è inclusa nel prezzo.
Alloggio a Purmamarca: Mirador del Virrey, Cabañas Boutique
Si presentava come un boutique hotel circondato dalle montagne e quindi le aspettative erano molto alte, in realtà era un alloggio normalissimo, anche se molto spazioso per quattro, con alcuni accorgimenti da sistemare ma comunque ho apprezzato la gentilezza e il silenzio. Il difetto maggiore è la distanza dal centro, superabile se si è noleggiato un’auto. La colazione è inclusa nel prezzo.

Il viaggio in Argentina di 15 giorni con tutte le tappe giorno per giorno
1° giorno: volo notturno intercontinentale Roma – Buenos Aires
Era la prima volta che volavamo con Aerolineas Argentinas e ci siamo trovati bene a livello di comfort e di cibo, sull’intrattenimento si può migliorare ma vale sempre il consiglio di organizzarsi con film e serie scaricate a casa sui propri dispositivi.
Abbiamo lasciato la macchina a ParkinGo Fiumicino, servizio sempre ottimo per noi.
2° giorno: Buenos Aires
Il volo di Aerolineas Argentinas che da Roma porta a Buenos Aires atterra all’alba nella capitale, regalando un giorno intero di esplorazioni (fuso orario permettendo!). Noi abbiamo trascorso la mattinata con i parenti e abbiamo iniziato la visita della città da Plaza de Mayo e ciò che la circonda e poi al quartiere di San Telmo. L’ultima tappa della giornata è stata alla libreria El Ateneo Grand Splendid alla Recoleta.
Se non sapete da dove iniziare, potete prendere in considerazione il free tour del centro storico di Buenos Aires

3° giorno: Colonia de Sacramento
Abbiamo dedicato l’intera giornata alla visita della cittadina dell’Uruguay di Colonia de Sacramento. Per raggiungerla si prende una nave da Buenos Aires e si naviga per circa un’ora e mezzo, svolgendo i controlli doganali presso il porto. A questa cittadina dedicherò un post a parte.


4° giorno: Buenos Aires
Giornata dedicata alla visita del quartiere colorato de La Boca, pranzo al mercato di San Telmo e poi al cimitero della Recoleta. Cena della notte di Natale con i parenti.
Qui vi segnalo dei tour guidati su queste zone della città:
Free tour del quartiere La Boca
Visita guidata del quartiere Recoleta
Free tour del Cimitero della Recoleta
Tour del Cimitero della Recoleta in italiano

5° giorno: Buenos Aires
È il giorno di Natale: pranzo in famiglia e passeggiata per smaltire al parco fluviale Vicente López.
6° giorno: Buenos Aires e volo per Iguazù
Visita al giardino botanico e al quartiere di Palermo.
Esiste anche un Free tour del quartiere Palermo proposto da Civitatis. Si prenota qui:
Nel tardo pomeriggio abbiamo preso il volo per Iguazù e raggiunto l’hotel con un transfer.
7° giorno: Iguazù – visita al lato argentino del parco
Abbiamo dedicato tutta la giornata alla visita del Parco Nazionale dell’Iguazù un parco inserito nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO immerso nella foresta tropicale. È stata un’esperienza indimenticabile, ve la racconterò sicuramente in un post dedicato.
La caratteristica del lato argentino del parco è che ci sono diversi sentieri da percorrere a piedi, uno diverso dall’altro perché permettono di vedere le cascate da prospettive differenti. Si cammina molto e quindi è stata una giornata impegnativa per tutta la famiglia.

8° giorno: Iguazù – visita al lato brasiliano del parco e Parque das Aves
La visita del lato brasiliano presuppone un altro passaggio di frontiera e, nel nostro caso, lunghe code perché la nostra visita corrispondeva a un fine settimana. La visita al parco brasiliano è su un solo percorso meno impegnativo del lato argentino ma ugualmente potente.
Dopo la visita al lato brasiliano del Parco dell’Iguazù abbiamo visitato anche il Parque das Aves, un santuario e rifugio per uccelli situato sempre a Foz do Iguaçu, a poche centinaia di metri dal parco. Si trova all’interno di una foresta protetta dove volano uccelli di ogni tipo, pappagalli e farfalle.
Infine, in questa giornata c’è stato tempo per un salto alla triplice frontiera, dove si incontrano Argentina, Brasile e Paraguay, un sito non particolarmente bello esteticamente ma ricco di significato per chi ama i passaggi di confine.

9° giorno: volo per Salta
Il volo per Salta era presto all’alba, cosa che ci ha poi permesso di sfruttare tutta la giornata nella città coloniale. Abbiamo visitato il centro storico e siamo saliti sul Cerro San Bernardo con la funicolare.

10° giorno: gita a Cachi
Avevamo scelto Salta come base comoda per escursioni nella zona, ma ci siamo resi conto solo una volta arrivati che le cose da fare sarebbero state moltissime e quindi abbiamo dovuto fare a malincuore una selezione.
Abbiamo scelto una escursione di una giornata a Cachi, una piccola città della Valle del Calchaquí con case di adobe ed edifici coloniali bianchi. Per arrivarci siamo passati anche per la Cuesta del Obispo e il Parco Nazionale Los Cardones.

11° giorno: da Salta a Purmamarca
Dopo un ultimo giro abbiamo salutato Salta e ci siamo spostati con un transfer privato a Purmamarca. A differenza di quanto avevamo trovato online, non esistono collegamenti diretti in autobus da Salta a Purmamarca, ma bisogna fare un cambio a Jujuy. Abbiamo poi visitato Purmamarca e passato l’ultimo dell’anno a cena in un ristorante del centro.

12° giorno: Purmamarca e Salinas Grandes
Abbiamo dedicato questa giornata all’escursione a Salinas Grandes, una vasta distesa salina creatasi dal prosciugamento di una laguna, oggi paesaggio dall’aspetto lunare che permette divertenti giochi di prospettive. La visita si svolge in qualche ora, abbiamo dedicato il resto della giornata a Purmamarca e al relax.

13° giorno: Quebrada de Humahuaca
Altro giorno, altra escursione: stavolta la nostra meta era Humahuaca e la splendida montagna dai 14 colori, anche conosciuta come Serranía de Hornocal, dichiarata patrimonio dell’umanità. Gli oltre 4000 metri del punto panoramico da cui si osservano le incredibili sfumature della montagna possono essere raggiunti solo in fuoristrada attraverso una strada sterrata.

14° giorno: volo per Buenos Aires
Abbiamo dedicato la mattinata a qualche compera a Purmamarca e poi ci siamo diretti sempre con transfer all’aeroporto di Jujuy, da dove siamo tornati a Buenos Aires. È stata una giornata prevalentemente di spostamenti.
15° giorno: escursione al Delta del Tigre
L’ultimo giorno intero a Buenos Aires lo abbiamo dedicato all’escursione al Delta del Tigre, una zona fluviale a nord della capitale dove è possibile navigare sui fiumi che confluiscono nel Rio de la Plata.
Si tratta di un habitat unico, costituito da isole con palafitte abitate che tendono a popolarsi ancora di più nei periodi di vacanza e nei fine settimana perché ci sono delle spiagge fluviali e la possibilità di fare sport d’acqua. Dopo il giro in barca abbiamo visitato la zona di San Isidro.

16° giorno: Buenos Aires e volo verso casa
L’ultima mattina a Buenos Aires è stata dedicata alla cultura con la visita al Museo Nazionale delle Belle Arti, uno dei principali centri espositivi dell’America Latina a ingresso gratuito. La collezione permanente del museo mostra opere di maestri argentini, ma anche lavori di famosi artisti internazionali, come Picasso, Goya, Monet, Manet, Renoir, Van Gogh, Rubens, Cézanne, El Greco e Rodin.
Dopo un’ultima parrilla a casa dei parenti siamo ripartiti con un volo notturno alla volta di Roma, dove siamo giunti l’indomani.

17° giorno: ritorno a casa
Arrivo a Roma alle ore 15 e ritorno a casa.
Arriveranno tanti nuovi post su questa splendida destinazione, nel frattempo spero di avervi dato qualche informazione utile per un viaggio di 15 giorni nel nord dell’Argentina!
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