e scrivere d’amore,
e scrivere d’amore,
anche se si fa ridere;
anche quando la guardi,
anche mentre la perdi
quello che conta è scrivere;e non aver paura,
non aver mai paura
di essere ridicoli:
solo chi non ha scritto mai
lettere d’amore
fa veramente ridere.Le lettere d’amore – Roberto Vecchioni
Alla fine dei giorni passati insieme mi sorprendo a sorridere delle novità e delle cose che non abbiamo mai fatto. Tutto quello che diamo per scontato nelle situazioni rodate è ora una scoperta, un territorio da esplorare. Penso a come sarà stare sdraiati su un telo al mare, immagino le tue espressioni di fronte a un evento inaspettato, mi chiedo di che colore saranno le tue maglie estive che non ho mai visto.
Mi piacciono le facce di chi si meraviglia di vederci insieme, di chi ci conosceva entrambi ma in contesti diversi, i commenti che fanno col sorriso sulle labbra e lo sguardo malizioso, la malcelata curiosità di capire cosa ci facciamo insieme, che fine ha fatto il nostro passato.
Non mi importa se vado avanti a grandi falcate, voglio conoscerti con l’entusiasmo delle cose nuove, con quella riverenza che si riserva agli oggetti nuovi, di quelli che temi di sciupare solo guardandoli. Mi sento ridicola come è ridicolo chi ama agli occhi del resto del mondo ma non posso fare altrimenti, sei tu che mi hai insegnato che ci sono molti modi.
Comincio a riconoscere le tue esclamazioni e a farle mie, a intenerirmi per tue debolezze, ad appassionarmi al tuo passato e ai racconti di montagne scalate e ginocchia sbucciate, a sciogliermi per le attenzioni e imbarazzarmi per i complimenti.
Mi piace quando mi preghi di rimanere, ché le uniche preghiere che ho sentito finora sono quelle di Radio Maria quando sotto monte non mi prende più la stazione che stavo ascoltando.
Non posso dirtelo – ma lo senti – né tu puoi dirlo a meEmily Dickinson
Foto di Alex Iby su Unsplash
12 commenti
Mercoledì
Vale! Siamo state troppo poco insieme a questa BTO, dobbiamo rivederci presto! Così si fa un pianto collettivo e via! 🙂
Valentina (@Valuita)
Niente Serena, niente. Cavoli tu mi vuoi far morire di commozione, ma non ci riuscirai, te lo giuro!
A questo punto posso gridarlo ai quattro venti: ti adoro. Davvero.
Mercoledì
Forse perché ognuno ha il suo fascino! 😉
Anonymous
uhm, in realtà ancora non lo so qual é il mio miradouro preferito 🙂
Mercoledì
Grazie Sunny!
Ho fatto un salto anche sul tuo 😉
sunny
scoperto il tuo blog per caso! molto carino! 😉
Mercoledì
@ Anonimo 🙂 il panorama da penha de frança è l’ideale per scrivere cartas de amor! Ancora non so qual è il tuo miradouro preferito… 😀
@Andrea Secondo me con un po’ di pratica lo userai anche te, e dopo il tuo ultimo post avvincente direi che sei sulla buona strada! :)Grazie Andre!
Andrea
Bello!
Belle parole, belle le citazioni!
E poi questo uso del “ché” al posto di “perché”…io non sono mai riuscito a usarlo…:-)
Anonymous
As cartas de amor, se há amor,
Têm de ser
Ridículas.
Mas, afinal,
Só as criaturas que nunca escreveram
Cartas de amor
É que são
Ridículas.
(cit.)
il miradouro che dicevo io é quello di monte agudo, penha de frança, che alcuni dicono sia quello con la vista piú bella, ma io mi permetto di discordare 🙂
Mercoledì
Ecco ora piango!
upr
la bussola indica Mercoledi.
Giuseppe
🙂