A Livorno, ‘r peggio portuale sona ‘r violino co’ piedi.
Proverbio livornese
Sai di essere arrivato a Livorno quando un “boia deh” ti giunge all’orecchio prima di un cenno di saluto, quando il mare ti entra nei polmoni una volta superato Stagno, anche se il salmastro deve fare chilometri per superare tetti e panni stesi. Livorno è uno schiaffo alla buona creanza: la devi prendere così schietta e verace, morderne la polpa negli stessi fossi in cui sguazzano i suoi abitanti, consapevoli e allo stesso tempo succubi di una città così totalizzante.
Un po’ di storia
La storia di Livorno merita di essere raccontata perché aiuta a capire la multiculturalità della città più giovane della Toscana. Nata grazie ai Medici che volevano creare una città intorno allo sbocco al mare più importante di Firenze, a Livorno entrò ogni sorta di umanità grazie alle leggi livornine, che sancivano la libertà di culto per tutte le religioni. Motivo per cui è l’unica città toscana a non avere un ghetto per gli ebrei, per cui nella stessa strada, a distanza di cento metri, si trovano tre chiese di tre diversi ordini religiosi.
Livorno: cosa vedere
La statua dei Quattro Mori
Capirete che con un passato del genere tutto a Livorno mescola varie tradizioni e credi, dando a ogni cosa un tocco di originalità a partire dal monumento simbolo della città: tutti la conoscono come la statua dei quattro mori, in realtà a troneggiare sulla sommità è Ferdinando I de’ Medici, che però passa inosservato confronto a quattro bronzi muscolosi incatenati di quattro diverse etnie.

Fortezza Vecchia
È qui sotto la statua che comincia il giro del centro storico, cercando di trovare l’unico punto in cui si vedono tutti e quattro i nasi dei mori in catene (mi dispiace guida turistica bravissima, a rimanere in mente sono sempre le quisquilie). Dai mori alla banchina su cui si vende il pesce il passo è breve: basta attraversare la strada e si è subito di fronte al gioiello d’architettura della Fortezza Vecchia, un colosso che fa ancora più impressione se visto dal mare. Dove c’è una fortezza vecchia ce n’è sempre una nuova e infatti è così anche a Livorno, basta continuare il giro della Venezia, camminare tra le stradine che costeggiano i fossi, farsi guidare dall’istinto.

Il mercato centrale di Livorno
Tutto questo quartiere merita di essere girato con calma, un po’ col naso all’insù per coglierne ogni sfumatura, un po’ con gli occhi a terra per non finire in acqua. È qui che si trova anche uno dei mercati più importanti della Toscana, il mercato centrale di Livorno chiamato anche Louvre per la sua imponenza. Veniteci la mattina a fare compere, accompagnando l’esplorazione con un frate (una ciambella fritta ricoperta di zucchero) appena tolto dall’olio bollente o da un cinque e cinque (focaccia e torta di ceci) fragrante.

Quartiere Venezia
Il quartiere che in assoluto preferisco di Livorno è la “Venezia”, che poi sarebbe Venezia Nuova anche detta piccola Venezia della Toscana. Si trova in pieno centro e deve il nome al suo aspetto: qui, infatti, vi accoglieranno ponticelli, piazzette e canali a ricordarvi il capoluogo della Serenissima. La zona venne realizzata agli inizi del Settecento come ampliamento della Vecchia Fortezza con l’esigenza di portare merci al porto e tutta la zona presenta magazzini per lo stoccaggio e palazzi che appartennero alla classe mercantile. Per delimitare il quartiere segnatevi questi nomi: Ponte San Giovanni Nepomuceno, Via Borra, Ponte dei Domenicani, Chiesa di Santa Caterina. Il quartiere della Venezia si anima in particolare durante l’evento estivo “Effetto Venezia”.




Terrazza Mascagni
La famosa terrazza Mascagni, invece, è la vetrina buona di Livorno, una scacchiera enorme su cui spostare le pedine della vita con un occhio sempre rivolto al mare per una fuga che è sempre solo pensata. È uno splendore per gli occhi ma non un luogo dove i livornesi vivono, la veracità va cercata nei quartieri popolari in cui si cresce a pane e gare remiere. Livorno si ama e si odia contemporaneamente, non ci sono mezzi termini.

Come di consueto, dopo aver divagato tra storia, ricordi e velleità letterarie vi do un po’ di consigli pratici per visitare la città.
Acquario di Livorno
Con oltre 300 specie da scoprire, 33 vasche tematiche e tante esperienze interattive, l’Acquario di Livorno è una tappa imperdibile per grandi e piccoli.
Durante la visita vi immergerete nell’affascinante mondo marino, tra gli habitat del Mediterraneo e dei mari tropicali. Al primo piano potrete conoscere da vicino la coppia di tartarughe verdi Ari e Cuba, che convivono con squali zebra e squali pinna nera, oltre al curioso pesce Napoleone.
L’Acquario ospita circa 2000 animali: non solo pesci, ma anche iguane, rane freccia, camaleonti e insetti stecco. Da non perdere la suggestiva vasca delle meduse, dove è impossibile non restare incantati davanti ai loro movimenti leggeri e sinuosi.
La visita si conclude al meglio sulla terrazza panoramica, con una splendida vista sulla costa livornese e sulle isole dell’Arcipelago Toscano.
Orari di apertura
- Gennaio e febbraio: sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00).
- Da marzo a dicembre: tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00).
Il biglietto si prenota in anticipo qui:
Autobus turistico di Livorno (include la Funivia di Montenero)
Scopri Livorno in modo semplice e senza stress con l’autobus turistico hop-on hop-off: il mezzo più comodo per visitare la città al tuo ritmo. Puoi salire e scendere liberamente a ogni fermata e approfittare dei commenti audio che raccontano curiosità e storia dei luoghi attraversati.
L’autobus compie un itinerario con 10 fermate che toccano i principali punti di interesse della città. Tra le tappe da non perdere ci sono il pittoresco Quartiere Venezia, l’Acquario di Livorno, la scenografica Terrazza Mascagni, la storica Fortezza Nuova e il suggestivo Santuario di Montenero.
Dove mangiare a Livorno
Ho provato un po’ di posticini che meritano di essere menzionati, anzi, se doveste andarci ricordatevi di invitarmi che ci torno volentieri!
- Per mangiare ottimo pesce crudo andate a L’Ostricaio di Viale Italia, telefono: 0586 581345.
- Per mangiare piatti della tradizione livornese in un ambiente informale, gioioso e comunista andate da Melafumo, in Via Mentana 78. Prenotate almeno con due settimane di anticipo per il weekend. Telefono: 0586 894702.
- Per un cacciucco fatto bene andate a La Barrocciaia in Piazza F. Cavallotti 13, telefono: 0586 88 26 37. Anche qui ambiente artistico e informale, se non volete provare il cacciucco ci sono altre specialità tipiche o semplicemente dei super panini.
- Per mangiare i “frati” (ciambelle fritte) andate dal “frataio” di Piazza Cavallotti, una vera e propria istituzione di fronte al mercato centrale.
Dove dormire a Livorno
Se state programmando una visita a Livorno, scegliere dove dormire è un aspetto fondamentale per goderti al meglio la città. La proposta è varia e adatta a ogni esigenza: dagli hotel con vista mare lungo la Terrazza Mascagni, ai B&B nel cuore del centro storico, fino agli appartamenti turistici ideali per chi cerca indipendenza. Livorno offre soluzioni di alloggio per ogni tipo di viaggiatore.
Durante la mia visita ho alloggiato all’Hotel Gran Duca in Piazza Micheli, proprio davanti alla statua dei Quattro Mori e alla Fortezza Vecchia. Si tratta di un 4 stelle recentemente ristrutturato con una colazione abbondante e camere pulite e spaziose.
Cosa fare a Livorno: il giro dei Fossi
Il giro dei fossi a Livorno è una di quelle cose che mi ripromettevo di fare da tempo. Se anche voi siete incuriositi da questo modo alternativo per girare la città e per conoscerne le origini (perché una guida accompagnerà il tour con racconti e informazioni) potete consultare il sito Livorno in battello e prenotare la vostra visita.
Gite di un giorno da Livorno
Livorno può essere anche un’ottima base per un viaggio in Toscana per partire alla scoperta di splendide mete facilmente raggiungibili in giornata. Alcune idee? Una gita a Pisa, con la celebre Torre pendente, o a Lucca, città d’arte circondata da mura rinascimentali perfettamente conservate. Moltissime persone ne approfittano anche per visitare Firenze con una escursione con accompagnatore che indicherà i monumenti più importanti della città, tra cui Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, il Duomo di Firenze e il Campanile di Giotto. Si prenota qui:
Gli amanti del mare possono invece prendere un traghetto per l’Isola d’Elba o esplorare la Costa degli Etruschi con le sue spiagge e i borghi sul mare. Senza dimenticare Bolgheri e le colline toscane, ideali per un tour enogastronomico tra vigneti e sapori autentici.
Ringraziamenti
Parte di questo giro è stato reso possibile grazie all’invito della Strada del Vino e dell’Olio della Costa degli Etruschi e della Camera di Commercio di Livorno in occasione di Maggio Divino 2014, una serie di iniziative che coniugano offerta turistica ed enogastronomia. Alcune attività, invece, sono esperienze che ho fatto nel corso degli anni da sola.
Livorno è una delle mete che consiglio di raggiungere anche se siete in Versilia. Ne ho parlato nel post “10 gite di un giorno partendo dalla Versilia“.
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10 commenti
Edoardo
Belle le foto del mio quartiere….
In questo periodo poi ci stai davvero gavinoso a Livorno, boia dè 🙂
Mercoledì
Deh mi garba di morto la Venezia!
Grazie per l’apprezzamento…. ma gavinoso che significa? 😀
Edoardo
Gavinoso è tipo bello, esagerato , qualcosa che ti piace… In questo caso è ci stai molto bene.. è un termine che serve a dare un accezione molto positiva alla frase 🙂
Mercoledì
Grazie per avermi aperto un mondo! 😀
Mercoledì
Ciao Ted Taylor,
davvero? Allora devo rivedere il mio vocabolario di livornese!
Grazie per la precisazione e per essere passato di qua!
ted taylor
ma veramente gavinoso significa l’esatto contrario di quello che ti ha detto l’amico sopra.Gavinoso è brutto e viene dalle vene gavinose.Infatti si dice” sai ‘osa e sei gavinoso/a” per dire che una persona è bella,piacente in contrapposizione a GAVINOSO che è appunto qualcosa di brutto.
Valentina
a me Livorno è piaciuta tanto 🙂 sarà l’aria di mare!
Mi è piaciuta un sacco la metafora della vita sulla terrazza Mascagni 🙂
Mercoledì
Grazie Valentina!
Anche a me Livorno piace tanto, ha uno spirito unico, che non si trova in nessun’altra parte del mondo. Ti ci vedrei bene a fare tante foto a Livorno! 😉
Papi
boia deh… poi m’insegni a fa le foto
Mercoledì
Va bene, si fa qualche lezione rapida 😉
Boia deh!