Xi’an: cosa vedere? Xi’an è considerata all’unanimità una delle città più affascinanti della Cina con una storia millenaria e un’importanza geografica strategica. È situata, infatti, all’estremità orientale dell’antica Via della Seta, è stata la capitale di ben 13 dinastie cinesi e custodisce uno dei ritrovamenti archeologici più straordinari al mondo e patrimoni UNESCO più visitati del paese, l’Armata di Terracotta. Oggi è la capitale della provincia dello Shaanxi ed è raggiunta ogni anno da milioni di turisti.
Nonostante la sua fama, mentre organizzavamo il viaggio di due settimane in Cina ci siamo domandati se valesse la pena fare una deviazione a Xi’an che comportava diverse ore di treno e almeno 3 giorni di viaggio. Ce lo siamo chiesti perché leggevo sui gruppi Facebook e tra i commenti di altri viaggiatori che il sito dell’Esercito di Terracotta è sempre sovraffollato e avevo paura di essere risucchiata nel vortice del “devo vederlo per forza perché è famoso”.
Xi’an: suggerimenti per una visita
Dopo vari ragionamenti abbiamo aggiunto Xi’an alle tappe del nostro viaggio in Cina e adesso che l’abbiamo visitata possiamo dirlo con certezza: vale la pena visitare Xi’an e non solo per il motivo che ci ha spinto lì. Xi’an ha molte altre splendide attrazioni da vedere! Prendete appunti, in questo post ho raccolto x cose da vedere a Xi’an per una visita di due o tre giorni.
Qualche precisazione per chi approda qui per la prima volta: abbiamo visitato Xi’an in agosto, con una calca e un caldo allucinanti e con due bambine. Quindi il nostro itinerario tiene conto per forza di cose di questi tre fattori che ci hanno imposto di prendercela con calma. In questo post trovate l’elenco delle cose viste unito a quello che avremmo voluto visitare ma che non abbiamo fatto in tempo a vedere.
Xi’an: cosa vedere
Xi’an cosa vedere: L’Esercito di Terracotta
Partiamo dal motivo principale che spinge i viaggiatori a Xi’an: il sito dell’Esercito di Terracotta, Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1987.
La prima cosa da sapere è che si trova a circa 35 km dal centro della città e quindi per visitarlo dobbiamo considerare i tempi per lo spostamento. Molte persone considerano mezza giornata da dedicare all’Esercito di Terracotta, io vi consiglio di stare un po’ più larghi con i tempi considerando appunto la distanza e anche l’affollamento.

A mio avviso la visita dell’Esercito di Terracotta può essere affrontato in due modi:
- in autonomia, arrivando presto la mattina con mezzi come Didi ed evitando le lunghe file che si formano all’ingresso, specialmente in alta stagione;
- con un tour organizzato, che vi toglie dall’impaccio di dover fare tutto da soli (ed è questa l’opzione che abbiamo scelto viaggiando con due bambine poco interessate al sito).
Vi lascio i riferimenti dell’agenzia a cui ci siamo affidati e con cui ci siamo trovati bene perché Lucas, la guida, parla un ottimo inglese:
Shaanxi zhong chao – international travel agency
email di Lucas: 786476798@qq.com
Ci sono venuti a prendere in autobus fuori dall’hotel, ci hanno portato prima in una fabbrica di repliche dei guerrieri di terracotta per capire come sono fatti e per acquistare riproduzioni da valigia, poi al sito dell’Esercito di Terracotta saltando la fila. Ci hanno spiegato la storia e le cose che avremmo visto e incluso nel pacchetto c’era anche il pranzo in uno dei ristoranti che circondano il sito. Un’opzione molto comoda e priva di sbattimento!
Vi lascio anche altre tre opzioni che non ho sperimentato personalmente ma che potrebbero semplificarvi ulteriormente l’organizzazione perché potete prenotarle in autonomia già da casa:
oppure
oppure
Cenni storici sull’Esercito di Terracotta
Per darvi qualche cenno storico sulle famose statue dell’Esercito di Terracotta partiamo dal presupposto che ancora oggi gli scavi sono in corso, quindi siamo davanti a resti storici di prezioso valore di cui ancora non sappiamo tutto. Si tratta di un esercito a grandezza naturale fatto di statue realizzate a mano con lo scopo – sembra – di proteggere il primo imperatore della Cina, Qin Shi Huang anche dopo la morte. Stiamo parlando dello stesso imperatore che volle la costruzione della Grande Muraglia Cinese… insomma, uno che aveva qualche mania di grandezza ma al quale il turismo cinese deve molto!
Le statue, modellate tra il 246 e il 206 a.C. in un numero che ad oggi conta circa 8.000 guerrieri con corazze e armi, 100 cavalli di terracotta, 18 carri in legno e armi dislocate in varie fosse, suscitano ancora oggi stupore nei visitatori e questioni irrisolte per gli archeologi.
Perché il primo imperatore cinese aveva commissionato questo vasto esercito è ancora motivo di dibattito: c’è chi sostiene che volesse dominare il mondo dei vivi e dei morti e chi pensa che il sovrano non volesse sentirsi solo nell’aldilà.
Qualunque sia il motivo per cui è stato creato, una visita all’esercito di terracotta vi metterà di fronte a qualcosa di immenso, allucinante, sorprendente. Preparatevi a condividere gli hangar con le vasche in cui sono disposte le statue con una folla oceanica e a parare spintoni e prepotenze, ma alla fine ne sarà valsa la pena.

Xi’an cosa vedere: Il quartiere musulmano
Il quartiere musulmano di Xi’an è una delle attrazioni più affascinanti della città e una tappa imperdibile che mi ha lasciato a bocca aperta soprattutto per la varietà di street food presente! Situato vicino alla Torre del Tamburo, questo vivace quartiere è il cuore della comunità Hui, una minoranza etnica musulmana che vive in Cina da secoli.
La via principale, Beiyuanmen Street, è un’esplosione di colori e sapori con bancarelle che vendono cibi tradizionali. La tentazione è quella di assaggiare tutto: noodles, biangbiang spiedini alla griglia, ravioli, spezie, dolci colorati, focaccine di mais e chi più ne ha più ne metta. Oltre al cibo troverete anche piccoli ristoranti tradizionali e negozi di vestiti e souvenir. È qui che abbiamo acquistato gli abiti tipici cinesi per le bambine, che ne sono rimaste entusiaste (ho messo la foto in fondo al post)!



Da non perdere in questo quartiere è la Grande Moschea di Xi’an, una delle più antiche e meglio conservate moschee della Cina, con la sua architettura che fonde elementi cinesi e islamici. L’Islam è stato introdotto in Cina dai mercanti arabi che commerciavano sulla Via della Seta e sembra che questa moschea risalga al 742 d.C. seppur restaurata diverse volte.
Xi’an cosa vedere: Mura della città antica
Quando immaginavo le mura di Xi’an prima di partire non credevo che fossero così imponenti e scenografiche, salirci è stata una vera sorpresa! Le antiche mura di Xi’an rappresentano una delle più grandi e meglio conservate fortificazioni della Cina, un vero gioiello storico che racconta la grandiosità della dinastia Ming.
Costruite nel XIV secolo, queste imponenti mura abbracciano il cuore della città vecchia e si estendono per circa 13,7 chilometri, con una larghezza di 12-14 metri e un’altezza di 12 metri. Camminare lungo le mura è un’esperienza da non perdere: si gode di una vista panoramica sulla città che mette in contrasto l’antico e il moderno.
Durante il tragitto, si possono ammirare le torri di guardia, le porte monumentali e i bastioni che una volta proteggevano Xi’an dalle invasioni. Al tramonto, le mura si illuminano così come gli edifici principali, creando un’atmosfera suggestiva che trasporta i visitatori indietro nel tempo, rendendo il giro un modo perfetto per concludere la giornata.
L’ingresso è a pagamento ed è possibile noleggiare delle biciclette. Noi ne abbiamo percorso un piccolo tratto al tramonto, godendoci lo spettacolo di luci e il fermento di persone e attività (banchetti, venditori ambulanti di oggettistica cinese, attori, donne in costumi tipici in posa).


Xi’an cosa vedere: Torre della Campana e Torre del Tamburo
Come raccontavo nel post su Pechino, campane e tamburi sono stati strumenti musicali utilizzati in Cina nel corso dei secoli per la pubblica gestione del tempo e per scandire i momenti della giornata (come l’apertura e la chiusura delle porte di accesso alla città) sotto varie dinastie.
Oggi le torri dedicate a questi strumenti costituiscono dei punti salienti della città grazie alle loro splendide e imponenti architetture. Mentre la Torre del Tamburo può essere ammirata mentre visitate il quartiere musulmano, quella della Campana ha una posizione un po’ assurda… dentro una rotonda! Potete ammirarla passando in macchina oppure entrambe sono visitabili con un biglietto d’ingresso.


Xi’an cosa vedere: Pagoda della Grande Oca Selvatica
La Pagoda della Grande Oca Selvatica (Big Wild Goose Pagoda) è uno dei simboli della vecchia Xi’an, ed è chiamata anche la Pagoda dell’Oca Selvatica Gigante. Si tratta di un antico edificio ben conservato nella periferia meridionale della città di Xi’an, a circa 4 chilometri dal centro.
Situata nel complesso del Tempio Da Ci’en, attrae numerosi visitatori anche come luogo sacro per i buddisti. Tutta questa zona panoramica comprende varie piazze, giardini e altre strutture circostanti molto turistiche (è molto probabile che proveranno a convincervi a indossare abiti cinesi a noleggio per farvi le foto!).
Si entra nel complesso con un biglietto e per salire sulla sommità della pagoda per ammirare il panorama è necessario acquistare un biglietto a parte. La fermata della metro per raggiungerla è Dayanta, calcolate anche una passeggiata di 15 minuti per raggiungere l’ingresso.


All’interno delle mura cittadine esiste anche la Piccola Pagoda dell’Oca Selvatica, meno famosa rispetto alla grande ma comunque degna di nota perché situata in un tempio buddista di nome Tempio Jianfu. Risale al 707-709 d.C. e quello che vediamo oggi è solo parte dei piani – quindici – presenti prima del terremoto. Oggi la pagoda ha 13 piani e 43 metri di altezza, costruita su base quadrata.
Xi’an cosa vedere: Museo di Storia dello Shaanxi
Se avete almeno tre giorni da dedicare a Xi’an potete prendere in considerazione il Museo di Storia dello Shaanxi, con un vastissimo repertorio storico e culturale relativo a questa regione della Cina. Situato a breve distanza dalla Grande Pagoda dell’Oca Selvatica, copre un’area di sette ettari e custodisce un’enorme collezione di reperti attraverso la storia delle dinastie cinesi.
Ci sono articoli di bronzo, figurine di terracotta, ceramiche, porcellane e tante altre reliquie. Per la visita è consigliata almeno mezza giornata.
Xi’an: cosa vedere in…
Xi’an in un giorno: Esercito di terracotta e quartiere musulmano
Xi’an in due giorni: Esercito di terracotta, quartiere musulmano, Pagonda della Grande Oca Selvatica, torre del tamburo e torre della campana e mura antiche
Xi’an in tre giorni: tutte le attrazioni elencate nel post

Come arrivare a Xi’an
Xi’an è ben collegata alle altre città principali cinesi e può essere raggiunta con l’autobus, il treno e l’aereo. Noi abbiamo optato per un treno notturno da Pechino, se volete provare l’ebbrezza di questa esperienza ve lo consiglio! Noi abbiamo prenotato i biglietti su Trip.com già dall’Italia per essere sicuri di trovare posto nelle cuccette di prima classe, ma lo stesso abbiamo fatto per il viaggio da Xi’an a Suzhou, un treno diurno di 5 ore e mezzo di percorrenza.
Se scegliete di spostarvi in aereo, l’aeroporto è ben collegato al centro con uno shuttle bus.
Come spostarsi a Xi’an
A Xi’an ci siamo spostati in diversi modi:
- a piedi
- in Didi
- in metro
- in autobus per l’Esercito di Terracotta
Le distanze sono grandi come in ogni città importante della Cina: calcolate bene i vostri spostamenti. La metro, per quanto capillare, è conveniente se si trova proprio a ridosso del vostro alloggio perché è molto economica, altrimenti se per raggiungerla dovete camminare molto conviene un Didi.
Dove dormire a Xi’an
A Xi’an c’è una vasta scelta su dove dormire ma le sistemazioni dentro la cinta muraria sono quelle da preferire, anche se sono più care. Noi purtroppo non ci siamo trovati bene nel nostro hotel, è stato l’unico flop del viaggio, quindi non mi sento proprio di consigliarvelo.
Tornassi a Xi’an sceglierei una di queste opzioni:
Xi’an Desti Youth Park Hostel Bell & Drum Tower
Spero di avervi incuriosito con questo racconto su Xi’an! Per qualsiasi curiosità aggiuntiva o anche solo per un saluto vi leggo nei commenti!
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[Foto di copertina: Kenshin Wang su Unsplash]