Quando sono triste devo ricordarmi di questa serata. E di aver ballato con questo individuo: cappellino rosa confetto, corona sopra il cappellino (girata al contrario), maglietta blu sudata, pantaloncini da ciclista, calzini bianchi fino a metà polpaccio, occhiali da sole scuri, di notte.
Mentre ballavamo mi continuava a dire: “Non avere vergogna!”.
Che personaggio.
Non bisogna vergognarsi

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1 commento
Anonymous
Facile a 2000 km di distanza, ti vorrei vedè alla Ranocchiocciola o alla Gulfa a ballà con Lello Splendor!
Papi