A casa

Pubblicato il 31 Luglio 2008

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Erasmus

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Tornare è strano, non c’è altro modo per descrivere il ritorno.

È strano perché devo chiedere il permesso per fare le più banali faccende, non trovo le cose, non so in quali cassetti sono gli oggetti che mi servono, vago per casa cercando risposte.

Leggo un po’, fino a quando mi rendo conto che sto solo scorrendo gli occhi sulle lettere nere, senza seguire minimamente la trama della storia. Penso penso penso. Ricevo messaggi da telefoni portoghesi e sorrido al pensiero che qualcosa ho lasciato là, mi fa piacere sapere cosa succede in Rua dos Douradores, dalla Tì e in giro per il Bairro.

Ho passato tre giorni a caracollare per casa, disfacendo le valigie, facendo lavatrici e pensando alla prossima imminente partenza. Mi sono sentita stordita, in preda ad una non voglia di fare, girare, vedere. Massarosa è quella di sempre, che mi aspettavo del resto? Eppure ci son stati giorni in cui mi mancava tantissimo, pur consapevole del nulla che la pervade.
Con l’afa irrespirabile e la canicola di quasi agosto, spingermi a Viareggio, a soli nove chilometri da casa mia, mi sembra un’impresa improponibile. Pensare che, invece, fare dalla Baixa a Carcavelos, o a Caparica che è pure più lontano, non mi pesava assolutamente.

Ieri sera ho rivisto i miei amici di sempre, mi hanno rispolverato un po’ del vocabolario massarosese che (so che sembra impossibile) non ho sfoggiato in tutte le sue potenzialità e sfumature veraci. Ho cercato di non tediarli con le storie di Lisbona, ho ascoltato cosa era successo qua nei mesi della mia assenza. Lentamente, abbiamo colmato i buchi creati dalla mia assenza, ed è di nuovo tutto come prima.

Serena Puosi

Ciao, sono Serena, scrivere è da sempre la mia passione e nel 2008 ho deciso di aprire un blog per condividere i miei viaggi: da allora non mi sono più fermata! Amo vedere con i miei occhi nuove destinazioni, mi attrae tutto ciò che è diverso dalle mie abitudini e ho sempre la valigia pronta per la prossima meta. Mi piacciono i posti di mare e le isole, ho un debole per l'Asia e non mi tiro mai indietro alla domanda "Partiamo?"

6 commenti

  • che poi sarebbe “a” revoluçao e con la tilde sull’ultima “a”
    Così, per dire

  • Pantaneto forever!
    W la reloluçao!

  • Anonymous

    Sere vediamo di saldare il tempo di tua assenza e dare una svolta noi a Massarosa!!
    così se uno va in erasmus ora quando torna dirà: “è cambiato tutto a Massarosa in mia assenza!!”
    ci stai??

    la rivoluzione del Pantaneto (LuCa)

  • Che vi amo lo sapete già.
    Baci sul collo, abbracci stretti stretti e raccomandazioni per tutti voi!
    La vostra mamma.

  • Rua dos Douradores 21 2°D

    Giusto per farti sapere, alcuni flash dal manicomio criminale dove hai vissuto:
    Miguel da quando è arrivato martedì sera è sempre ubriaco, e mangia come un porco preto alentejano. L’altra sera dopo un’ora che ci era vamo vestiti e non riuscivamo a sair, se ne è uscito fuori con una perla di saggezza: “Tiago! uma pergunta tecnìca..bebemos mais um copo o vamos ao Jamaica?”. Genio
    Tiago mercoledì, giovedì e venerdì ha assunto il fuso orario brasileiro, si alzava alle 7 da tarde, più o meno quando là è ancora mattina..Pensatore.
    O Marco Bellini (che gente è?) ha patito il pranzo con le tedescone dell’ altro giorno e non si e’ ancora ripreso. Froscio.
    Lotty stamattina si è presentata in cucina camminando sulle mani, tanto per farci capire che si è ambientata bene. Posseduta.
    Francesco, quando tutti si era con il costumino e l’occhialino da sole, lui si e’ presentato in spiag gia con i calzoni da andare in strada, cinturino e stuoino a tracolla (ed e’ rimasto cosi per un bel pezzo). Un signore.
    Ci manca la nostra mamma a tenerci sotto controllo.

    Ti vogliamo bene.

    Qualcuno volò sul nido del cuculo (e Miguel e’ Jack Nicholson)

  • Anonymous

    Come ti capisco….pensare che è passato un anno da quando mi sentivo esattamente così. E mi sembrava strano che mi pesasse andare a piedi da via battisti alla passeggiata, quando tornavo dal Bairro verso Saldanha percorrendo la salita dell’ elevador da Lavra…
    Se hai voglia di condividere un po’ di saudade, torna sul mio blog!
    Ciao,
    la viareggina Electra.
    http://electra.leonardo.it

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