Durante l’ultimo viaggio in Giappone ho dato un appuntamento a tutti i fan della pagina Facebook del blog: ogni giorno pubblicavo le foto della giornata con un commento a caldo su quanto stavo vivendo. Per permettere anche a chi non mi segue su Facebook di leggere quelle impressioni, eccomi a pubblicare quegli aggiornamenti anche qui.
Spero che, come me, riviviate il viaggio attraverso le mie parole!
31 dicembre 2017
TOKYO – giorno 1
La nostra avventura in Giappone è cominciata da Tokyo nell’ultimo giorno del 2017, dopo un volo intercontinentale andato molto meglio del previsto dato che ci hanno dato un posto in più, così come il primo impatto col trasporto pubblico (della serie, preoccuparsi non serve a niente!).
Per prima cosa abbiamo deciso di passare la serata ad Asakusa al tempio buddista Senso-Ji, affollato di abitanti e turisti per la prima preghiera dell’anno. Qui ho acquistato un “omikuji”, un biglietto con una predizione divina da pescare a sorte. Possono essere positivi e negativi, e in questo ultimo caso vanno annodati a una rastrelliera, ma per fortuna non ne ho avuto bisogno perché la sorte ha voluto che pescassi il mio numero portafortuna ?
Questo viaggio è cominciato nel migliore dei modi, buon 2018 a voi!
01 gennaio 2018
giorno 2 – TOKYO
Giornata piena e variegata quella del 1 gennaio 2018: abbiamo cominciato con la visita al Ueno Park e ai suoi templi (i musei sono chiusi) in mattinata e ci siamo spostati per pranzo nel quartiere folle di Akihabara, famosa soprattutto per la grande concentrazione di negozi di apparecchi elettronici, anime e videogiochi… per noi sarà ricordato come il primo ramen di Anita!
Ci siamo poi spostati nel centro della città, dove si trova il palazzo imperiale circondato da mura e fossati. Infine la sera abbiamo mangiato il primo squisito sushi in compagnia di Michela e Roberto di Warm Cheap Trips – Travel Blog coi quali abbiamo visitato il quartiere di Shinjuku con le sue enormi insegne al neon.
02 gennaio 2018
giorno 3 – TOKYO
Di questa giornata vi ho dato un’anticipazione ieri (sono indietro di un giorno con il diario di bordo, ma stasera recupero quindi aspettate il secondo aggiornamento!), quando ho postato il video in time-lapse dell’incrocio di Shibuya, il più trafficato al mondo.
Prima di arrivare a Shibuya, però, abbiamo seguito l’itinerario consigliato da Patrick e Letizia sulla guida ViaggiAutori: dal quartiere di Omotesando carico di boutique abbiamo poi visitato l’affollatissimo Meiji Jingu, il santuario scintoista immerso in un parco enorme.
Dopo Shibuya e le foto d’obbligo dallo Starbucks rialzato con vista sull’incrocio super incasinato abbiamo aggiunto un altro tassello a Tokyo, facendo quello che apprezzo di più in ogni nuova città: vederla dall’alto. Abbiamo scelto la Tokyo Tower e ammirato prima il tramonto poi l’oscurità, uno spettacolo davvero emozionante.
03 gennaio 2018
giorno 4 – KAMAKURA
Aggiornamento per sonnambuli!
Volevano passare una giornata fuori da Tokyo e abbiamo scelto Kamakura, a circa un’ora di distanza dalla megalopoli. Avevo in mente le immagini del grande Buddha di bronzo e avevo voglia di vedere il mare.
In realtà di cose da fare qui ce ne sarebbero molte di più, ma diciamo che la giornata di oggi non è andata proprio come volevamo! Il freddo era pungente e nessuno dei tre era in piena forma: abbiamo deciso di rallentare e ridurre al minimo le cose da vedere, anche se questo ha significato rinunciare a qualche tempio che avrebbe meritato.
Ci siamo concentrati sul tempio Kotoku-in che ospita il Daibutsu, il grande Buddha di 13 metri, e sul tempio Hasedera con la statua di Kannon alta dieci metri. Ecco le foto della giornata, che si è conclusa con un piatto di udon!
04 gennaio 2018
giorno 5 – TOKYO
Sushi per colazione? Perché no! Abbiamo trascorso la mattinata tra i banchetti che servono il pesce fuori dal mercato Tsukiji, dove ogni giorno vengono smistate quantità di pescato impressionanti. Credevo di non riuscirci a mangiare il pesce a colazione, invece quello che ho assaggiato era proprio squisito!
Dopo ci siamo spostati a Odaiba, un’isola artificiale nella baia di Tokyo che si raggiunge con un treno sopraelevato senza conducente. Giuro che mi sono sentita proiettata nel futuro! A Odaiba ci sono cose strane: dalla replica della statua della libertà a quella gigante di Gundam, qui ti viene da pensare che proprio tutte le rotelle a posto non devono averle questi giapponesi!
Infine, una camminata nel quartiere di Yanaka, un salto indietro nel tempo tra edifici bassi, vicoli deserti e silenziosi, templi mescolati alle case con ogni dettaglio curato. Ho deciso: se mi trasferissi a Tokyo verrei a vivere qui!
05 gennaio 2017
giorno 6 – trasferimento a HIROSHIMA col treno Shinkansen
Oggi giornata di spostamenti: da Tokyo siamo arrivati a Hiroshima con un treno veloce e soprattutto efficientissimo! Dopo qualche giorno in Giappone ancora rimango basita per l’estrema organizzazione di ogni cosa: possono raccontartelo quanto vuoi, ma finché non la sperimenti non capisci fino in fondo quanto sia tutto perfetto.
Sul treno, come dei giapponesi provetti, abbiamo consumato un bento, cibo confezionato con precisione millimetrica dentro scatoline… guardate le foto! Mentre stasera a cena abbiamo provato il piatto tipico di Hiroshima, si chiama Okonomiyaki e dentro c’è un bel po’ di roba che non sto a elencarvi per non appesantirvi!
Domani visiteremo i luoghi tristemente famosi di Hiroshima e per stasera proviamo per la prima volta a dormire in una camera in stile giapponese. Anita e la sua inseparabile bambola Laura sembrano gradire la sistemazione!
06 gennaio 2018
giorno 7 – HIROSHIMA e ISOLA di MIYAJIMA
Che giornata piena oggi, non so nemmeno da dove cominciare perché è difficile parlare di quello che è accaduto a Hiroshima la mattina del 6 agosto 1945. Stamani abbiamo ascoltato la testimonianza di un sopravvissuto al disastro nucleare qui al World Friendship Center dove alloggiamo (grazie a Cabiria di Trip or Treat? per la dritta), poi ci siamo spostati al Museo memoriale della pace dentro il Parco della Pace. Impressionante è la prima parola che mi viene in mente, la seconda è speranza che tutto ciò non accada mai più.
Nel pomeriggio ci siamo alleggeriti con una visita all’isola di Miyajima, che mi sento di definire uno dei posti più belli che abbia visto finora al mondo. Il tori arancione che galleggia sull’acqua vale da solo la visita, se poi ci aggiungiamo cerbiatti, templi e un paese che sembra uscito da una fiaba… non occorre aggiunga altro! Ecco le foto di oggi!
07 gennaio 2018
giorno 8 – KYOTO
Siamo arrivati a Kyoto! Aspettavo questo momento dall’inizio del viaggio, anzi, da molto prima, perché i viaggi per me cominciano quando inizi a sognarli.
Tra il viaggio in treno da Hiroshima, trovare l’appartamento (a proposito, grazie a Paola di Viaggi di Nozze Low Cost per le dritte per dormire, tutte perfette!) e sistemarci si è fatto tardi e ce l’abbiamo fatta a vedere solo il Nino-jo, il castello cinto da mura e fossati con un bellissimo giardino che fu residenza ufficiale a Kyoto dello shogun.
Per concludere la giornata siamo andati a cena alla stazione: può sembrare strano, ma in questo enorme e futuristico edificio al 10 piano (ce ne sono 15!) ci sono solo ristoranti di ramen! Non vedo l’ora sia domani per vedere altre meraviglie di Kyoto.
08 gennaio 2018
giorno 9 – KYOTO
C’è un detto scout che dice “non esiste il buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento”. Tutto vero, ma permettetemi di dire che quando piove ininterrottamente tutto il giorno e sei a Kyoto un po’ le scatole ti girano!
Kyoto ha una concentrazione talmente alta di cose da vedere (templi, giardini, viuzze con case di legno) che ieri sera avevo l’ansia da prestazione: da cosa cominciare per non perdere niente? Abbiamo deciso di cominciare dalla zona di Higashiyama Sud col famoso tempio Kiyomizu-dera e proseguire con le vie Ninen-zaka e Sannen-zaka dove ho mangiato una gustosa tempura e infine il tempio Shoren-in con un giardino incantato e silenzioso finché non è arrivata Anita.
Sfidando la pioggia siamo usciti anche stasera per l’ennesimo sushi (se non ne approfitto ora, quando?!) e un giro a Gion, dove ho visto le prime vere maiko (o saranno state geisha?) della mia vita… mi sono emozionata!
09 gennaio 2018
giorno 10 – KYOTO
Ci si può stancare di andar per templi? No, se si è circondati da tanta bellezza! ❤
Nelle foto di oggi trovate: il padiglione d’oro al tempio Kinkaku-ji, il padiglione d’argento nel tempio Ginkaku-ji, il tempio immerso nella natura di Nanzen-ji col suo giardino. E ancora la passeggiata del filosofo (che in primavera con i ciliegi in fiore deve essere uno spettacolo indimenticabile) e un piatto di soba, i tagliolini giapponesi da mangiare freddi.
E ora a letto (ci sono 8 ore di fuso) che domani ci aspetta un’altra giornata bella piena!
10 gennaio 2018
giorno 11 – NARA
Dici Nara e subito ti vengono in mente due cose: i cervi che si fanno accarezzare (che vogliono mangiare ogni cosa che hai, commestibile o meno) e il Daibutsu, il Buddha di 16 metri custodito nel tempio enorme in legno Todai-ji.
In realtà Nara è molto di più: sono i boschi che circondano i siti di un Giappone antico, sono le scalinate coperte di muschio che portano a templi di legno che hanno visto avvicendarsi un po’ di secoli, sono i santuari nascosti nel verde.
Il bosco attutiva la pioggia che ci ha accompagnato tutto il giorno rendendo la visita carica di suggestione (e anche un po’ di accidenti, lo ammetto).
Vi lascio le foto di oggi, la prima e l’ultima sono le mie preferite ❤
11 gennaio 2018
giorno 12 – KYOTO
Questa è stata la giornata del Giappone più fotografato, con due tappe su tre che avrebbero fatto impazzire ogni patito di Instagram! La mattinata è cominciata al Fushimi Inari Taisha, il famoso santuario dei mille torii arancioni. Come previsto, la calca era notevole e ha tolto un po’ di spiritualità al luogo, ma è indubbio che sia una tappa da includere in un itinerario giapponese.
Per pranzo ci siamo spostati al mercato Nishiki, dove si trovano specialità gastronomiche e souvenir di ogni genere. Notare il costo di una pigna d’uva: l’equivalente di 22€!
Infine, abbiamo fatto un giro alla foresta di bambù di Arashiyama. Sapete che sono sempre sincera a costo di essere impopolare, ma questa tappa mi ha deluso perché mi aspettavo chissà cosa, invece non mi ha lasciato proprio nulla… forse perché erano più i selfie stick delle canne di bambù?
La giornata si è chiusa con una sorpresa: mentre stavamo andando a cena, a un incrocio abbiamo incontrato due ragazzi che conosciamo della nostra Versilia! Il mondo è piccolo e la cena insieme è stata proprio piacevole!
12 gennaio 2018
giorno 13 – ritorno a TOKYO
Siamo tornati a Tokyo col velocissimo ed efficientissimo Shinkansen (abbiamo pure visto il Fuji!) e per le ultime due notti alloggiamo in un ryokan, il tipico alloggio giapponese con i materassi stesi sul tatami. Anita ha voluto indossare la tipica yukata, la vestaglia che si usa in hotel… si è ambientata alla grande! Io ho provato il bagno caldo giapponese nella vasca di legno… una goduria!
Abbiamo dedicato la giornata a una passeggiata nella zona di Asakusa e all’esplorazione della zona di Ikebukuro (ho messo una storia su Instagram ➡ @serenapuosi)
Ultima curiosità dalle foto: un ottimo melone a 19€ come lo vedete? ?
Comincio a sentire la malinconia del viaggio che finisce, ma sento che l’ultimo giorno può ancora stupirmi!
13 gennaio 2018
giorno 14 – TOKYO
Siamo arrivati al nostro ultimo giorno in Giappone, finita la pacchia, domani ci aspetta il volo di ritorno ?
Per concludere questa esperienza abbiamo voluto rivedere Tokyo dall’alto, stavolta dal Tokyo Government building a Shinjuku, 202 m di vertigini, per di più gratis.
Dopo ci siamo spostati a Ginza, zona che non avevamo ancora visto perché le vetrine delle grandi firme di moda internazionale non sono esattamente la nostra passione, ma devo ammettere che quei grattacieli disposti lungo una larga via pedonale fanno una certa impressione.
Infine l’esperienza trash del viaggio: siamo entrati in un maid cafè, un locale stravagante in cui delle ragazze in costumi infiocchettati ti servono dolci a forma di orsetto e bevande colorate chiamandoti “master” e “princess”… una roba che dire folle è poco! Mi sa che questo merita un racconto a parte!
È ora di fare i bagagli: alla fine viaggiare è bello se si ha un posto in cui tornare dove si sta bene.
14 gennaio 2018
E così questo viaggio in Giappone è giunto al termine: siamo a Monaco dopo 12 ore di volo e aspettiamo la coincidenza per Firenze.
In Giappone sono quasi le 2 di notte, non ho la lucidità mentale per fare un bilancio del viaggio, spero solo di riuscire a trovare le parole giuste per raccontarlo nei prossimi giorni.
Vi lascio con questo mosaico di foto che racchiudono il caleidoscopio di esperienze che si possono fare nell’affascinante paese del Sol Levante.
(Su Instagram ➡ @serenapuosi)
Tutti i post sul Giappone
- In Giappone con una bimba piccola: dai dubbi pre partenza ai consigli utili
- Tokyo: la mia top 10 delle cose da non perdere
- Viaggio in Giappone: itinerario di 15 giorni e informazioni generali da sapere prima di partire
- Isola di Miyajima: viaggio onirico nel Giappone da cartolina
- Kyoto in quattro giorni: un itinerario e informazioni utili
- Maid Cafe Tokyo: cos’è, come funziona e altre curiosità su questa follia tutta giapponese
- Hiroshima: cosa vedere in un paio di giorni e onorare la memoria
- Libri che parlano di Giappone
8 commenti
Patrick
bello rivedere tutto il tuo viaggio – che avevo già seguito ‘in diretta’ – un giorno dopo l’altro! 🙂
p.s. aspetto i prossimi post ora!
Mercoledì
Ne ho già uno pronto! 😉
In realtà credo non si finirebbe mai di raccontare del Giappone (e tu lo sai bene!), soprattutto perché c’è sempre bisogno di tornare lì con la mente e sviscerare luoghi e situazioni a distanza, perché nel momento si è molto presi a vivere il momento.
Grazie Patrick!
Demi
Leggo sempre con piacere i diari di viaggio sul Giappone perché un po’ è come rivivere il nostro. Il Giappone mi ha stregata. Io invece abiterei a Shibuya, il quartiere che mi è piaciuto di più!
Mercoledì
Allora andresti d’accordo con mia figlia, lei si è innamorata di Shibuya, non voleva più venire via!
Mi sembra di capire che col Giappone ci si resta un po’ tutti sotto!
Giulia M.
Mi chiedo in quanti toscani abbiano passato il capodanno 2017/18 in Giappone, siamo una marea! Gran bel post, vi siete fatti una bella vacanza molto intensa. Concordo che le folle ovunque a volte toglievano un po’ di atmosfera, toccherà trovare il modo di organizzare un nuovo viaggio in un periodo più tranquillo XD
Un saluto e complimenti per il bel blog!
Mercoledì
Ciao Giulia,
davvero, chissà quanti toscani c’erano! 😀
In realtà credevo di trovare ancora più italiani, ma dopo Capodanno si sono dileguati in molti!
Grazie mille per la tua visita qui!
Martina
Ciao Serena! Che bello vedere Tokyo e il Giappone da un altro punto di vista. Il tempio Senso-Ji è incredibilmente affascinante di notte e l’incrocio di Shibuya l’ho visto solo dalla strada, ma, se mai tornerò in città, salirò sicuramente da Starbucks! Del quartiere Yanaka ho visto solo qualche foto e sembra davvero bellino, diversissimo da tutti gli altri, credo mi sarebbe piaciuto. Durante il mio viaggio, invece, non sono riuscita a visitare Hiroshima e l’Isola di Miyajima, un vero peccato 🙁
A presto 😉
Mercoledì
Ciao Martina,
purtroppo bisogna sempre lasciar indietro qualcosa quando si hanno giorni contati in viaggio, ma io dico sempre che è la scusa per lasciarsi la voglia di un posto.
Anche io tornando a casa mi sono accorta di aver tralasciato qualcosa, alcuni quartieri inoltre avrei voluto viverli meglio, ma il viaggio è anche imprevisto!
Un abbraccio!