I libri e i viaggi sono due delle mie più grandi passioni e, quando riesco a metterle insieme, sono al settimo cielo! Prima di ogni viaggio faccio sempre una selezione di letture che mi introducono a una nazione, non necessariamente guide (anche!) ma soprattutto qualche testo che riesca a trasportarmi in quella dimensione che troverò al mio arrivo.
Per il Giappone non ho fatto eccezione e i libri che vi presento sono quelli che ho letto nel corso degli anni e che hanno come ambientazione il Paese del Sol Levante. Ci sono romanzi e guide, albi illustrati e noir, oltre a spaziare da testi più recenti a veri e propri classici.
La selezione è composta dai libri che ho letto e la aggiornerò qualora nuovi titoli si sommino a questi. Sul Giappone sono stati scritti innumerevoli libri, gli autori giapponesi tradotti in Italia sono tantissimi, quindi per forza di cose è una piccola selezione dell’esistente ma sono sicura che la lista possa farvi da bussola per scegliere qualche nuova lettura.
Libri che parlano di Giappone: una lista
Autostop con Buddha – Will Ferguson
Comincio con un grande classico che ho letto, apprezzato e regalato. Sto parlando di Autostop con Buddha, un libro di letteratura di viaggio che è un po’ diario personale e un po’ guida turistica. In questo libro Will Ferguson, professore di inglese in Giappone, racconta del suo viaggio dal sud al nord del paese, per la precisione dall’estremità sud di Capo Sata a Capo Soya. Il tutto, seguendo la fioritura dei ciliegi, un momento magico atteso tutto l’anno dai giapponesi.
Per fare questo viaggio il protagonista ha scelto un modo insolito e un po’ sospetto in Giappone, l’autostop. Questo gli permette di conoscere da vicino la cultura e le usanze dei giapponesi e di fare la conoscenza di personaggi indimenticabili, che gli mostreranno un Giappone autentico e senza filtri. Per raccontare le sue peripezie Ferguson usa un linguaggio ironico e scanzonato, a tratti irriverente, e ci è utile per entrare in una cultura così distante dalla nostra anche se non seguiamo lo stesso suo itinerario dei sakura.
Le quattro casalinghe di Tokyo – Natsuo Kirino
Non sono un’appassionata di noir ma ogni tanto ne leggo uno per uscire dalla mia zona di comfort. Ho fatto un’eccezione per “Le quattro casalinghe di Tokyo” su consiglio di un’amica, che non ha voluto darmi anticipazioni ma che mi aveva avvisato in anticipo sulla crudezza e sul fatto che si riesce difficilmente a togliere gli occhi dalle pagine.
Se non amate i turbamenti non leggete questo libro: si tratta, infatti, di un romanzo pieno di sangue e di dettagli macabri, in cui si fa fatica a capire chi siano i buoni e i cattivi. Le protagoniste, come si può intuire facilmente dal titolo, sono quattro cittadine di Tokyo che lavorano alla catena di montaggio di uno stabilimento che produce cibi precotti. Lavorano di notte, un impiego faticoso che permette loro di contribuire al bilancio familiare e potersi prendere cura della famiglia così come vuole la tradizione. Ma un giorno una di queste donne non ne potrà più della propria vita a fianco del marito irresponsabile… non vi aggiungo altro per non rovinarvi la sorpresa.
Nonostante l’abbondanza di splatter, se volete un libro incalzante e con un ritmo incredibile eccovelo servito!
Norwegian Wood – Haruki Murakami
Di tutt’altra ambientazione e mood è Norwegian Wood di Haruki Murakami, un romanzo intimista, malinconico e introspettivo che tratta tanti temi delicati come depressione, solitudine, emarginazione, malattia mentale e suicidio. È anche un romanzo di formazione, che tratta il periodo del passaggio dall’adolescenza all’età adulta e dell’assunzione di responsabilità che a un certo punto siamo chiamati a scegliere.
La storia è un lungo flashback sulla vita del protagonista Toru Watanabe, narratore del libro. L’ascolto della canzone Norwegian wood, un brano dei Beatles, gli rievoca il periodo della sua vita in cui ha perso il suo migliore amico e in seguito amato Naoko, la fidanzata dello stesso che, per motivi sconosciuti, si era suicidato. Mentre insieme si consolavano per il dolore della perdita e Naoko si aggrappava al protagonista in tutta la sua disperazione, Toru conosce Midori, una ragazza estroversa e sensibile provata da una grande sofferenza. Diviso tra due ragazze, Toru deve decidere che fare.
Una piccola curiosità: tanti anni fa, affascinata da questo celebre romanzo che ha incontrato molto apprezzamento in tutto il mondo, raccolsi tutte le canzoni citate in un post, che vi ripropongo qui: “Le canzoni in Norwegian Wood“
Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami
Un altro romanzo di Murakami che ho letto è Kafka sulla spiaggia. Sono passati molti anni dalla lettura di questo romanzo un po’ magico fatto di lunghe descrizioni e riflessioni, ma ricordo che mi aveva conquistato nonostante un’iniziale spaesamento dovuto all’accavallarsi di due storie apparentemente scollegate.
Vi metto la trama che si trova sul libro.
“Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l’ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti allo stesso luogo, Taka-matsu, nel Sud del Giappone. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo. Il vecchio, Nakata, fugge invece dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla e fantastica, fatta di piccole abitudini quotidiane e rallegrata da animate conversazioni con i gatti, dei quali parla e capisce la lingua, parte per il Sud. Nel corso del viaggio, Nakata scopre di essere chiamato a svolgere un compito, anche a prezzo della propria vita. Seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell’incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino.”
La ragazza del Convenience Store – Sayaka Murata
Il convenience store – o konbini in giapponese – è una costante in ogni città del Giappone e si tratta di quei negozi con un po’ di tutto che stanno aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Di solito chi ci lavora lo fa per periodi limitati di tempo, come ripiego temporaneo per arrotondare, oppure perché non ha alternativa. Non è così per Keiko Furukura, la protagonista del libro, che invece lavora a tempo determinato nello stesso konbini da quando ha 18 anni. Ora di anni ne ha 36, il suo aspetto non è attraente, le sue prospettive economiche disastrose, eppure non fa niente per “sistemarsi”.
Nonostante chiunque tra le sue conoscenze di prodighi in consigli per cambiare il suo stile di vita, lei non ne ha nessuna intenzione perché il konbini è la sua copertina di Linus, le ha dato il ritmo grazie ai turni e alle scadenze stagionali. È solo nel konbini che Keiko trova il suo posto nel mondo e non ha ragione di imitare le sue coetanee che si adeguano al modello di vita richiesto alle donne in Giappone. Sarà forse l’incontro con un collega coetaneo in cerca di moglie a farle cambiare idea?
Giorni giapponesi – Angela Terzani Staude
Ho imparato tanto da questo libro che ho letto proprio mentre ero in Giappone e no, non aspettatevi un’esaltazione del Paese del Sol Levante perché questo libro è proprio il contrario. Angela Terzani Staude, moglie di Tiziano Terzani, ha vissuto insieme al marito e ai figli Folco e Saskia per cinque anni in Giappone, dal 1985 al 1990 e in questo diario fa un’analisi che mette in evidenza luci e ombre del Giappone degli anni Ottanta, ridimensionando la patina esotica e intoccabile con cui di solito pensiamo a questo paese.
È un libro amaro, disincantato, che dà un’immagine completamente diversa del Giappone a cui troppo spesso pensiamo come paese perfetto, dove tutto funziona alla perfezione. Il libro ha un’impronta fortemente critica, quasi di disprezzo, sulla struttura sociale, politica ed economica del Giappone in pieno boom economico. Angela Terzani Staude critica la voglia estrema di modernità del Giappone che distrugge le proprie tradizioni in nome di un progresso che lo porti a primeggiare a livello globale, a vincere una guerra tecnologica dopo averne persa una mondiale.
Nel libro la scrittrice esprime la tristezza sconfinata e la mancanza di entusiasmo dei giapponesi, critica la cieca obbedienza dei salary man al capo, il tempo libero passato nei pachinko (le sale giochi), prova pena per le donne oppresse e subordinate agli uomini, per i giovani sottoposti fin dall’asilo a una competizione sfrenata. Un libro crudo, ma che regala il disincanto.
Guide
I Love Tokyo – La Pina
La Pina è una delle mie conduttrici radiofoniche preferite da tempo immemore e quando è uscito questo volume a cavallo tra un diario di viaggio, guida, fumetto, vademecum e chissà come altro si può definirlo ho deciso di acquistarlo e mi è piaciuto! La Pina, che definisce questo libro “una canzone d’amore” è una fan sfegatata di Tokyo ed è stata in Giappone tantissime volte, quindi questo libro nasce dalla sua profonda esperienza.
Nel libro troviamo dei consigli pratici utili per chi vuole andare in Giappone e approfondimenti sulla cultura giapponese che possono essere interessanti per chiunque. Ci sono le norme di comportamento, le curiosità, le stramberie, i divieti e una serie di capitoli su vari temi come il cibo, i vestiti, i “ninnoli” e persino i water giapponesi! Nelle ultime pagine “I Love Tokyo” contiene una guida turistica vera e propria con itinerari per una settimana aTokyo divisi giorno per giorno.
Orizzonte Giappone – Patrick Colgan
Patrick è una garanzia per quanto riguarda il Giappone: questo libro, infatti, nasce dai suoi numerosi viaggi in questa terra che non si finisce mai di conoscere. Giornalista, viaggiatore e soprattutto persona che stimo, Patrick in questo libro ci accompagna non solo a Tokyo (dove è stata scattata la foto di copertina) ma anche in parti più remote dell’isola. Tra l’altro nella seconda edizione ha aggiunto dei capitoli: uno su Kanazawa, una guida ai suoi ristoranti ramen preferiti di Tokyo e un glossario di base.
Anche se non si può definire una vera e propria guida, “Orizzonte Giappone” edito da Goware può diventarlo cogliendo gli spunti dati dall’autore. Attraverso le sue parole ci ritroviamo “dalla folla di Tokyo agli orsi dell’estremo nord, dalle giungle delle isole tropicali ai ciliegi in fiore di Kyoto, per arrivare fino al grande vuoto lasciato dal devastante tsunami del 2011 e dal disastro nucleare di Fukushima.” Ve lo consiglio!
Due settimane in Giappone – Patrick Colgan e Letizia Gamberini
Le guide degli amici Viaggiautori per me sono una garanzia: pratiche, utili, tascabili, complete. La guida del Giappone è scritta sempre da Patrick Colgan, stavolta insieme a Letizia Gamberini, compagna di viaggio e di vita.
Ecco la presentazione della guida tratta dal sito: “Templi sospesi nel tempo, giardini curati alla perfezione e lanterne davanti ad antiche case di legno. Ma anche città che sono squarci sul futuro, nella cui pancia si intrecciano tentacolari metropolitane. La modernità sfrenata convive con uno stupore antico per le bellezze della natura. In Giappone i contrasti si intrecciano di continuo tanto che sembra di non poterli mai cogliere fino in fondo.”
Lonely Planet Giappone
Paese che vai, Lonely Travel che si aggiunge alla collezione in casa 😉 Io ne ho una edizione di qualche anno fa (quella nell’immagine di copertina).
Come dicevo all’inizio, i libri sul Giappone si sprecano: se ne avete altri da consigliarmi assolutamente vi aspetto nei commenti!
Tutti i post sul Giappone
- In Giappone con una bimba piccola: dai dubbi pre partenza ai consigli utili
- Giappone: una foto al giorno per rivivere il viaggio
- Tokyo: la mia top 10 delle cose da non perdere
- Viaggio in Giappone: itinerario di 15 giorni e informazioni generali da sapere prima di partire
- Isola di Miyajima: viaggio onirico nel Giappone da cartolina
- Kyoto in quattro giorni: un itinerario e informazioni utili
- Maid Cafe Tokyo: cos’è, come funziona e altre curiosità su questa follia tutta giapponese
- Hiroshima: cosa vedere in un paio di giorni e onorare la memoria
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