I primi fatidici 40 giorni da mamma

Pubblicato il 7 Giugno 2016

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Mamma freak

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Chiedo venia a chi torna su questa pagina per leggere di viaggi: nonostante la mia voglia di partire sia rimasta immutata, è evidente che ci sono altre priorità da quando Anita è nata. Se seguite la pagina Facebook di Mercoledì tutta la settimana, però, sapete anche che siamo partiti per il nostro primo viaggetto in tre e quindi a breve ve ne parlerò.

In questo periodo anche la scrittura si adegua al nuovo ritmo di vita dettato da quella creatura bisognosa di cure che al momento dorme beata, ma chissà quanto durerà questa quiete che mi consente di rimettere mano alla tastiera dopo giorni. A onor del vero ho iniziato e ripreso questo post per più di una settimana senza cavarne un ragno dal buco e ho come l’impressione che sia uno di quei pezzi che non ha né capo né coda e vi chiedo scusa anche per questo.

Come ogni volta che riprendo in mano le fila del blog dopo qualche tempo ho il terrore della pagina bianca, stavolta acuito da un nuovo sentire dettato dall’essere mamma: ho come l’impressione che niente sia veramente importante da essere scritto e condiviso. È come se ogni aspetto della vita avesse subito uno scossone e dopo il terremoto niente è più al suo posto: qualcosa è finito in cantina, destinato a rimanerci un bel po’ e lasciarsi ricoprire la polvere.

Questo rimescolamento delle carte unito ad un’incoercibile e cronica stanchezza mi rende facilmente intollerabile tutto il mondo nel quale ho sguazzato qualche anno pur sentendomi da sempre un pesce fuor d’acqua, una che nuota contro corrente. In questi mesi di ritmi blandi ho visto passarmi tutti avanti: non lo dico con rammarico pur nella consapevolezza di aver perso qualche treno, lo dico come una che ha ridato un ordine totalmente nuovo alle priorità. Ogni tanto però mi si riaccende la fiamma della scrittura ed eccomi qui a sproloquiare nella nuova rubrica del blog “Mamma Freak“. Nel titolo ho promesso di parlare di un tema ben preciso e ho già scritto quatto paragrafi di altro… Andiamo al sodo!

“Vedrai che passati i primi 40 giorni sarà tutto più facile!”

Se siete neo genitori sapete quanto spesso viene pronunciata questa frase: una sorta di mantra da ripetere a voce alta ogni volta che la vostra creatura si sveglierà alle 4 di mattina e vorrà fare una poppata di un’ora mentre voi fissate il bianco della parete di fronte intrippandovi in lunghi viaggi mentali. Se non siete genitori, invece, ve lo racconto adesso cosa sono questi fatidici 40 giorni, il periodo dopo il parto definito puerperio durante il quale bisogna prendere le misure con la nuova vita, spesso facendo i conti con gli ormoni che ballano la break dance.

Nei primi quaranta giorni da mamma devi imparare ogni cosa da capo, tra tentativi di interpretazione dei vari tipi di pianto e l’accettazione che non si può arrivare a fare tutto da soli, nemmeno se ti sei sempre vantata di avere ottime doti di multitasking. Devi accettare ogni aiuto senza remore: pranzi pronti, camicie stirate, passeggiate infinite per cercare di addormentare la bimba in cui però l’unica che vorrebbe dormire sei te.

Nei primi quaranta giorni da mamma ti incanti a guardare tua figlia cercando di cogliere ogni somiglianza con te, con suo padre e con tutta la famiglia fino alla settima generazione, a rubare attimi fugaci con la macchina fotografica, a studiare ogni gridolino e ogni mossa delle mani. Ti sorprendi a piangere per le prime risate dopo averle detto qualche parola a caso, forse una delle canzoni sceme che le canti per passare il tempo.

Nei primi quaranta giorni da mamma si cominciano a prendere dei ritmi sempre più umani a mano a mano che il dolore fisico guarisce. Si accettano con rassegnazione le cene a turno e si gioisce per piccole cose come riuscire a guardare un film per intero e dormire per quattro ore filate. E anche per cose veramente buffe come quando fa un ruttino fortissimo o si sbrana una mano per farti capire che ha fame (perché prima o poi tutti si ritrovano a dire cose che fino a 40 giorni prima ritenevano assurde tipo: “brava, hai fatto tanta cacca amore della mamma!”).

Nei primi quaranta giorni da mamma cominci la lunga trafila delle passeggiate e della ricognizione delle strade migliori prive di barriere architettoniche. Ci vogliono due settimane per capire come arrivare a piano terra con bimba, spesa e carrozzina (viene fuori qualcosa di molto simile a quella storia della barcarola che deve portare sull’altra sponda del fiume un cavolo, una pecora e un lupo) e altre due settimane a imparare a sistemare la carrozzina in macchina seguendo tutte le norme di sicurezza che neanche un piano antincendio in una scuola del dopoguerra.

Nei primi quaranta giorni da mamma vorresti dormire tantissimo, invece vengono a trovarti tutti, soprattutto persone che non conosci: allo stesso tempo sei riconoscente per il pensiero di venire a farti visita e un po’ nevrotica per aver perso l’occasione di fare un pisolino pomeridiano. In questi giorni capisci come è diverso l’approccio di chi ha figli e di chi non ne ha e ami chiunque trastulli la bimba per farti fare una cosa che riguardi solo te: telefonare a un’amica, fare una doccia, dormire ancora.

Nei primi quaranta giorni da mamma fai il conto alla rovescia per arrivare a questa fatidica data e capire se avevano tutti ragione o se non cambia niente. Cominci a scorrere le foto monotematiche del tuo telefono pensando già a quando proverai nostalgia di questi cinque chili d’amore puro. Mandi foto a ripetizione a tutti, offendendoti se non usano almeno le parole “bellissima” o “meravigliosa”.

Nei primi quaranta giorni da mamma sei un po’ stordita ma anche bella pur curando poco il tuo corpo: sei proprio te, con tutte le tue rughe di espressione e i capelli che implorano una sistemata, ma con una nuova luce sul viso che è il riflesso dello sguardo di tua figlia. Nei primi quaranta giorni se riesci a farti una ceretta ti senti la regina dell’universo.

Nei primi quaranta giorni da mamma non ti senti ancora veramente tale, però gli istinti primordiali vengono tutti a farti visita come nei documentari sugli oranghi. Nei primi quaranta giorni capisci che niente sarà più come prima: amerai di più, di un amore mai provato prima, di un amore per cui daresti la vita. Di un amore cui hai dato la vita.

16 commenti

  • Sono giorni fantastici che vanno vissuti nella loro interezza sono difficili ma ci rendono capaci di instaurare quel legame con i nostri figli che ci porteremo dietro tutta una vita sono giorni che sembrano infiniti ma poi tutto passa forse!!!!! Per 5 volte ho vissuto con avidità i mie primi 40giorni con loro e ogni volta sono stati per me fondamentali. Sarà fantastico… Faticoso ma se tu hai fatto lo shampoo sei avanti!!!!! Buona vita in 3

    • A

      Ciao Vero e grazie per il tuo commento!
      5 volte mamma, ti stimo tantissimo! Pur nelle varie difficoltà (anche perché è la mia prima volta) ricordo quei 40 giorni già con affetto… come passa in fretta il tempo!
      Si supera tutto, le mamme hanno davvero qualcosa di speciale, come una marcia in più!

  • I tuoi post sono semplicemente bellissimi, dolcissimi e pieni di amore. Sei riuscita a fare un quadretto preciso dei primi 40 giorni e mi sono rivista tantissimo nelle tue parole… sono momenti difficilissimi ma altrettanto belli e impagabili! Ahhh quando vorrei tornare indietro…

    • A

      Ciao Paola,
      grazie! Tutte le mamme con i bimbi grandicelli dicono che vorrebbero tornare indietro a quei giorni, invece quando ci siamo ci sembrano lunghi e difficili… non ci accontentiamo mai! Per fortuna c’è una costante: l’amore per i nostri cuccioli!

  • Mi commuovo sempre quando ti leggo, ecco.
    Proprio oggi guardavo il mio che ormai ha quasi otto anni (ma se ho partorito ieri!) e pensavo a quando mi dormiva sul petto, e anche quella era felicità. I baci, le carezze, il suo profumo…
    Ed ora…ora si pulisce quando gli do un bacio 😀 …ma è sempre il mio AMORE!

    è un viaggio meraviglioso 😉

    • Ciao Cri,
      mi hai fatto ridere pensando che adesso il tuo piccolo viaggiatore si pulisce quando lo baci!
      Ogni età ha le sue caratteristiche, non vedo l’ora di esplorarle tutte con grande amore.
      Grazie, ti abbraccio!

  • La ceretta e lo shampoo sono il top della cura nei primi 40 giorni! Se ce la fai, hai fatto già una gran cosa 😀
    Tieni conto che dopo i primi 40 giorni cominceranno a dirti “dai che a 3 mesi è meglio”, poi diventeranno 7 mesi, poi 1 anno e così via.

    La verità è che sei tu a diventare migliore e che l’amore continua a crescere a dismisura così come la felicità (e a dire il vero è anche vero che i bambini cominciano a diventare più indipendenti, cosa che personalmente, mi rende molto felice).
    Tutto questo per dire cosa? Niente, che il tempo passa e quel che ti pareva impossibile ritorna la normalità. O meglio, una nuova normalità <3

    • Grazie Vale,
      le tue parole sono sempre di grande consolazione per me, mi dai sempre una nuova chiave di lettura.
      La cosa importante che cerco sempre di tenere in mente è che ogni momento non torna più, quindi anche se sono stanca o non dormo lo considero come qualcosa di momentaneo e alla fine non è così impossibile da affrontare! Un abbraccio grande.

    • La verità è che… finché non se ne vanno di casa non sarai mai libera… e nemmeno allora!!!
      La serietà non è da me, voi ragazze mi conoscete.
      Mi piace leggervi ogni tanto perché riuscite ad esprimere un vostro lato “intimo”. Vi invidio tantissimo, io non riesco proprio a rendere pubbliche le mie emozioni.
      ps: vorrei vedervi entrambe in stile mamma per una volta

      • A

        Ele è giusto che ognuno scriva quello che si sente di esternare, anche io ci metto una vita a volte a schiacciare il tasto “pubblica”.
        Vediamoci quando vuoi! :*

  • Che bello Serena, io non sono mamma, ma ho un rapporto molto speciale con la mia.
    E mi sono emozionata.

    Ne avrai di storie in giro per il mondo da raccontare, alla tua piccola Anita 🙂
    Un abbraccio!

    • Ciao Marika!
      Non vedo l’ora di avere tante storie da raccontare ma soprattutto di viaggiare con Anita.
      È molto bello che tu scriva di avere un rapporto speciale con tua mamma, sicuramente ti avrà insegnato tanti valori che ti porti dietro anche nello scoprire il mondo.

  • Ciao Serena,
    Come sempre i tuoi testi sono interessanti. Non perderai nessun treno, quelle come te possono ripartire quando vogliono. 😉
    Mi hai fatto ricordare la mia prima volta, quando passavo ore ed ore a guardare decine di film mentre allatavo. È stato così bello… Volevo ripetere la sensazione con la seconda, ma poi non è mai lo stesso.
    Vi auguro tante cose belle. A presto!

    • A

      Ciao Barbara,
      Grazie, mi hai dato una bella carica di speranza per recuperare qualche treno quando mi rimetterò in gioco!
      Ai film non ci avevo pensato, bella idea! Io mi sono specializzata nella lettura di libri sfogliando le pagine con una sola mano mentre l’altra è impegnata a sostenere la bimba!

  • Lo so, ti dico sempre le stesse cose ma avrei potuto scriverlo io questo post oramai quasi due anni fa 🙂 non l’avrei scritto così bene ma il succo del discorso sarebbe stato questo! Per i 40 giorni..nel mio caso davvero ha iniziato a cambiare tutto perché siamo passati a un solo biberon per notte..però certo,ogni bebe è a sé..unbacione dolce mamma!

    • A

      Ciao Sere,
      Mi fa così piacere leggerti nei commenti! Anche il speravo in meno poppate, ma qui siamo sempre mangione! Prima o poi dormirò! Grazie, un abbraccio!

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