Il kit di cucito

Pubblicato il 20 Maggio 2008

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Erasmus

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Ciao, sono Marco, meglio conosciuto come il Barone, già vittima più volte dei discorsi di questo blog.
Questo messaggio è rivolto in particolar modo alla mamma di Mercoledì, responsabile di questo blog. Signora, vogliamo parlare del kit da cucito di sua figlia? Senza considerare il fatto che questo kit è proprio brutto, ha solo 2 fili, di cui uno rosa e un ago. E così iniziò la storia.

Questa sera mi si stacca l’ultimo bottone della camicia, quella a quadri anni sessanta. Dovete sapere che per me la precisione è una delle cose più importanti, quindi chiamo urgentemente la donna più organizzata del pianeta per sapere se aveva a disposizione ago e filo. La risposta qual è stata secondo voi? Positiva! Io da persona civile le chiedo se è un problema usare il suo ago e filo ed ecco che lei mi guarda e dice: “Non ti preoccupare, ormai sono anni che ho questo kit, lo devo ricomprare!”

A me viene da pensare. Io pensavo che lei fosse diventata organizzata dal momento in cui è arrivata a Lisbona, invece no! Già dai tempi delle elementari nella ridente Massarosa lei sapeva cucire il suo grembiule di scuola. Adesso signora chiamo il telefono azzurro, perché sua figlia ha 23 anni e sa cucire, lavare, cucinare, stirare, imbiancare, scrivere sui blog, sa fare di conto, mi chiede se voglio mangiare ancora, mi dice che devo mangiare più verdura e più frutta. Io vorrei sapere che educazione ha ricevuto. Lei è il prototipo di donna da sposare. Io voglio essere adottato. Io non so far niente e quando sua figlia viene fuori con diete, colesterolo, profumi per la camera e tutte le cose che per me sono le più strane del mondo io alzo le braccia al cielo e mi arrendo. Mi fa sentire la persona più incapace del mondo.

Ah, dimenticavo! A titolo informativo, sua figlia a Lisbona ha tre figli di 23 e più anni da gestire. Li sveglia per mandarli a scuola, prepara loro la colazione e controlla che non mangino schifezze. A volte lava loro i vestiti. Signora…la frase che rimarrà in Rua dos Douradores per sempre sarà: “Ragazziiiiii, a tavola che si raffredda!”. E qui chiudo. Grazie signora, possiamo chiamarla nonna? Se la sente? Noi le saremmo riconoscenti per sempre per averci regalato una mamma così dolce.

Serena Puosi

Ciao, sono Serena, scrivere è da sempre la mia passione e nel 2008 ho deciso di aprire un blog per condividere i miei viaggi: da allora non mi sono più fermata! Amo vedere con i miei occhi nuove destinazioni, mi attrae tutto ciò che è diverso dalle mie abitudini e ho sempre la valigia pronta per la prossima meta. Mi piacciono i posti di mare e le isole, ho un debole per l'Asia e non mi tiro mai indietro alla domanda "Partiamo?"

9 commenti

  • Miglior post nella storia dei blog.
    Barone for president.
    😀

  • Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  • Anonymous

    Ciao Serena e ciao Barone dell’Alfama, sono la mamma. Non amo molto questo mezzo di comunicazione “pubblico” ma visto che sono stata chiamata in causa…e per una “giusta” causa eccomi qua.
    Tutti questi complimenti mi hanno fatto molto piacere anche se, sono sicura, hai esagerato un pochino.
    Anzi, spero che si tratti di complimenti!! non vorrei, soprattutto da parte di chi non mi conosce,che mi vedesse come una mamma che ha costretto la sua bambina, fin dalla più tenera età, a fare i lavori domestici sullo stile di Cenerentola: lavare i tappeti, pulire il camino, lavare il gatto, ecc.
    La differenza fra tu e me Sere è che tu sei apprezzata, giustamente, ed io sono cosiderata un pò rompi!!!(soprattutto da papi quando si tratta di cibo salutista). Vabbè pazienza.
    Salutoni,baci, abbracci da mamma

  • Anonymous

    hihihi…
    si, sono io l’anonimo 4!!
    un abbraccio forte!
    Ila

  • Troppo buoni…
    Papi ma un po’ aiutavo anche in casa, dai!E poi si impara a fare le faccende domestiche anche solo guardando..hehe
    Quanto ad anonimo 4…ho ritrovato le macchine di molti…ila?!

  • Anonymous

    Serena è capace di ritrovare l’auto e anche la strada di casa SEMPRE. Giuro. Questa è la prima cosa che mi è venuta in mente mentre leggevo… non firmo, vediamo se la nostra eroina indovina chi sono… hihihi!!!

  • Anonymous

    Caro Barone, è il “nonno” che ti parla. Credo proprio che la cosa in cui è più brava Mercoledi sia “fare le torte” nel senso che vi sta “intortando” tutti. Devi sapere che per tutti i 20 e passa anni che ha trascorso in famiglia, non mi sembra abbia mai dato segnali di tutte queste capacità “casalinghe” che te esalti. Evidentemente il bisogno leva il lupo dal bosco e gli anni di sopravvivenza trascorsi prima a Pisa ed ora a Lisbona hanno fatto affiorare le conoscenze comunque acquisite negli anni fra casa e boy scout.
    Quanto alla cura della dieta, quella probabilmente l’ha davvero assorbita dalla mamma e dai suoi vani tentativi di farmela seguire! I mie 115 kg ed oltre stanno a dimostrare che con me in famiglia hanno fallito, forse per questo ora si sfogano con chiunque capiti loro a tiro, compreso i tre figliocci portoghesi.
    Attento ai giudizi sulla consorte.
    “Prototipo di donna da sposare”
    PASSACI 25 ANNI POI ME LO SAI RIDIRE!!!! Naturalmente scherzo, ma mica posso dare tanta soddisfazione alla signora!
    Se vuoi ti adottiamo, ma come genitori, non come nonni!
    L’idea di coricarmi accanto ad una “nonna” mi intristisce!!!
    Un saluto
    Papi

  • avete dimenticato i palloncini alla pach addams!! io non l’ho ancora vista all’opera però…ancora si aspetta la serata palloncini-crepes alla Nutella! 😛

  • Anonymous

    Veeeeeeeeeero!!!
    Quel kit micidiale lo estraeva dallo zaino nei casi di emergenza anche nelle austere aule del Liceo!
    Signor Barone, ha dimenticato un dettaglio: Serena non ha ancora acceso un fuoco dal nulla per voi? Beh, sa fare anche quello.

    Un saluto a tutti, beati voi.
    Cecilia

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