“Non c’è niente, dentro di me, che tu debba sapere”, dice lei.
Fino a che non verrà la mattina di lunedì,
siete l’uno nelle braccia dell’altra,
ad ascoltare il rumore del tempo che passa.
Murakami Haruki – Kafka sulla spiaggia
Questo autunno inoltrato non vuol saperne di lasciare spazio al freddo anche se cominciano le prime avvisaglie. Come un orso in letargo sciolgo svogliata la stretta della tua mano, sgattaiolo dal letto coi primi brividi quando fuori è ancora buio. Sarà una lunga giornata.
Impercettibile, un minuto di luce cede il posto alla notte: un giorno come un altro volge al termine con tutte le scadenze e gli impegni. Torno a casa col carico di stanchezza quotidiana ma sono felice: un tuo sorriso mi aspetta oltre la soglia per farmi sentire sempre benvenuta.
La vita ci si riversa addosso con la forza dell’uragano e noi non possiamo che assecondarla, trovando riparo su una zattera a forma di divano quando davvero abbiamo corso troppo. Un mondo sconfinato ci aspetta fuori, ma ciò che ci serve è tutto qui: una spalla per scaricare la tensione, una carezza e un futuro da costruire insieme.
Ciò che sognavo da bambina sta prendendo forma e gli spazi che ci cuciamo intorno hanno la trama dei nostri sogni. Queste mura sono vive e abbastanza grandi per accogliere la famiglia allargata degli amici, ognuno con una storia, ognuno con qualcosa da cui imparare. Ho sempre desiderato queste tavolate stracolme di vita e adesso anche io partecipo a questo banchetto con la felicità di una bambina di fronte a un giocattolo tanto bramato.
Quando il carico si fa troppo pesante riduco tutto all’osso e ne succhio la polpa, immagino di rivolgermi a un bambino per catturare l’essenziale, per farmi sopraffare da una rassicurante dose di semplicità. Ascolto il rumore del tempo che passa. È tutto racchiuso qui: è proprio un bel rumore.
[Foto di copertina: Erik Witsoe su Unsplash]
12 commenti
Simone
per caso ho incontrato le tue parole. Non solo queste, ma tutte, scritto dopo scritto. Non volevo lasciare traccia del mio passaggio, per non rovinare la sinfonia di parole ed immagini che hai suonato. solo grazie, allora…
Mercoledì
Grazie a te Simone, sono felice che tu abbia deciso di lasciar traccia del tuo passaggio, sono cose belle che scaldano il cuore. Grazie a te, davvero.
Alessandra Pistillo
Non ci sono parole! :’)
Mercoledì
Grazie Ale, è sempre bello leggere i tuoi commenti!
Luca
Questa è poesia. Complimenti per l’uso di parole tanto evocative.
Mercoledì
Grazie Luca,
Provare a disegnare con le parole è il mio intento, sono felice che tu apprezzi. Un saluto!
Massimo
Spettacolare Sere.
Mercoledì
Grazie Massimo!
simonawp
Come si può scrivere un sospiro?
Mercoledì
Il tuo commento stesso è un sospiro! Grazie Simo!
The Girl with the Suitcase
Che meraviglia, Serena!
Mercoledì
Grazie Silvia! È ance grazie al tuo incoraggiamento se continuo a scrivere questi post! :*