L’immortale

Pubblicato il 10 Febbraio 2014

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Love Post

Condividi su:

si accontenta di cause leggere
la guerra del cuore
il lamento di un cane abbattuto
da un’ombra di passo

si soddisfa di brevi agonie sulla strada di casa
uno scoppio di sangue
un’assenza apparecchiata per cena

Disamistade – Fabrizio de André

 

Un forte vento soffia sui filari spogli freschi di potatura, forse anche loro sanno che ora non è più tempo di vangare la terra. Il cielo ti ha concesso la grazia di un’ultima giornata di sole, l’hai passata lavorando nei campi fino al tramonto, come ti piaceva fare nonostante i consigli dei dottori, nonostante le raccomandazioni di mia madre che ti porgeva sempre una giacca in più. Ma che ne sanno i medici di cosa ci fa svegliare la mattina con un obiettivo, di qual è la linfa che ci tiene in vita?

La vigna è stata ciò che ti ha fatto andare avanti quando la tua metà se n’è andata per il viaggio più lungo, il tuo vino e i prodotti della terra sono stati il tuo orgoglio e anche noi ne andiamo ancora fieri. Ho temuto un tuo tracollo, invece sei rimasto lucido e hai trovato altri motivi per alzarti dal letto, non ti sei fatto spezzare dal dolore, sei andato avanti per noi che ti stavamo intorno a pendere dalle tue labbra in attesa dell’indicazione sulla retta via da percorrere.

È proprio questa la tua dote più grande: averci insegnato ad essere onesti e giusti, ad essere miti senza perdere la dignità, ad essere grati e gentili, perché la grandezza è in chi, come te, non alza mai la voce, non perde mai la pazienza. Non servono sfuriate, urla e punizioni per farsi rispettare, e nemmeno parole vuote di senso: la lezione di vita più grande ce l’hai data con l’esempio e la coerenza. Quando sarò incerta su come comportarmi puoi stare certo che penserò a come ti saresti comportato te nella stessa situazione, prenderò sicuramente la decisione giusta.

Spero di aver ereditato dal tuo patrimonio genetico almeno un po’ della tua fibra, tu che hai passato sei anni della tua giovinezza in guerra, prigioniero degli inglesi in Africa, forte come un leone che non ha bisogno di ruggire. Vorrei aver preso da te la dedizione e l’impegno che hai messo in ogni tua impresa, il calore che sapevi dare a tutti quelli che hanno incrociato la tua strada, la lucidità di analisi in ogni situazione e la fermezza nell’esprimere le tue idee senza mai giudicare. Se anche ricevessi la metà delle tue doti potrei ritenermi fortunata.

Quando ci siamo visti giovedì scorso mi hai detto che avevo un bel vestito – cosa strana, non me lo dicevi mai – e mi hai salutato sorridendo. La notte precedente avevo sognato una casa con un via vai di gente, si celebrava con gioia una festa. In effetti, al di là del dolore che inevitabilmente si è fatto posto tra le nostre viscere, tutti quelli che sono venuti a darti l’ultimo saluto ti hanno ricordato col sorriso e questo non può che renderci orgogliosi di te. Erano tantissimi, quattro generazioni diverse strette in un ultimo abbraccio, roba che nemmeno al concerto dei Rolling Stones.

“Torna presto!” mi hai detto, ma io non sapevo che con presto intendevi la mattina dopo, nonno. Credevo tu fossi immortale, ora so che il tuo corpo non lo è, ma il tuo esempio lo sarà.

28 commenti

  • Bellissimo, dolce ed emozionante questo post.. la grandezza e la semplicità dei nonni (somiglia tanto al mio, sai?) sono un esempio prezioso per noi. Un abbraccio!

    • A

      Grazie per le tue parole, sono felice che ti siano arrivate così vicine. Un abbraccio a te e benvenuta.

  • Arrivo tardi a leggerlo, ma il tempo nulla toglie all’emozione che traspare dalle parole, e che mi hai trasmesso. Un abbraccio

    • A

      Non è mai troppo tardi per delle belle parole gentili. Grazie Silvia, ti abbraccio!

  • Che commozione le tue parole, profonde ancor più del solito… e il commento del tuo papà…tenerissimo. Ti abbraccio

  • Serena, posso affermare che quella grinta di tuo nonno ad affrontare la vita l ‘hai ereditata molto bene …. con le tue parole rendi piacevole piacevole anche l ‘annuncio della morte di tuo nonno … un abbraccio

    • A

      Ciao Silvia, grazie per le tue belle parole di conforto, spero davvero che sia come dici te. Ti abbraccio.

  • Mi dispiace, Serena. I nonni sono così fragile e al contempo così forti che non ci abbandonano mai. Io ho sognato la mia nonna proprio l’altra sera e ormai non c’è più da 5 anni.
    Vedrai che tutto ciò che di bello, buono, dolce e giusto ti ha insegnato vivrà con te. E ovunque sia sarà sempre fiero di te.
    Ti abbraccio forte.

    • A

      Grazie Claudia per aver condiviso questo bel ricordo. Anche a me è capitato di sognare mia nonna in sogno, adesso mi piace pensare che siano tutti insieme, non so come e dove ma felici. Sono sicura che tutto quello che hanno seminato rimarrà in noi.
      Grazie, ti abbraccio.

  • I nonni… non si dimenticano mai. Ti abbraccio cara mia.

  • I nonni sono dei legami così forti e che ti rimangono nel cuore per sempre.
    Il tempo non cancellerà la mancanza ma i ricordi saranno quelli che ti faranno sorridere…..
    anche se io ancora ogni tanto ci piango un po’…
    Un abbraccio.

    • A

      Grazie per questo tuo ricordo Raffaella,
      ora tutti i miei nonni saranno per me dei bellissimi indelebili ricordi.
      Un abbraccio.

  • Dino è una delle persone più belle e forti che abbia mai conosciuto.

    Un abbraccio,

    Giamba

  • Spero che esista veramente il modo di vedere da un’altra dimensione, quello che lasciamo sulla terra, perché quando sarà il mio momento vorrei tanto vedere cosa scriverai di me, perché sono sicuro che sarà esattamente la mia immagine, il miglior ricordo possibile di me come persona e padre. E anche di la, a chi me lo chiederà, farò vedere il tuo scritto e dirò: l’ha scritto mia figlia e ne vado orgoglioso

    • A

      Via allora fammi piangere!
      Spero che quello che hai scritto si verifichi in un tempo molto, molto lontano.
      Grazie

  • La terra, l’orto, i filari…erano la vita anche di mio nonno.
    Quando il fisico non gli permise più di accudirli si lasciò andare quasi come se avesse voluto dire “Se non posso fare questo, significa che qui il mio tempo è finito”.

    Grazie davvero per quello che hai scritto.

    Un forte abbraccio.

    • A

      Ciao Daniele,
      grazie a te per le parole che hai condiviso.

      Quello che mi racconti di tuo nonno è esattamente quello che ci auguravamo non succedesse, infatti, pur nella tristezza di una perdita così grande, siamo stati felici di averlo visto VIVO fino all’ultimo istante.

      Grazie.

  • Hai la dote di mischiare bellezza, leggerezza e dolore. Quella sensazione che va oltre l’empatia. E stimola ricordi personali che fanno venire voglia di abbracciarti.
    un abbraccio
    Paola

    • A

      Paola grazie per le tue parole, spero veramente di avere le doti di cui parli, sarebbe una gran cosa. Un abbraccio anche a te, spero di conoscerti presto.

  • Un abbraccio (con i lacrimoni).
    B.

  • Di silenziosi abbracci e strappi di somiglianze.
    Gratitudine e commozione, e’.

    • A

      Tante incredibili somiglianze che ci avvicinano sempre più.
      Grazie per le tue parole sempre calde.
      Sere

  • Ah Sere, che cose mi hai fatto venire in mente con questo post! Ti abbraccio forte.

    • A

      Ciao Giovy, spero che, nonostante tutto, siano cose belle. Un abbraccio. Grazie.

Lascia il tuo commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Scorri tra altri articoli selezionati attentamente per offrirti una visione più ampia e approfondita su argomenti correlati, arricchendo così la tua esperienza di lettura.

Briciole di quarantena

Diario della quarantena, del primo mese di reclusione per la pandemia del Coronavirus con le piccole grandi cose di ogni giorno.

8 Aprile 2020
coronavirus raccontato da una mamma