Levigliani di Stazzema e l’Antro del Corchia

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Italia

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Ammetto di avere un vizio: più un posto è lontano e diverso nel modo di vivere e pensare più mi attrae.  Per questo ho lasciato alcuni posti vicino a casa nella lista del “un giorno li visiterò” per tanto tempo. Mi ci sono voluti quasi trent’anni e un invito esplicito per andare a visitare l’Antro del Corchia, la grotta turistica che si trova a Levigliani di Stazzema. Il nome “Antro del Corchia” potrebbe anche spaventarvi, ma vi assicuro che questa grotta si fa scoprire senza affanni e troppo impegno.

Quindi gambe in spalla, indossate un paio di scarpe con suola in gomma (meglio ancora quelle da trekking) e vestitevi abbastanza da sopportare gli 8 gradi costanti all’interno, ma soprattutto l’umidità sempre molto elevata. Se avete paura di sporcarvi sappiate che potrebbe servirvi un cambio: le possibilità di scivolare sono direttamente proporzionali alla vostra disattenzione.

Cosa fare a Levigliani

L’Antro del Corchia

Antro del Corchia
L’ingresso dell’Antro del Corchia

Ammetto di essere stata un po’ titubante all’ingresso: l’idea di infilarmi due ore nelle viscere della terra e percorrere 1700 gradini non è esattamente la mia idea di felicità. Invece mi sono dovuta ricredere. Se prima pensavo che le grotte avessero quel che di diabolico dei gironi danteschi, adesso posso dire con certezza che chiunque può provare questa esperienza: non avete scuse di pigrizia se l’ho fatto anche io! (E poi mi hanno detto che anche i bambini delle elementari e una signora di 90 anni lo hanno percorso!)

L’antro è, in realtà, un sistema di grotte di 60 chilometri. Si dice, però, che ce ne siano altrettanti ancora da esplorare e questo conferirebbe all’antro il primato di grotta più ampia d’Europa oltre che d’Italia.

Il percorso si snoda su passerelle che non intaccano la natura e lo stesso si può dire delle luci temporizzate poste strategicamente a evidenziare i punti salienti delle pareti rocciose: quello che si avverte sono i milioni di anni di storia geologica e si fa fatica a pensare che tutto questo ben di dio sia stato reso fruibile al pubblico solo nel 2001.

Antro del Corchia
Antro del Corchia

All’interno, guidati dalle parole di una guida esperta, si possono scorgere senza fatica figure maestose che sembrano prendere vita da un momento all’altro. Si attraversano gallerie che hanno preso i nomi più fantasiosi e si rimane basiti dalla bellezza che non finisce mai di lasciarti attonito. Anche quando pensi che il più è visto, ecco che ti si para davanti una foresta di stalagmiti e stalattiti e pensi che la natura comanda su tutto.

Ho percorso la via del ritorno un po’ così, sbigottita, persa nel silenzio di una grotta che in realtà silenziosa non è: è la natura a manifestarsi sotto forma di acqua e terra nelle forme e colori più strabilianti. All’uscita sono stata travolta dal risvegliarsi dell’olfatto totalmente azzerato all’interno e i profumi della primavera che volge all’estate mi hanno ben presto riportato all’accecante realtà.

Sito ufficiale dell’Antro del Corchia

Il paese di Levigliani

Levigliani, in provincia di Lucca, è una frazione del comune di Stazzema situata a più di 600 metri sul livello del mare nel parco delle Alpi Apuane nell’Alta Versilia. Sotto la vetta del monte Corchia, tra boschi di faggi e di castagni, Levigliani negli ultimi anni si è dedicata al turismo, attività che è andata ad affiancare quella storica: l’estrazione del marmo. Il piccolo borgo ospita tutt’oggi poco più di 300 abitanti ed è un piacere passeggiare per le viuzze tra case di pietra e marmo. Levigliani è anche il paese più alto di tutta la Versilia.

 

Levigliani
Levigliani

Miniere dell’Argento Vivo

Se pensate che l’offerta di Levigliani si concluda con la seppur bellissima visita all’Antro del Corchia vi sbagliate: il resto della giornata può scorrere velocemente con una capatina alle Miniere dell’Argento Vivo e al Museo della Pietra Piegata (di cui però non posso parlarvi perché non l’ho visitato).

Le antiche Miniere dell’argento vivo, le più antiche dell’Alta Toscana, sono la testimonianza degli antichi giacimenti e dell’attività di estrazione di minerali di piombo argentifero, bario, ferro e mercurio, oltre a cinabro e pirite, che hanno dato occupazione a tanti abitanti della zona.

Si tratta di un percorso attrezzato di 900 metri accompagnati da una guida e muniti di caschetti da minatori. La visita guidata inizia nel cantiere della “Cava Romana” e continua poi verso i cantieri della “Cavetta” dove si ritrovano vecchi tubi e tramogge.

La cava sopra Levigliani (cave di marmo arabescato)

L’ultima parte della mia visita qui è stata alla cava sopra Levigliani.

Si tratta di un’antica via marmifera conosciuta anche come “via di lizza”, che sale fino a raggiungere la cava in galleria denominata “Borra Larga”, tuttora in funzione. Quella dell’estrazione del marmo è una storia antica che ci fa risalire fino ai Romani e poi ai cavatori delle Alpi Apuane, passando anche per Michelangelo, che veniva personalmente a scegliere i pezzi per le sue opere.

Salire fino a lassù è un vero e proprio viaggio alla scoperta delle tecniche di lavorazione del marmo all’interno di un maestoso e suggestivo teatro “dentro la montagna”. Si può osservare come vengono estratti i blocchi, i metodi di taglio della roccia e le varie qualità del cosiddetto “Oro Bianco”.

Vi lascio un po’ di foto perché parlano da sole.

Un grazie speciale a Gianni e Margherita per la splendida giornata. Se passate da Levigliani vi suggerisco anche un pranzo all’Hotel Raffaello, non ne rimarrete delusi!

Tag: Toscana

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