I treni hanno un fascino speciale che spesso si tramuta in storia da raccontare. Non sono solo mezzi che trasportano le persone da un luogo all’altro, ma teatri di incontri, paesaggi e tempo che non è mai inerte. Infatti la letteratura è piena di storie ambientate sulle rotaie e lo stesso si può dire dei viaggi, tra i quali si elevano fino all’Olimpo dei più mitici traversate come la Transiberiana e il rito di passaggio dell’nterrail.
Da qualche anno a questa parte, inoltre, ho adottato un metro di misura speciale per capire se qualcosa è affascinante: se piace ai bambini, significa che merita. A questo proposito i treni – regali ambiti e amati dai piccoli di qualsiasi epoca e mezzi di trasporto da cui rimangono incantati – sono da sempre in cima alla scala dell’interesse dei bambini: motivo in più per rimanerne incantati anche da grandi.
In questo post ho raccolto mirabili tributi al mezzo di trasporto più affascinante di sempre, pescando tra le mie letture passate e aggiungendone alcune da fare: ecco a voi una lunga lista di libri che parlano di treni.
Libri che ho letto che parlano di treni
Il treno dei bambini di Viola Ardone
Voglio cominciare questa lista con uno dei libri più belli che ho letto negli ultimi anni e di cui vi ho già parlato nel post “I 12 libri più belli del 2021, uno per ogni mese”.
La storia è ambientata nel 1946 e il protagonista è Amerigo, che a soli sette anni lascia sua madre e il suo rione a Napoli per salire su un treno che lo porterà al nord insieme a tanti altri bambini del sud. Questi treni, grazie a un’iniziativa del Partito Comunista, portavano i bambini meridionali in famiglie del nord, che li accoglievano per periodi più o meno lunghi per toglierli dalla povertà dilagante del dopoguerra.
“Il treno dei bambini” è una lente di ingrandimento su un periodo storico e sul divario tra nord e sud e allo stesso tempo un viaggio che permette al bambino protagonista di conoscersi nel profondo fino alle sue radici. Commovente, intenso, narrato dal punto di vista di un bambino di 7 anni, questo libro è un piccolo gioiello che consiglio anche a voi.
Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane di Fabio Bertino
Il secondo libro di cui vi voglio parlare è “Binari” di Fabio Bertino, scrittore e viaggiatore che ho conosciuto online e con cui mi trovo spesso d’accordo sulla visione del mondo. Il libro, uscito nel 2021, raccoglie racconti di viaggio sulle ferrovie minori d’Italia sulle quali Fabio si è avventurato in solitaria con la determinazione di chi sa che, con un po’ di fortuna, viaggiare su tratte ignorate dai più non sarà solo uno spostamento, ma una scuola di vita.
Attraversando l’Italia in tutta la sua estensione e verso tutti i punti cardinali, Fabio sale su treni frequentati perlopiù dalle persone del luogo e, nei suoi due metri di altezza e nella sua ostinazione di raggiungereposti in cui pochi altri si avventurerebbero, si fa riconoscere da controllori e bigliettai, apprendendo sui luoghi attraversati informazioni in presa diretta che mai avrebbe trovato altrove. Non c’è niente di meglio che conoscere gioie e dolori di un luogo attraverso i vissuti dei pendolari che per motivi di lavoro e di studio (ma anche semplicemente per impiegare il tempo immobile della pensione) sono costretti a percorrere delle tratte scomode e isolate, le stesse che Fabio cerca col lanternino per raccontarle in questo libro.
Tra le pagine di Binari conosciamo un’Italia dimenticata e lontana dagli onori della cronaca ma che risuona forte e chiara nell’immaginario di chiunque abbia vissuto in provincia. Ci sono treni che sfidano la forza di gravità e altri che sostano in stazioni deserte, treni che scavalcano frontiere e che attraversano isole. Più di ogni altra cosa, ci sono gli incontri con persone comuni eppure speciali, perché disposte a offrire ascolto e aiuto su mezzi che ci costringono a rallentare e cambiare prospettiva sulla nostra frenesia quotidiana. Una piacevole lettura che fa venire voglia di scoprire piccole perle nascoste.
Un treno fantasma verso la Stella dell’Est di Paul Theroux
Purtroppo non si riesce a trovare “Un treno fantasma verso la Stella dell’Est” in vendita perché non è nei cataloghi di stampa, ma c’è la remota opzione che ne possiate trovare una copia usata in qualche mercatino quindi lo elenco lo stesso. È un vero peccato, perché attraverso le pagine di questo libro si viaggia attraverso i continenti insieme a un grande viaggiatore e scrittore: Paul Theroux.
Nel 1975 Paul Theroux intraprese la straordinaria avventura di partire da Londra e raggiungere Tokyo esclusivamente a bordo di treni. Trent’anni dopo quell’esperienza decise di ripercorre il viaggio sulle strade ferrate dell’Asia, regalandoci questo nuovo capitolo della sua esplorazione del pianeta. L’itinerario anche stavolta parte da Londra e attraversa i Balcani, la Turchia, Baku, Ashgabat, Samarcanda, India, Indocina, Giappone, poi sulla leggendaria Transiberiana e ritorno.
In questa piacevole narrazione impregnata di cultura, storia, letteratura e tradizioni locali e senza tacere contraddizioni e cose spiacevoli, Theroux ci racconta luoghi, personaggi e incontri con colleghi illustri con una scrittura evocativa e coinvolgente.
Caduti dal muro di Tito Barbini e Paolo Ciampi
A questo libro di Tito Barbini e Paolo Ciampi edito nel 2009 da Vallecchi Editore nella collana Off the road ho dedicato il post “Caduti dal muro: un libro che è anche un viaggio nei luoghi del comunismo”.
Attraverso la fitta corrispondenza di Tito Barbini, viaggiatore di lungo corso e politico, e Paolo Ciampi, giornalista e scrittore, si srotola un viaggio lento in treno e zaino in spalla attraverso due continenti. Da una parte Tito, che intraprende questo viaggio tra paesaggi e utopie in macerie, dall’altro Paolo che, da casa, raccoglie i pensieri di Tito e li rielabora secondo la sua esperienza, per un viaggio in solitaria che è allo stesso tempo virtualmente corale: una corrispondenza fitta e sentita, in cui non ci si sente guardoni, ma partecipi del dibattito proprio come durante un’accalorata riunione di partito.
Il viaggio parte da Berlino e attraversa la Polonia e Praga, Budapest, Kiev e poi Mosca. Il viaggio di Tito continua approdando a Samarcanda in Uzbekistan e poi affronta la Transiberiana. Dopo è la volta della Cambogia e del Vietnam e dell’ultimo capitolo nei Balcani per la conclusione di un viaggio straordinario.
Cuccette per signora di Anita Nair
Ho già parlato sul blog di “Cuccette per signora” nella carrellata di libri che consiglio di leggere prima di un viaggio in India (o anche solo per volarci con la fantasia). https://www.mercoledituttalasettimana.com/libri-india/
Le protagoniste di questo libro sono sei donne che si trovano per caso a condividere una cuccetta per sole donne su un treno indiano. Tra le donne si crea una condivisione naturale di esperienze di vita e una complicità che solo gli incontri fortuiti possono dare, facendo scorrere il libro come il treno sul quale sono sedute. L’India fa da cornice a questa storia ma allo stesso tempo è anche la settima protagonista del racconto. Un ulteriore plus del libro son le ricette indiane riportate in appendice.
Treno di notte per Lisbona di Pascal Mercier
Ho inserito “Treno di notte per Lisbona” nel post “11 e più libri su Lisbona e sul Portogallo” perché non c’è testo che parli della mia amata capitale lusitana che non attiri la mia attenzione. A dire il vero non sono una grande fan di questo libro da cui è stato tratto anche un film, ma ve lo riporto perché non abbiamo tutti gli stessi gusti, giusto?
Ecco la trama. Cosa potrebbe mai smuovere un professore svizzero affidabile e abitudinario? Quale avvenimento potrebbe ribaltare completamente un’esistenza tanto da fargli compiere un gesto inconsulto? Treno di notte per Lisbona è la storia di Raimund Gregorius, un uomo erudito che vive di libri e di certezze che un giorno si trova a bloccare una donna prima che si getti da un ponte. Dopo quell’episodio la donna si allontana pronunciando poche parole tra cui “portoguês” e il professore rimane scosso da questo tanto da indurlo a prendere un treno notturno per Lisbona.
Le parole di quella donna e il ritrovamento in una libreria di un testo portoghese alquanto misterioso fanno sì che il professore arrivi a Lisbona e si metta sulle tracce del protagonista della storia del libro che gli è capitato tra le mani. Il protagonista si ritrova così a tu per tu con la storia portoghese del secolo scorso tra orrori che mai avrebbe potuto immaginare.
Un indovino mi disse di Tiziano Terzani
Un indovino mi disse è allo stesso tempo un’autobiografia, un romanzo, un diario di viaggio e un reportage dell’Asia tanto amata dallo scrittore Tiziano Terzani (e anche da me!). Il libro racconta un anno davvero particolare della vita dell’autore, che memore di una profezia di un vecchio indovino cinese decide di spostarsi solo via terra. Quella profezia tanto terribile, infatti, raccomandava a Terzani di non volare per tutto il 1993, perché questo significava rischiare di morire… Terzani approfitta di questa occasione per cominciare a viaggiare in modo lento, con una prospettiva nuova, e accorgersi di cose che, spostandosi in aereo, non riusciamo a percepire.
Libri classici sui treni
Aggiungo qui in fondo al post una lista di libri sui treni che non ho ancora letto ma che mi incuriosiscono. Per le trame vi rimando al link.
- Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie
- Il mistero del treno azzurro di Agatha Christie
- Il treno per Istanbul di Graham Greene
- Trans Europa Express di Paolo Rumiz
- L’Italia in seconda classe di Paolo Rumiz
- La ragazza del treno di Paula Hawkins
- Signori, si cambia. In viaggio sui treni della vita di Beppe Severgnigni
- Il treno di Georges Simenon
- L’ultimo treno della Patagonia di Paul Theroux
C’è un treno sui libri che non ho citato e che mi volete segnalare?
Il treno, con i suoi agi di tempo e i suoi disagi di spazio, rimette addosso la disusata curiosità per i particolari, affina l’attenzione per quel che si ha attorno, per quel che scorre fuori del finestrino. Sugli arei presto s’impara a non guardare, a non ascoltare.
Tiziano Terzani – Un indovino mi disse
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