“Quando siete felici, fateci caso” come filosofia di vita

Pubblicato il 5 Gennaio 2016

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Love Post

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Nei giorni scorsi su Instagram e sulla pagina Facebook di Mercoledì tutta la settimana ho citato questa frase di Kurt Vonnegut: “quando siete felici, fateci caso“. A dire la verità il libro in questione non l’ho ancora letto, ma l’ho trovato citato in “Solo bagaglio a mano” di Gabriele Romagnoli. Mi ha colpito subito perché, nonostante non l’avessi mai letta prima, era esattamente la filosofia di vita che ho adottato da un anno a questa parte.

All’inizio dello scorso anno, infatti, prima che molte cose belle dovessero ancora accadere, mi sentivo spesso intrappolata nel mio stesso malumore senza riuscire a fare molto per migliorare la situazione. Non mi mancava niente, è vero: quando hai una famiglia che ti ama e ti supporta, degli amici con cui scambiare chiacchiere e risate, un posto caldo e accogliente come nido e qualche soldo per soddisfare bisogni e desideri hai già molto più di quanto molte persone sulla faccia della terra nemmeno sperano di raggiungere. Eppure non mi sentivo felice nel senso pieno della parola, e continuavo il mio cammino di ricerca in vari modi, spesso fallimentari.

Si dice che la presa di coscienza di questa voglia di fare qualcosa per cambiare sia alla base del cambiamento stesso e io ci credo profondamente. Ho iniziato a fare yoga, ho fatto molte letture illuminanti, ho cercato di evitare persone che mi lasciavano sempre l’amaro in bocca e ho avvicinato quelle che potevano insegnarmi qualcosa, ho cercato persone simili a me per condividere questi stati d’animo, a volte mi sono sentita frustrata ma più spesso ho provato a insistere laddove vedevo un barlume di speranza.

Così ho iniziato il 2015 con in testa un pensiero ben preciso: continuare a scavare dentro di me, conoscermi, imparare ad amarmi, fare caso alle volte in cui mi sentivo davvero felice. Memore di una piacevole lettura di Francesco Piccolo negli anni passati (perché le letture si sedimentano in noi e vengono fuori quando meno ce lo aspettiamo) ho aperto una pagina bianca su Word (gesto che in se contiene paure ataviche e insieme promesse catartiche) e ho chiamato il file “Momenti di trascurabile felicità – 2015“.

Per mesi ho aperto il file solo nelle occasioni speciali, appuntando in poche parole momenti che volevo rimanessero indelebili nella mia vita: alcuni sono frivoli, altri ben più grandi, tutti sono importanti. Questo è quello che ne è venuto fuori: una lista molto personale e significativa che però si è fermata a settembre. No, non è perché da settembre non ho più avuto momenti speciali: è che da quando ho saputo di aspettare una figlia sono in uno stato di grazia totale e ogni cosa è illuminata da una diversa luce, come se tutte le difficoltà mi avessero portato qui dove sono adesso. Ci sono stati momenti anche orribili, non lo nego, ma mi sento come se tutto l’amore del mondo si irradiasse da dentro di me e uscisse all’esterno sotto forma di positività e riconoscenza verso il creato. Adesso non mi sembra un caso nemmeno il fatto che abbia mantenuto costante il proposito di appuntare i momenti di felicità per nove mesi. Da quel momento in poi è stata un’incredibile, frenetica giostra, una continua scoperta.

Vi dono un po’ della mia felicità per darvi la voglia di ricercare la vostra. Buon 2016.

Gennaio

  • Il momento in cui ho aperto il file rinominato “Momenti di trascurabile felicità – 2015”, sapendo di stare per iniziare qualcosa di importante per la mia formazione.
  • La faccia di mio padre dopo che per una vita ha detto “appena vado in pensione adotto un cane” il giorno in cui Pepe è arrivato a casa. E mia madre che ha sempre avuto paura dei cani che lo tratta come un figlio e lo porta a spasso.
  • Tagliarmi parecchi centimetri di stoppa che mi ostinavo a chiamare capelli

Febbraio

  • Un cannolo siciliano fresco di lunedì mattina
  • Mia sorella che finisce gli esami della specialistica e trasmette tutta questa gioia in un messaggio
  • Rivedere un amico dopo tanto tempo
  • Prendere una decisione importante con l’uomo della mia vita
  • Una notizia inaspettata e bellissima da una persona a cui tengo moltissimo
  • La mia migliore amica che mi ascolta e mi dice “Mi viene da piangere di gioia”
  • Le chiacchiere e gli abbracci con un’amica sotto le mura di Lucca dopo essere state a trovare un’altra amica

Aprile

Maggio

  • Un viaggio con mia sorella e del tempo passato insieme
  • Avere voglia di tornare da Budapest per abbracciare Tommaso
  • La mia prima volta in radio, su Radio Capital a Capital in the world a parlare di Giordania
  • Quando ho visto la copertina dell’ebook “Indimenticabile India”
  • Una fitta corrispondenza con un’amica lontana che più che altro è una sorella dell’anima

Giugno

  • 4 giorni a Napoli col telefono staccato
  • I biglietti per il Sudafrica
  • Una giornata al mare con un’amica che non vedo quasi mai perché vive lontana
  • Una piscina gonfiabile in terrazza (che per la cronaca abbiamo poi dovuto spostare in giardino perché, presi dall’entusiasmo abbiamo rischiato di far crollare la casa)
  • L’uscita del mio primo libro “Indimenticabile India
  • Tutti gli attestati di stima dopo l’uscita del libro
  • Il mio compagno che ha organizzato la mia festa dei 30 anni da favola cucinando cibo etnico per tutti gli invitati

Luglio

  • La prima volta all’Isola del Giglio con professionisti che mi fanno ben sperare
  • La prima presentazione del libro a Parma
  • La presentazione del libro a Stiava, il mio paese di residenza, con cena indiana e tanta partecipazione
  • Un massaggio regalato super rilassante

Agosto

  • Una nuova partenza: si va in Sudafrica
  • Vedere tantissimi animali al Kruger National Park
  • Cape Town e la giornata passata a Capo di Buona Speranza
  • Il test di gravidanza positivo
  • Dire ai nostri familiari di essere incinta

Settembre

  • Prendere il libretto di gravidanza
  • La prima ecografia a 9 settimane

E poi ancora: cene, ozio sul divano, viaggi in Italia, mani strette nel sonno, pance che crescono, ancora libri, imparare cose nuove, condividere la gioia con il mondo.

[Foto di Catalin Pop su Unsplash]

31 commenti

  • Come suggerisci, sono partita da qui. Quale modo migliore per entrare nelle tue corde se non attraverso la tua felicità.
    Molto piacere, io sono Erica e continuerò a conoscerti con molta curiosità.
    Ti lascerò ogni tanto un segno del mio passaggio.
    Con un sorriso, ti saluto.

    • A

      Ciao Erica,
      che bello ricevere il tuo commento.
      È proprio piacevole sapere che sei partita dal mio suggerimento con questo post a cui tengo molto, che in qualche modo è l’inizio della mia nuova vita. Ti aspetto qui ogni volta che lo vorrai.
      Serena

  • Un post veramente bello!

  • Questo post è BELLISSIMO!

    • A

      Grazie Roberta!
      Ci ho messo dentro tutta me stessa, spero abbia regalato qualche bel momento anche a tante altre persone.

  • Bellissimo!
    Mi hai fatto tornare la voglia di ricominciare a farlo….
    Anch’io avevo iniziato a tenere un “diario dei momenti belli” dopo aver sprecato troppo tempo a segnarmi quelli brutti pensando che mi sarebbe servito per sfogarmi,evitando così di rovinarmi i rapporti con le persone che mi stanno accanto.
    Ho invertito gli appunti quando mi sono resa conto che scrivendoli invece di lasciarli lì (come speravo)si rafforzavano dentro di me aumentando la mia tristezza.
    Poi come succede spesso il lavoro,la vita,gli impegni mi hanno fatto interrompere.
    Adesso riprenderò sicuramente!
    Grazie e in bocca al lupo per tutte le tue nuove avventure!

    • A
      Mercoledì

      Ciao Francesca,
      grazie! Non avevo mai pensato al diario inverso, e considerando che mi dimentico tutto, inclusi i torti subiti, forse mi sarebbe servito! 😉 Scherzi a parte, tenere traccia solo delle cose positive aiuta a ricaricarsi anche nei momenti grigi, una vera panacea per i mali. Un po’ come provare a fare un sorriso anche quando si è tristi: i muscoli del viso si rilassano e subito si infonde un senso di pace! Grazie di tutto Francesca!

  • Ho cominciato anche io a fare una lista delle cose che mi rendono felice, partendo da cio’ che mi ha reso felice in ogni mese del 2015, scritto a penna nelle prime pagine della mia agenda 2016. Dentro ci sono viaggi, abbracci a persone che non vedevo da anni, traslochi, spettacoli e concerti, nuove amicizie, ma anche camminate all’aria aperta e giornate trascorse al mare. Credo che fermarsi a buttare giu’ due righe sulle cose che ci hanno resi felici sia una buona occasione per ricordarle ancora una volta mentre le si fissa su carta, ma anche lavorare a un piccolo “database” da usare quando ci si sente un po’ giu’ 🙂

    • A
      Mercoledì

      Ciao Dani! Che bello leggerti di tanto in tanto qui!
      Spesso mi chiedo cosa fai, come stai e come hai riorganizzato la tua vita australiana. Sapere che hai iniziato ad appuntarti tutte le cose piacevoli dell’anno passato è un modo per averti vicina… in attesa di finire nella tua lista tra le persone riabbracciate dopo tempo! Un bacione!

  • Che leggerezza questo post!
    Ho appena letto “Solo bagaglio a mano”, un regalo di Farah, e mi ritrovo molto in quello che scrivi.
    Non ci manca niente eppure erriamo alla ricerca di qualcosa. Io come te.
    Se solo prestassimo attenzione a quello che abbiamo, ecco, tutto sarebbe più facile, più bello, più felice. Ti abbraccio.
    Dimenticavo.. sono troppo felice per te e per i tuoi grandi successi!

    • A
      Mercoledì

      Ciao Manuela,
      grazie per il supporto a distanza!
      Solo bagaglio a mano è un piccolo libro che dice molto, a conferma che anche nel poco può nascondersi il tanto. Una lezione di vita in tutta semplicità. Grazie!

  • Cara Serena,
    Il tuo post mi piace per due motivi. Il primo é che hai cercato una maniera sistematica di affrontare il cambiamento. Il secondo é che per farlo hai scelto di fermare il tempo intorno ad alcuni eventi piccoli o grandi che ti hanno reso felice.
    Io credo sempre più profondamente che uno dei problemi più grandi della nostra civiltà attuale sia di non sapere usare il tempo. Per questo a volte é necessario fermarlo, per riflettere. Brava

    • A
      Mercoledì

      Grazie di cuore Debora!
      Ci è voluto del tempo, ma ho capito che la consapevolezza di se è la base per stare bene, e questa include la gestione del tempo: se ne sprechiamo troppo in cose che non ci appagano tutto va storto, mentre le energie vanno incanalate in cose positive. Grazie per essere passata da qui!

  • Ti prego di scusarmi, sembro in modalità stalker, ma ho giusto preso in mano per la prima volta il libro della Kondo in una fantastica piccola libreria a Bagno Vignoni, avevo commentato il tuo post dicendo che ci sarei presto andata, e così è stato. Mi pare una coincidenza simpatica questa del libro e del luogo.

    • A
      Mercoledì

      Ciao Sandra,
      nessuna stalker, solo tanto piacere nel leggere i tuoi commenti e le piccole grandi coincidenze dei nostri cammini! Eh sì, proprio un bel segno. Bagno Vignoni è speciale e quel libro è di quelli che lasciano il segno!

  • Ciao Serena, io credo che non sia un caso che ci sia il libro della Kondo nella tua lista e sono contenta perché in un certo senso riesco a intuire un po’ il contributo che ha dato alla trasformazione di te in questo anno. Trasformazione di cui ha preso consapevolezza a fine anno. Buon 2016 che promette già benissimo 😉

    • A
      Mercoledì

      Ciao Amina,
      Anche io sono convinta che quel libro abbia contribuito alla mia forma mentis attuale. Sono proprio contenta di averlo letto e di aver messo in pratica quello che c’è scritto… E sto ancora continuando a lavorarci su! Grazie e buon 2016 a te!

  • Sere, non sono riuscita a commentare il tuo post in cui condividi i pensieri sulla tua gravidanza perché ero in un posto sperduto!
    Mi hai fatto emozionare: sono molto molto felice per te! Sarai splendida.
    Buon 2016 a te, pieno di sorrisi. Ti abbraccio forte e speriamo di vederci presto!

    • A
      Mercoledì

      Non sai quanto mi farebbe piacere! Ora sono più libera quindi se ti sposti un po’ a nord fammi sapere! Grazie di tutto!

  • Conoscevo la frase e trovo sia fondamentale fare caso alla felicità per poter capire davvero cosa ci rende felici, in modo da tentare di replicare quei momenti. Noto che non hai annotato momenti felici concernenti il blog. Be’, dovresti 😀 io sono di rimando felice di trovare le tue foto, soprattutto quando parli di posti a me noti. Anch’io ascolto sempre Radio capitale e nel 2014 alcune puntate di Capital in the world furono trasmesse proprio dal luogo dove noi eravamo in vacanza – Gallipoli – per cui fu molto simpatico andare e sentire la diretta. Buoni prossimi momenti di felicità: ho idea che saranno parecchi!

    • A
      Mercoledì

      Ciao Sandra,
      grazie per avermi fatto notare questa cosa che non ho scritto eventi legati al blog. Hai ragione, e credo di saperne il motivo: penso sempre che avrei tanto lavoro da fare qui e che potrei migliorare tanto, quindi finché non sistemerò le cose in sospeso (e finché non scriverò più spesso) non sarò realmente soddisfatta di questo spazio che comunque amo moltissimo.

      Mi fa piacere sapere che ti piace trovare le mie foto di posti che hai visto: credo che in futuro mi dedicherò anche a posti che finora ho tralasciato. Insomma, ho delle buone intenzioni!

      Radio Capital è la mia radio preferita! Vedere il dietro le quinte, come scrivi te, è stata una cosa grandiosa. Ecco, la partecipazione a Capital in the World è legata al blog!

      • Quest’estate mentre eravamo invece sul Trasimeno, c’è stata una lunga telefonata con Buffoni e Zucconi a proposito della crisi greca, erano i giorni del referendum bollente, perchè mio marito è per 3/4 greco!!!

        • A
          Mercoledì

          Fantastico! Sia per la telefonata sia per il marito greco al 75%! Lo scambio e la contaminazione di culture è sempre positiva!

  • mmmmmmm già pregusto tutti i post che scriverai quando sarai mamma 🙂 Ti racconto un po’ la mia esperienza (in brevissimo, non voglio annoiarti): non sono diventata mamma alla prima e quelle difficoltà mi hanno avvicinato alla meditazione, tecniche olistiche, yoga ecc ecc. Sarà un caso ma poi è andato tutto bene! Ho iniziato così anch’io la ricerca della felicità, anzi, la ricerca di me stessa e di cosa mi rende felice iniziando proprio a ringraziare ogni sera per le cose belle della giornata. Quindi come spesso mi accade ti capisco e sono in linea con questo post!! Un bacio, Sere

    • A
      Mercoledì

      Ciao Sere,
      cara Malù! È sempre un arricchimento leggere i tuoi commenti e ti stimo molto per la forza con cui mi racconti la tua esperienza. Un mio pensiero costante dal primo giorno in cui ho saputo di avere una creatura che viaggiava con me è proprio la paura che qualcosa vada storto: del resto siamo umani e siamo per questo imperfetti. Continuo a temere, ma allo stesso tempo ho cominciato a pensare positivo, a pensarlo fortissimo, e spero che questa sia la risposta. Adesso non vedo l’ora di conoscerla e di vederla per stare certa che vada tutto bene, nel frattempo continuo con lo yoga, leggo solo cose positive e meditative e provo ad essere grata e riconoscente ogni giorno della mia vita. Ti sento vicina!

      • Bravissima sere, è proprio così che devi fare! Non sempre è facile, nel momento stesso in cui sai di essere incinta alterni momenti idilliaci ad altri di paura fino al parto (e oltre) ma fa parte del gioco..più il regalo è grande e più è grande la fatica ma alla fine è un viaggio che merita di essere vissuto, il più intenso! Sì anch’io anche se non ti conosco adoro i tuoi post e la persona che traspare da essi 🙂

        • A
          Mercoledì

          🙂 grazie! Prima o poi dovremmo incontrarci allora!
          È proprio così: la paura è una costante latente ma ne vale assolutamente la pena!

  • Che bello!!! Che emozione!!!
    Grazie per condividere queste esperienze che mi portano a pensare quanto siamo uniche 😉

    • A
      Mercoledì

      Ciao Ada,
      grazie a te per aver letto e apprezzato il post!
      Faccio sempre fatica a schiacciare il tasto “pubblica” quando scrivo post del genere, però l’idea di rendere partecipe e magari felice qualcuno mi dà sicurezza!

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