Rara la vita in due fatta di lievi gesti,
e affetti di giornata consistenti o no,
bisogna muoversi come ospiti pieni di premure
con delicata attenzione per non disturbare
ed è in certi sguardi che si vede l’infinitoTutto l’universo obbedisce all’amore – Franco Battiato
Per mesi ho covato le parole che ti avrei detto, le ho modellate rigirandole tra le mani, facendo e sfacendo una tela che prendeva consistenza nella mia mente, Penelope di questi anni dieci del Duemila. Addomestico gli impulsi sotto soffitti che conosco, fermo i battiti nelle tempie fino a un attimo prima che scoppino, prima di farmi male.
Forse non ti ho mai detto che mi hai fatto un grande dono, il più grande di tutti: mi hai insegnato a non aver paura. Paura del domani, degli altri, della mia stessa ombra. Paura di sentirmi sempre un gradino sotto, di amare senza riserve. Mi hai prestato i tuoi occhi per osservare il mondo, lo hai fatto con quella naturalezza per la quale non ti aspetti mai nulla in cambio, come fanno i puri, bestie rare nella giungla della vita.
Ho un pantheon laico da pregare, spero che basti per non essere ingrata: chi si ringrazia per questa fortuna? A chi devo portare doni e corone e fiori? Vado a ritroso nei libri che custodiscono le nostre infanzie, siamo così simili che mi commuovo mentre galoppo con la fantasia.
Sei qui vicino a me, sento che respiri forte, voglio darti la mano e accompagnarti ovunque tu stia andando, in qualsiasi posto, in qualsiasi universo.
Quello che avevo da dirti te lo lascio in un soffio, so che lo respirerai e che si poserà lieve là dove si rintanano i tuoi sogni, dove custodisci i segreti, dove c’è già tutto, lascia solo che vengano fuori.
2 commenti
The Girl with the Suitcase
Ma è bellissimo. Un amore quasi incredibile!
Mercoledì
Grazie Silvia!
<3 <3 <3