Vacanze d’inverno con i bambini: consigli utili per affrontare il grande freddo

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Mamma freak

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Siamo appena rientrati da un weekend lungo in Val d’Orcia all’insegna del relax, del tempo passato in famiglia e del Nobile di Montepulciano. Ottimo, corposo, rossissimo Nobile di Montepulciano. Ma non è di questo che voglio parlarvi in questo post, non fatemici pensare che corro a stapparmi una bottiglia per accompagnare dei pici all’aglione.

Quello di cui voglio parlarvi in questo post è di quanto cavolo può far freddo in Val d’Orcia in questo periodo. Per tutto il tempo trascorso in questo stupendo lembo di Toscana ho pensato che tanto valeva andare a Vienna, che era la mia idea iniziale per questo ponte, poi abbiamo ridimensionato la cosa perché passare due giorni su tre in macchina non mi sembrava il caso. Il secondo pensiero è stato che eravamo totalmente impreparati per affrontare il freddo e per stare fuori a visitare posti vestiti come scappati di casa, specialmente viaggiando con una bambina piccola.

Per questo, oltre a sentirmi una mamma snaturata e a progettare qualche incursione in negozi specializzati per comprare vestiti adeguati, ho pensato di raccogliere in questo post alcuni consigli per affrontare le vacanze d’inverno con i bambini e non ritrovarseli in men che non si dica ibernati.

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Come forse avrete capito, non sono una grande fan della neve, prediligo di gran lunga i posti caldi e la bella stagione, ma quest’anno a fine dicembre andremo in un posto in cui rischia di fare abbastanza freddo e nevicare (la meta è sempre top secret, ma ve la svelerò presto anche perché manca poco alla partenza!) per cui mi sono dovuta informare per bene.

Ovviamente non è che il freddo ci abbia fatto desistere dal viaggiare, sia mai, ma è stato necessario pensare a qualche precauzione per prendermi cura di un esserino delicato e vulnerabile di nemmeno due anni. Mi sono informata a riguardo e leggendo online alcune pagine che trattano questo tema, come ad esempio questa del sito di Lichtena sulla cura della pelle dei bambini, ho capito che è importante proteggerla dal freddo con prodotti adeguati. La pelle dei bambini infatti è particolarmente sensibile: il freddo può causare irritazioni e arrossamenti soprattutto sul viso e sulle labbra che possono essere molto fastidiose e dolorose. Per questo è meglio prevenire: mi sono quindi dotata di una crema per pelli sensibili che ho spalmato su viso e mani, che spesso rimangono scoperte perché bimbi e i guanti non sempre vanno d’accordo.

Dopo aver pensato alla pelle scoperta per evitare irritazioni causate dal freddo, bisogna pensare a quella da coprire: qual è l’abbigliamento ideale per un bambino per una vacanza invernale? Non sto parlando di vacanze sulla neve di cui non sono esperta, ma di quei viaggi on the road che piacciono a noi e che ci portano a stare fuori diverse ore per esplorare un posto in ogni suo angolo.

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Niente tuta da sci e scarponcini quindi, ma body, lupetto, calze pesanti (meglio dei calzini perché potrebbe rimanere un po’ di gambina scoperta), maglioncino e pantaloni invernali. Sopra va messa una bella giacca non ingombrante ma che scaldi, cappello, sciarpa e guanti. Occhio però a non vestire eccessivamente i bambini per non causare sudorazione e sbalzi termici troppo elevati passando da posti al chiuso a quelli all’aperto. Se il bimbo sta ancora nel passeggino, ricordatevi una coperta di lana o l’imbottitura del passeggino ma che non li fasci troppo, il corpo deve comunque traspirare.

Se per le vostre vacanze invernali avete deciso di viaggiare in macchina, ci sono alcune accortezze da seguire, prima tra tutti tenere le catene in auto o montare delle gomme invernali. Una cosa che trovo molto utile e che faccio sempre, inoltre, è tenere a portata di mano una sorta di “kit di sopravvivenza” (si vede che non mi sono persa una puntata di Bear Grylls!) con qualcosa da mangiare e da bere, una coperta e magari una torcia elettrica che può far comodo. Queste cose vanno tenute nell’abitacolo e non nel bagagliaio: in caso di brutto tempo non vorrete scendere a prenderle. Inoltre, finché i bambini sono molto piccoli, non si rendono conto che devono bere e per prevenire il rischio di disidratazione bisogna ricordarsi di idratare il bimbo con una frequenza maggiore del solito.

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Infine, andare a zonzo con un piccolo viaggiatore è bello ma molto stancante per tutti, quindi se il clima è rigido e il bimbo è stato fermo nel passeggino a lungo è probabile che sia infreddolito e nervoso. In questi casi al rientro si può preparare un bel bagnetto caldo prima di cena che aiuterà a scaldarlo ed eliminerà lo smog depositato sulla sua pelle.

Questo è quanto ho imparato dagli zero gradi di un freddo dicembre toscano, ma se avete altri consigli da darmi sono tutta orecchie: sarò anche una mamma freak, ma non di certo degenere!

2 commenti

  • Ahahahaha
    Che meraviglia. Lì ci abitavo io, proprio in quelle zone. La mia famiglia è ancora lì ma adesso, non contenta del ghiaccio che mi sono presa, abito in Germania. Ma il freddo qui è diverso, più secco. Quando esci e dimentichi i guanti sembra che le mani ti si stacchino e rotolino a terra, ma almeno non si insinua lungo la spina dorsale, non ti mangia i polmoni. È il freddo umido della Val d’Orcia che uccide. Per me rimane la terra più bella al mondo, ma meglio in altre stagioni.

    • A

      Anche io adoro la Val d’Orcia, mi piace tornarci in tutte le stagioni perché è affascinante ma il freddo che ho preso non me lo scorderò facilmente! 😀

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