Tra Fiesole e Settignano, a soli dieci minuti di macchina dal centro di Firenze, si erge tra giardini curati e alberi secolari la Fattora di Maiano, di cui fino a mercoledì scorso ignoravo l’esistenza.
Devo ammettere che non ho tribolato tanto ad accettare l’invito: una visita al territorio, parlare con le persone che ci lavorano, fare conoscenze e creare una rete è quanto di più auspicabile per una che deve scrivere di turismo per la sua regione. Se a questo ci aggiungiamo un assaggio di olio nuovo e una fuga dall’ufficio nel primo pomeriggio la giornata si colora anche se il tempo è grigio!
L’impatto è spiazzante già dopo aver mosso i primi passi nel giardino della villa: tra i nuvoloni neri si scorge Firenze ed è splendente più che mai. Si potrebbe prendere un compasso, mettere la punta sulla cupola del duomo e tracciare un cerchio ad includere tutta quella bellezza.
Ho pensato tutto il tempo della visita alle persone che si fanno ore e ore di volo per vedere quello che ho sotto gli occhi ogni giorno, a quanto deve essere bello arrivare per la prima volta (e poi ancora e ancora) tra le colline toscane, tra quegli ulivi sotto i quali sono cresciuta e che mi fanno sentire radicata a questa terra.
Dentro poi non vi sto a dire lo sfarzo, le sale tappezzate e i divani broccati incutono reverenza, le lampade finemente lavorare fanno atmosfera, i vecchi libri della biblioteca del primo piano (aperto al pubblico solo su richiesta) emanano sapere e riportano a mondi lontani. Quasi tutto porta la firma di Sir John Temple Leader, che comprò la proprietà nel 1850 e che ne volle riportare in auge la bellezza.
Questa bellezza non lasciò indifferente il regista James Ivory, che volle sfruttare la location per il suo film “A room with a view” (Camera con vista) del 1985. Non conoscevo il film, ma dopo una veloce rassegna su Youtube ho scoperto una giovanissima Helena Bonham Carter e ho letto che il film ha vinto tre premi Oscar nel 1987 tra cui migliore scenografia.
L’ultima parte della visita era riservata alla produzione dell’olio: dalla raccolta delle olive all’imbottigliamento i passaggi e i controlli di qualità sono molti di più di quello che si pensa. C’è una vera e propria scienza dietro la produzione dell’oro toscano e i produttori sono sottoposti a severi controlli per garantirne la qualità.
Dopo la storia ecco l’assaggio: abbiamo bevuto l’olio. Sì perché per assaggiarne il sapore e capire quale gusto abbia l’olio va provato schietto, come fosse uno shortino. La cosa mi ha fatto un certo effetto devo dire, continuo a preferirlo sul pane, non me ne vogliano quelli del consorzio Laudemio! 😀
Informazioni:Fattoria di Maiano
Via Benedetto da Maiano, 11
50014 Fiesole – FI
Tel. +39 055 599600
maiano@contemiarifulcis.it
Ringraziamenti:
LAUDEMIO S.R.L.
Società per la valorizzazione della olivicoltura di pregio toscana società consortile