A Lisbona piove, sono in camera e guardo Rua dos Douradores dalla finestra piena di gocce. Tornata a casa dall’università ogni giorno leggo la posta. Stavolta c’è una sorpresa, non solo leggo le e-mail ma anche una lettera dall’Italia. Che emozione ricevere una lettera di carta, non ci sono più abituata. Poi leggo, leggo e piango di gioia. Mani di lacrime e mascara, dove ho messo i fazzoletti? spero che nessuno disturbi la lettura. Pausa. Non riesco a leggerla tutta d’un fiato, aspetto qualche secondo. Penso ad altro. Non ci riesco. Ricomincio a leggere. Capire di essere importante, di essere amata, di essere apprezzata per come sono, non per come sembro essere. Rileggere di nuovo da capo e ripiangere dalla prima frase, fiera e felice. “Ognuno ha diritto a volare dove vuole, come vuole e quando vuole”.
You’ve got a mail


2 commenti
Sara
mi è scesa una lacrimuccia… anzi due… facciamo tre… mi manchi Sere.
Anonymous
Vai a cagare, già è difficile sopportare la lontananza da te anche se si fa li spavaldi… se poi scrivi queste cose…. mi si scioglie il trucco anche a me!!!!
Papi