Sono nata a Viareggio e questo si sostanzia fin dalla nascita nell’avere due elementi nel sangue: rena e coriandoli. Avere i natali geolocalizzati in questa intersezione di latitudine e longitudine significa passare da un costume all’altro nel giro di pochi mesi, ossia dismesso il bikini ancora profumato di salsedine, si rispolvera la maschera di carnevale per festeggiare degnamente questa ricorrenza.
Per me è una cosa naturale come il fluire delle stagioni, ma per chi non è avvezzo a tali festeggiamenti il Carnevale di Viareggio può sembrare bizzarro, esagerato, irriverente. Con questo post voglio farvi immergere in questo mondo di coriandoli che è il Carnevale di Viareggio per farvi passare da Grinch a fan in 6 semplici mosse! Ci riuscirò? Fatemelo sapere nei commenti! Intanto preparo il costume di carnevale alla bambina e per noi genitori.
1. Un’infarinatura storica
La prima cosa da sapere per apprezzare il Carnevale di Viareggio è che ha alle spalle una lunga storia. La prima sfilata di questa grande manifestazione folcloristica si tenne nel lontanissimo 1873 nella centrale Via Regia, una delle vie più antiche della città. Negli anni e col crescere dell’entusiasmo intorno a questa manifestazione si passò dalle carrozze addobbate a veri e propri carri allegorici di dimensioni monumentali, costruiti grazie alla sapienza dei carpentieri navali e fabbri della Darsena viareggina.
Date le dimensioni dei carri, il circuito della sfilata passò da Via Regia alla Passeggiata a mare, dove ancora oggi si tiene questa manifestazione. Dopo uno stop forzato durante la prima guerra mondiale, il Carnevale riprese con più vigore e dal 1921 si introdussero due importanti novità: l’inno ufficiale dal titolo “Sulla coppa di champagne” e una banda a bordo del carro per movimentare la situazione con la musica.
Altri anni importanti per il Carnevale di Viareggio sono i seguenti (occhio a sottovalutare queste informazioni perché un viareggino può risentirsi della mancanza di conoscenza su quest’argomento!): il 1923 è l’anno dei movimenti dei carri, il 1925 quello della comparsa della cartapesta per la costruzione degli stessi, il 1926 l’anno del manifesto (il cui disegno si rinnova ogni anno) e il 1930 l’anno in cui nacque la maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, Burlamacco, accompagnato da Ondina, la figura della bagnante nella stagione estiva.
Dopo un altro stop forzato durante la seconda guerra mondiale, il Carnevale ha visto l’avvicendarsi d’importanti traguardi, come la prima diretta Rai, la costruzione della Cittadella del Carnevale, parate con ospiti illustri e tanto divertimento che non ha nessuna intenzione di fermarsi.
2. Prepararsi mentalmente: imparare le canzoni del Carnevale di Viareggio
Adesso siete ferrati sulla storia, ma dovete saperne di più sul folclore: per divertirsi veramente bisogna sapere le canzoni del Carnevale di Viareggio. Dovete sapere, infatti, che sia sui carri sia alle feste organizzate in città in questo periodo, a farla da padrona non sono tanto le hit del momento o i grandi classici da veglione di Capodanno (dalla “macarena” a “una mano alla cabeza”, da “a e i o u y” a “M-m-m-my Sharona” per intendersi), ma le canzoni che hanno fatto la storia del Carnevale.
Vi consiglio di farvi trovare preparati almeno sui grandi classici: “Come un coriandolo”, “Il rock della Zoria”, “Delafia”, “Il mambo del lucchese” e “Cento case e una via” per chiudere in bellezza. Magari i titoli non vi diranno nulla, ma è sufficiente una sessione di ascolto su Youtube per farsi un’idea e lasciarsi travolgere da quest’allegra follia.
3. Prepararsi fisicamente: comprare abiti di carnevale per bambini e adulti
Vietato e ripeto vietato presentarsi al Carnevale di Viareggio senza maschera, pena l’essere additato come lucchese (c’è una lunga rivalità che separa le città di Lucca e Viareggio, per farvene un’idea leggetevi questo mio post)!
Vale tutto, l’importante è mettersi in gioco e liberare la fantasia. Se siete abili con ago e filo potete riciclare vecchi vestiti e stoffe e farne dei costumi confezionati in casa, se invece come me vi limitate ad appuntare bottoni potete comprare costumi di carnevale online, se ne trovano veramente di ogni sorta. Quest’anno, per esempio, per la piccola di casa e il suo primo carnevale abbiamo scelto un costume da coniglietto.
Internet, come dicevo, ci ha guidato: per il costume di carnevale da bambina abbiamo scelto Funidelia, un rivenditore online decisamente fornito. Scegliere è stata un’impresa perché li avrei comprati tutti, davvero: dalla piccola supergirl all’unicorno rosa, da ogni animale presente sulla faccia della terra a costumi di fantasia bellissimi.
Abbiamo alla fine scelto il coniglietto perché dopo il viaggio a Cuba siamo un po’ stufi di ripetere che nostra figlia è una femmina, ma allo stesso tempo non vogliamo vestirla rosa confetto! Questo coniglietto è il giusto mix di colori ed è in peluche, cosa fondamentale per non farle prendere freddo ai corsi mascherati all’aperto.
4. Partecipare al corso mascherato
Adesso che avete studiato le canzoni e avete la vostra maschera siete pronti per partecipare al Carnevale di Viareggio. La cosa migliore da fare è andare alle sfilate dei corsi mascherati che si tengono per quattro domeniche di fila più una sfilata il Martedì Grasso… ve l’ho detto che a Viareggio il Carnevale è una cosa seria! Un mese intero dedicato a questo evento fa sì che non ci siano scuse del tipo “non potevo” oppure “ero sempre impegnato”: a Viareggio si hanno 30 giorni di festa per familiarizzare con i giganti di cartapesta e finire le suole delle scarpe ballando.
Come vi dicevo sopra, i corsi mascherati si tengono sulla Passeggiata a mare in un circuito circolare con spettacoli sempre nuovi. Il clou della manifestazione si svolge in piazza Mazzini, dove su un palco si avvicendano balli, canti e personaggi del mondo dello spettacolo e dove sono presenti tribune che permettono di vedere i carri da un’altra prospettiva.
Vi consiglio di non fermarvi in un punto, ma camminare sulla Passeggiata andando nella direzione opposta dei carri: li vedrete così arrivare di fronte a voi con tutte le animazioni e i balli coordinati. Per me questo è un momento irresistibile e mi viene da ballare al sol pensiero! Ricordatevi di mascherarvi, mi raccomando! Se noi abbiamo optato per un coniglietto come costume di carnevale per la bambina, di certo la vostra fantasia potrà fare altrettanto… e sono sicura che rimarrete esterrefatti dalla fantasia dei viareggini!
5. Roba per veri pro: partecipare al Carnevaldarsena
Avete già partecipato ai grandi corsi mascherati e vi sono piaciuti? Una cosa per veri pro è la partecipazione al carnevale rionale della Darsena, conosciuto anche come Carnevaldarsena. Questo evento, a differenza delle sfilate di carri, si tiene di sera nel quartiere della Darsena e prevede cucina tipica viareggina, palchi con musica dal vivo e tanta gente mascherata che ha voglia di divertirsi e prolungare la festa anche oltre al corso. Qui l’ingresso è gratuito ma ricordati di mascherarti per il motivo di cui sopra 😉
Le date del Carnevaldarsena 2017 sono: 24-25-26-27-28 febbraio.
6. Informazioni pratiche sul Carnevale di Viareggio e date 2017
Infine, ecco un po’ d’informazioni pratiche per partecipare al Carnevale di Viareggio.
I grandi corsi mascherati si tengono sui Viali a Mare a Viareggio, con ingressi principali in Piazza Mazzini e ai due lati opposti della Passeggiata. Ci sono anche ingressi minori sulle vie laterali. Se potete, raggiungete Viareggio con i mezzi pubblici perché parcheggiare non è così semplice.
Le date per il 2017 sono 12-18-26-28 febbraio e 5 marzo.
Questo è il sito ufficiale per conoscere i prezzi di ingresso e avere tutte le informazioni complete.
4 Comments
Bel post Sere! Mi ricordo “Come un coriandolo”, “Delafia”, “Il mambo del lucchese” ma le altre no. Non mi avevi preparata a dovere oppure urge rinfrescare la memoria 😉
Ciao Dani! Che gioia ogni volta che leggo un tuo commento!
Non sono stata una brava maestra forse, oppure eravamo prese da altro per ricordarcele tutte! 😉
Spero di non far passare troppo tempo per nostro prossimo incontro! <3
Mio marito farebbe un sacco di foto ma sarebbe impossibile convincerlo a mascherarsi, e verrebbe quindi additato come lucchese! Io, e in questo siamo agli opposti, impazzirei a travestirmi, adoro il Carnevale e sarebbe quindi una perfetta occasione per dare fondo alla mia fantasia illimitata. L’unico carnevale famoso che ho visto è quello di Venezia, stupendo proprio il giorno dell’apertura, molti anni fa (ho rivisto le foto proprio in questi giorni) per il resto tante festicciole, o giri in Duomo, o all’oratorio da bimba e ragazza, bei ricordi davvero. Un caro saluto e un bacino alla bimba coniglietto.
Ciao Sandra!
Per un foto amatore il Carnevale è un calderone di stimoli! Dai, anche non mascherato ce lo vogliamo lo stesso tuo marito! 😀
Sai che io a Venezia, invece, non sono mai stata durante il Carnevale? Me lo riprometto sempre e poi non capita mai, deve essere uno spettacolo unico, sicuramente molto diverso da quello a cui sono abituata qui.
Un caro saluto a te e grazie per essere passata di qua di nuovo!