Crepuscolare

Pubblicato il 24 Novembre 2011

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Love Post

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Find out who you are before you regret it
Cause life is so short there’s no time to waste it
So run my baby run my baby run
Garbage – Run baby run

A cicli si ripresentano situazioni come deja-vu.
Quante cose possono succedere in tre anni?
Vite degli altri che diventano nostre, storie che si intrecciano, fili invisibili che legano più forte.

Delle persone partite e mai più tornate, degli affetti, del fiato sprecato, dei post sudati, delle ferite sempre aperte, dei tentativi, di prove di felicità. Ecco di cosa sono fatte queste giornate.
Delle condivisioni, di imbarazzi, del non sapere, dei desideri. Dell’iperuranio popolato di personaggi di romanzi anziché di idee immutabili e perfette. Sono Midori di Norwegian Wood. Sono Tiziana di Esche vive. Sono Antonia di Tutto torna. Cos’è il qui e ora?

Nelle belle facce di stamani ho rivissuto quel giorno di tre anni fa. Anche allora ero ad una laurea di un’amica. Solo che poi sono tornata a casa subito. Oggi come allora soffiava un vento gelido, la consapevolezza del ciclo della vita, dell’esserci pur nell’assenza come un esempio.
Dopo ogni crepuscolo c’è sempre un’alba.

Prometto che tornerò a scrivere di viaggi, di cose leggere ed evanescenti, allegre come schizzi d’acqua di mare e pallate di neve, di fatti poco impegnativi e folcloristici, di occhi che sorridono.

Arriva l’alba o forse no
A volte ciò che sembra alba non è
Ma so che so camminare dritto sull’acqua e
Su quello che non c’è

Afterhours – Quello che non c’è

[Foto di copertina: Mick Haupt su Unsplash]

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