Portogallo - Speciale Erasmus

La festa toscana: "ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi"


Che sarebbe stato un evento da tramandare sotto forma di aneddoti ai posteri si sapeva già in partenza, ma ammetto che è difficile condensare in un post quello che ho visto ieri in Rua dos Douradores. Sicuramente, se Pessoa, che visse e lavorò nella mia stessa via per buona parte della sua esistenza, fosse stato vivo avrebbe partecipato alla festa, non come alcuni vicini che hanno chiamato la polizia verso le due – si dice.
Si dice anche che Miguel verso le sei abbia fatto una corsa fino ad Alcantara ma sia tornato in tram e sia venuto a svegliarmi per dirmelo, sorridendo come un bambino.
Si dice che Tiago coi suoi amici abbia svuotato il frigo di ogni cosa, commestibile e non, verso le otto del mattino, dopo aver cantato in sala canzoni scelte a caso da Youtube.
Si dice che tutti i letti-divani-spazi vuoti del pavimento siano stati contesi e occupati, incluso il pavimento del bagno (giuro).
Ma andiamo per passi.
Qui si richiede una cronaca come si deve (con i vari omissis)

Prima


Il Barone e Mercoledì cominciano a cucinare verso le due e mezzo, cominciano subito con la sangria (spettacolare, grande Barone!) e con le valdostane (sì, vabbè, era una cena toscana, ma queste le avevo promesse a Miguel). Poi è la volta della preparazione della scarpaccia viareggina, delle bruschette, delle torte pera e cioccolato e pan di spagna con la crema. Infine i due sughi per la pasta: il macrobiotico zucchine, melanzane e panna e quello per carnivori, il sugo alla contadina toscano. La tavola è stata imbastita anche con gli affettati portati dall’Italia, gentilmente offerti da papà orso. Sono le otto.

Durante


A poco a poco, con la puntualità che contraddistingue le varie nazionalità, arrivano nell’ordine: i portoghesi, i francesi, gli italiani e gli spagnoli.
[Da questo momento in poi i fatti narrati potrebbero non avere attinenza con la realtà, desculpem-me!]
Ci sono state persone fantastiche che hanno seguito il tema della serata con un impegno degno di menzione d’onore. Quando è arrivato il gruppo Atalaia credevo di morire: Sara e Cecilia vestite da venditrici di cocco, Marta da nuotatrice, Matteo in accappatoio, Nicco da surfista con la tavola da stiro come tavola da surf, Marco da venditore ambulante. Poi è arrivato il gruppo di Rua Gonzalves Crespo: Miscela con la bandiera del Portogallo come maglia, Alberto in costume, Fede da personaggio di “Paura e delirio a Las Vegas” e i due amici con tutti gli ingredienti per fare la caipiroska (grandi!). E poi ancora Andrea con costume e asciugamano, Daniela e amici, Serena che ha detto “ci ho provato!” ed Elisa e Marco che a momenti non trovano più niente da mangiare.
Tiago versione dj ha fatto scaldare fin da subito la pista, si ballava anche mentre si mangiava, si rovesciava tutto in terra e si puliva con lo spazzolone che diventava microfono o cavallo a seconda dello stato del soggetto a cui finiva tra le mani.


I due sgabelli e i divani sono diventati cubi su cui si sono sbizzarriti tutti, cercando soprattutto, e il più delle volte inutilmente, di non sbilanciarsi troppo e cadere.
Il momento proclamazione del vestito migliore, che come avrete capito era una bufala improvvisata sul momento e senza un vero premio, ha visto il Barone (che per l’occasione si è tolto il pareo ed è rimasto in costume) annunciare la vittoria di tutti perchè sono stati davvero fantastici. Non è mica da tutti girare per Lisbona di notte vestiti da carnevale.
Dopo hanno cominciato ad abbandonarci tutti ad uno ad uno, scegliendo un giaciglio dove passare le ore successive prima di smaltire ed essere in grado di ritrovare la strada di casa. Qualcuno si è già pronunciato con la bocca impastata: “Questa è stata la festa più bella di tutti i tempi. Voto 10”

Dopo

Mercoledì si sveglia a più riprese perché la sua camera è il deposito delle borse e sente persone che entrano in camera ma non ha la forza di reagire. Uno di questi è Miguel, che per due volte viene a svegliarmi per chiedermi quando facciamo la prossima festa. Alle due, definitivamente, esce dalla camera e trova gente che continua a dormire in ogni dove, addirittura vede gente che non sapeva avesse dormito lì. Tutto intorno la desolazione e casino dappertutto. Pavimento colloso e una cucina da mettersi le mani nei capelli (grazie Tiago e amici!). Decide di aspettare la resurrezione dei coinquilini per pulire…Attesa…Attesa.

E voi, miei cari amici lisbonesi, vi siete ripresi?!
Commenti sulla festa?! Dettagli da aggiungere?!

Qui si parla già di fare un’altra festa…

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6 Comments

  • Reply Marco Maggio 24, 2008 at 3:17 am

    Questo è il commento di uno degli occupanti (abusivi) dei divani di Rua das Douradores. Direi che al resoconto di Mercoledì non manca niente, tranne forse una menzione particolare per il Tiago in versione super-eroe con tanto di mantellina e fido aiutante (Josuè), o le facce dei passanti che non capivano dove andassero quei belinoni vestiti da mare in un giorno di pioggia. E a proposito di facce, quelle dei portoghesi che mi hanno visto arrivare a lezione la mattina dopo, ancora con addosso il sundek della sera prima!

    ps: ma poi Miguel ci sarà arrivato veramente ad Alcantara’

  • Reply Sara Maggio 24, 2008 at 5:21 pm

    siete dè “dì fori”!!! come si dice da queste parti… Grande Sere come sempre:) baci.
    Sara

  • Reply Barone Maggio 24, 2008 at 11:48 pm

    Che dire..le foto parlano da sole!
    In quella festa ho visto il mondo in cui tutte le persone che amano la vita, vorrebbero vivere!
    Un insieme di educazione, fantasia e felicita’, in una semplice notte primaverile.
    Grazie a tutti!!!

  • Reply DanieLa Maggio 25, 2008 at 6:01 pm

    D’accordissimo con la descrizione della festa e soprattutto con la richiesta di organizzarne un’altra 😛 Ma la prox potremmo farla da Federico, ke dite? 😀
    ps Sere non ho piu’ visto Fede x farmi dare il tuo contatto!!!
    Baci

  • Reply Anonymous Maggio 26, 2008 at 8:49 am

    Pensavo che ci sarebbero stati più commenti a questa botta di vita, ma forse la gente non è stata abbastanza lucida da ricordare quello che ha fatto!
    Forse un genitore non dovrebbe dirlo, ma qeste cose fanno bene alla vita ed alla crescita se non diventano un’abitudine e se non si passano certi limiti.
    Secondo me, quando uno è lontano da casa, dagli affetti, dalle abitudini, sia pure per una cosa piacevole come l’Erasmus, deve avere ogni tantoi momenti di convivialità e di “scazzo”. L’importante è non travalicare mai i limiti dell’educazione e della civile convivenza. E soprattutto non restare senza roba da mangiare!!!!!! Quello è un vero delitto per me!!!
    Saluti
    Papà Orso

  • Reply Anonymous Giugno 3, 2008 at 11:26 pm

    Tu pa mi a morì!! hihihi!!! Certo Sere, mi potevi anche invitare!!! uffa!!! Laula

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