La Riserva Nazionale di Paracas in Perù: dove il nulla ha molto da raccontare

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Perù

Condividi su:

Ho sempre amato il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla.  E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio… 

Antoine de Saint-Exupéry – Il piccolo principe

La strada di sale scricchiola sotto il peso del pulmino e conduce in pochi minuti al centro del nulla che qui prende il nome di Riserva Nazionale di Paracas. L’impatto è spiazzante e costringe a rivedere le proprie certezze: non è affatto caldo e nonostante i gradi siano più di 20 si è costretti a indossare una giacca a vento, la stessa che ci impedirà di ustionarci sotto il sole che comunque batte forte, ingannato dal vento freddo proveniente dall’oceano.

Tutta quella sabbia senza un riferimento umano nell’arco di parecchi chilometri mi dà le vertigini e non riesco ad orientarmi: in che direzione sarà Lima, che abbiamo lasciato avvolta nella nebbia alle tre del mattino? Pensare che bastano poco più di tre ore di pullman sulla Carretera Panamericana per passare da quel guazzabuglio di umanità che è Lima al silenzio frastornante di Paracas non fa che rendere il Perù ancora più affascinante ai miei occhi.

Luís, la guida che ci accompagna, riesce a dare un po’ di ordine ai pensieri e ci invita a osservare la sabbia che stiamo calpestando. Ecco che spuntano tra i granelli di sabbia le tracce di fossili marini che ci ricordano che il mare è vicino, semmai il forte vento avesse coperto l’infrangersi delle onde del Pacifico sulle alte scogliere davanti a noi.

Paracas
Paracas

Ci avviciniamo al mare con quella reverenza che si riserva a qualcosa di più grande di noi, sempre osservandolo da lontano dall’alto di una duna a picco sulla scogliera, senza mai avvicinarsi troppo, avesse per sbaglio a inghiottirci come fece solo pochi anni fa con le rocce della “cattedrale” durante un maremoto. Il mare si è portato via con la sua potenza rocce millenarie che nella forma ricordavano gli archi delle cattedrali gotiche francesi, figurarsi cosa potrebbe fare con delle formiche come noi.

Riprendiamo il pulmino e raggiungiamo Lagunillas, un minuscolo borgo bianco di pescatori dove ci fermiamo a mangiare il pesce appena pescato. Si raggiunge sobbalzando sulle solite strade di sale che hanno bisogno di frequenti manutenzioni per non scomparire, vie segnate da grossi sassi al di là dei quali è meglio non avventurarsi, ci arriviamo dopo aver superato un istmo dal quale si osserva il mare su entrambi i lati.

Pescatori a Lagunillas
Pescatori a Lagunillas

Abbiamo trascorso un intero pomeriggio nel deserto, senza un monumento famoso da immortalare e totalmente diverso dal rinomato Machu Picchu da cartolina, eppure questo posto mi rimarrà dentro per sempre, i miei atomi si sono mescolati alla sabbia rendendomi parte di quel regalo della natura.

Non so dire con precisione cosa lo renda così speciale, credo c’incastri il fatto che il deserto ci costringe a muoverci, è agli antipodi della stanzialità: nel deserto non si mettono radici, non si vive, non si ritrova mai la stessa strada dell’andata perché tutto è in movimento. E così noi siamo obbligati a cambiare, a cercare soluzioni alternative, a darci da fare, a non cullarci sull’effimero nel mezzo al quale siamo abituati a campare. Solo il vento è padrone qui.

Paracas
Strade nella riserva nazionale di Paracas

Riserva nazionale di Paracas: informazioni utili

La Riserva Nazionale di Paracas può essere visitata sia con una visita guidata sia a piedi, in modo indipendente. Sconsiglio vivamente questa ultima opzione perché il sole a picco può fare brutti scherzi e noi, per esempio, abbiamo salvato due turisti color aragosta nel bel mezzo del nulla.

Se si sceglie di fare un’escursione guidata, i prezzi si aggirano intorno ai 35 soles (meno di 10€, prezzi riferiti al 2013) più 5 soles (circa 1,35€) di accesso alla riserva. Le guide sono facilmente reperibili in centro a Paracas e parlano spagnolo e inglese, meglio ancora se hanno competenze ambientali.

Potete scegliere, altrimenti, di prenotare l’escursione in anticipo attraverso questo link:

Escursione alla Riserva Nazionale di Paracas

con Civitatis

 

Nella stessa giornata della visita alla Riserva Nazionale di Paracas in genere si aggiunge una escursione alle Isole Ballestas, ne ho parlato in un post dedicato: Le Islas Ballestas in Perù: il regno degli animali dove meno te l’aspetti.

Paracas si raggiunge con circa 3 ore di autobus da Lima, se siete alla ricerca di un itinerario in Perù consiglio la lettura di questo post: Due settimane in Perù: itinerario di viaggio e informazioni utili

Leggi tutti i post sul Perù.

Disclaimer

All’interno del post trovate link a siti affiliati per la prenotazione degli alloggi e dei tour. Significa che se cliccate sul link e prenotate sul sito, io ricevo una piccola percentuale sull’acquisto anche se voi non avrete nessun costo aggiuntivo. Utilizzando questi link aiuterete a supportare il mio blog e tutto il lavoro di cui usufruite gratuitamente. Grazie!

Tag: viaggi

Lascia il primo commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.