“Rocce rosse che stanno in piedi come una moltitudine di uomini”
Il Bryce Canyon secondo gli indiani
Bryce Canyon National Park: se dovessi riassumere in poche parole questo gioiello dello Utah direi che è il parco con i pinnacoli di arenaria dalle forme strane, quello dell’anfiteatro di rocce multiformi con colori che vanno dal rosso ruggine al giallo chiaro. Il Bryce è stato chiamato canyon per comodità, ma in realtà è molto di più nei suoi quasi centocinquanta chilometri quadrati di estensione attraversati da sentieri e formazioni rocciose create dal vento e dalle condizioni atmosferiche in milioni di anni.
Bryce Canyon: come visitarlo
Tra tutte le giornate che avremmo vissuto durante il nostro on the road nel sud ovest degli Stati Uniti, quella dedicata al Bryce Canyon era quella che attendevo con più trepidazione e non mi sbagliavo: le aspettative non sono state disattese, anzi, si sono trasformate in uno splendido ricordo.
Non so esattamente cosa mi attraesse di questo parco prima di visitarlo, anche perché il mio concetto di visita ai parchi americani con due bimbe piccole al seguito era molto vago prima di partire. Alcune domande si presentavano nella mia mente a intervalli regolari: cosa saremmo riusciti a vedere in una breve visita di mezza giornata al Bryce Canyon? Come si visita un parco nazionale con una bambina che ancora non cammina e una che è abituata a camminare ma, si sa, questo dettaglio potrebbe non essere sufficiente per stabilire a priori che sarebbe stato possibile fare un giro un po’ più impegnativo?
Dopo i primi giorni di on the road negli Stati Uniti avevo capito una cosa: che tutti i parchi americani hanno diversi livelli di visita, più o meno approfondita e impegnativa a seconda del tempo a disposizione e di altre variabili. In pratica, per ogni parco, puoi spaziare dal girarlo completamente in macchina senza quasi mai scendere a fare un trekking estremo di vari giorni sotto ogni condizione atmosferica.
Viaggiando con due bambine (otto mesi una e tre anni l’altra), le nostre visite ai parchi americani sono state più del primo tipo, ossia arrivavamo ai punti panoramici in macchina, camminavamo quel poco che distanziava il parcheggio dalla vista e ce ne andavamo al punto successivo seguendo le mappe prese all’ingresso del parco. Tutto molto semplice, tutto molto superficiale se vogliamo, ma l’unica soluzione possibile in posti come la Death Valley o lo Yosemite Park. Abbiamo quindi escluso quasi ovunque trekking impegnativi, campeggi nei parchi e altre cose più estreme.
Bryce Canyon: cosa vedere in mezza giornata
Sul Bryce Canyon, invece, mi ero impuntata: perché non provare a fare una passeggiata in mezzo a quel regalo della natura? La fortuna ha voluto che la mattina della nostra visita al Bryce Canyon sia partita nel migliore dei modi: nessuna bizza, buonumore generale, partenza dal motel con orari decenti, voglia di camminare di tutti i membri della famiglia. Bingo!
Dopo essere entrati nel parco con la nostra tessera per i Parchi Nazionali USA (costa 80$ a macchina, permette di visitare tutti i Parchi Nazionali USA per un anno e conviene assolutamente se si visitano più parchi poiché gli ingressi ai singoli parchi vanno dai 10 ai 35$) abbiamo raggiunto la parte centrale del parco da Panguitch dove alloggiavamo e abbiamo percorso la strada panoramica che porta ai punti di osservazione.
Noi siamo andati con la nostra macchina perché siamo arrivati al parco relativamente presto di mattina, ma da aprile a ottobre è disponibile il servizio navetta per evitare ingorghi di traffico e mancanza di parcheggio, cosa che effettivamente abbiamo riscontrato alla nostra ripartenza dal parco all’ora di pranzo.
Abbiamo scelto di fermarci al Sunset Point di fronte al Bryce Amphitheater, l’anfiteatro roccioso a forma di ferro di cavallo visibile dalla Scenic Drive lunga 27 km che corre lungo il bordo superiore del Bryce Canyon. Da lì abbiamo scelto di percorrere a piedi il Navajo Loop Trail, un sentiero circolare di circa due chilometri con forti pendenze spezza gambe, una fatica con circa otto chili nel marsupio, però totalmente ripagata dalla bellezza del luogo. Già la vista del Bryce Amphitheater è qualcosa che si stampa indelebilmente in testa: una moltitudine di pinnacoli che sembrano canne d’organo, colori che neanche il più abile dei pittori potrebbe riprodurre con tutte quelle sfumature.
Tra tutti i percorsi del parco, il Navajo Loop Trail è sicuramente il più consigliato da fare con i bambini, anche se non è semplicissimo: le discese sono ripide e le salite altrettanto, il terreno è scivoloso e bisogna stare attenti alla caduta massi. Detto questo, noi lo abbiamo percorso con due bimbe piccole senza grossi problemi, impiegandoci circa un paio d’ore. La piccola di otto mesi l’ho portata nel marsupio e la grande ha camminato per tutto il tempo senza lamentarsi, anzi, era il capo della spedizione e ci incoraggiava a camminare di più!
Il sentiero del Navajo Loop Trail inizia presso il Sunrise Point e scende in una stretta gola ripida fra delle pareti di roccia chiamate Wall Street, che in inverno è chiuso a causa del ghiaccio. Qui il terreno è franoso e per la maggior parte in ombra proprio per l’altezza delle rocce. Una volta raggiunto il punto più basso, si può ammirare la vegetazione variegata: qui si trovano ginepri e pini, più in alto i pini ponderosa e gli abeti rossi. Non abbiamo visto animali, ma ho letto nella brochure che danno all’ingresso del parco che di notte girano linci, volpi, coyote, cani della prateria, scoiattoli e un animale di cui, cercando la traduzione, è venuto fuori che si chiama antilocapra americana.
Sulla via del ritorno di questo sentiero si vedono chiaramente alcune delle formazioni rocciose più famose del parco fra cui il Thor’s Hammer e i Twin Bridges. È in questo tratto che sono rimasta a bocca aperta e non solo per il fiatone della salita: qui ho imparato che cosa sono gli hoodoos, i pinnacoli di roccia che l’erosione ha scavato dai pendii e trasformato in opere d’arte con l’aiuto del vento e dell’acqua. Qui il Bryce Canyon sfoggia tutta la sua bellezza tra fosse e solchi profondi, guglie plasmate nella roccia e archi straordinariamente cesellati.
Arrivare in fondo a questo trail – che poi sarebbe arrivare di nuovo in cima dalle profondità del canyon – è stata una conquista, una soddisfazione grandissima di famiglia. È stato bello portare a termine questa impresa insieme, in completa armonia, in mezzo a tanta bellezza di quei cieli americani cui penso spesso con nostalgia.
Bryce Canyon: un po’ di storia
Il primo bianco a esplorare il canyon fu John Wesley Powell nel 1870, ma il parco deve il suo nome a Ebenezer Bryce, un pioniere che nel 1875 giunse in queste terre con la famiglia e vi costruì un ranch, ma se ne andò presto perché era stufo di inseguire le mucche nelle gole profonde del canyon.
Il Bryce Canyon è un parco nazionale dal 1928. Tra i punti panoramici più conosciuti ci sono il Sunset Point, il Rainbow Point, il Bryce Point e l’Inspirational Point. Una delle caratteristiche principali di questo parco è che il paesaggio non è mai statico, ma muta con le stagioni e con le ore del giorno che colorano di varie sfumature i pinnacoli di roccia.
A dare alle formazioni rocciose la loro forma definitiva sono stati il gelo e il caldo, ma anche la caduta di massi, lo scorrere di abbondanti acque di disgelo e le immense inondazioni dovute alla pioggia.
Bryce Canyon National Park: Informazioni pratiche
Bryce Canyon National Park
PO Box 640201
Bryce, UT 84764
435-834-5322
Sito ufficiale: www.nps.gov/brca
Bryce Canyon National Park: qual è il periodo migliore per visitarlo?
Il periodo migliore per visitare il Bryce National Park è da maggio a settembre, quando il clima è più caldo e ci sono molte attività guidate insieme ai ranger del parco. Questo non significa, però, che nei mesi restanti il parco non abbia il suo fascino, ma bisogna tenere presente che d’inverno, a causa di condizioni meteorologiche avverse, alcuni tratti della strada panoramica, o l’intero parco, possono essere chiusi per precauzione. Ad ogni modo, vedere il Bryce Canyon innevato deve essere qualcosa di incredibilmente affascinante.
Bryce Canyon: quanto costa entrare nel Parco nazionale?
Il biglietto d’ingresso al Bryce Canyon National Park è di $35 per ogni veicolo privato, $20 a persona per chi entra a piedi o in bicicletta. Entrare in moto costa $30. Come dicevo sopra, se avete intenzione, come noi, di visitare più parchi, quasi sicuramente conviene fare il pass annuale.