Ciao, mi chiamo Serena e ho un problema con il freddo. Se questo blog fosse una seduta dei viaggiatori-alcolisti anonimi, il mio discorso inizierebbe così. Per esorcizzare le basse temperature in arrivo ho cominciato a sfogliare l’album delle vacanze estive, quando un viaggio abbastanza improvvisato ci ha portato tra Trieste, i laghi di Plitvice e l’Istria, facendomi conoscere posti che non facevano propriamente parte della mia lista di desideri, ma che hanno saputo sorprendermi positivamente.
Con questo post voglio condurvi con me nei paesini dell’Istria che mi hanno accolto con semplicità e quella rilassatezza tipica dei posti di mare, turistici spesso, ma senza rinunciare alla tradizione.
1. Rovigno – Rovinj
La nostra base era a pochi chilometri da Rovigno, in un appartamento nell’entroterra. Durante i nostri giorni di vacanza, Rovigno è stata la cittadina di riferimento, dove siamo andati più spesso e dove ci rifornivamo per la spesa.
Essendo considerata il cuore turistico dell’Istria, avevo paura di trovare i gironi infernali nei giorni di Ferragosto, invece mi sono piacevolmente ricreduta: c’era gente, naturalmente, ma non così tanta da rovinare l’atmosfera.
Rovigno è sul mare ma s’inerpica su una collina dominata dalla Chiesa di S.Eufemia in stile barocco. Seguendo con lo sguardo la direzione del campanile, si percorre tutto il centro storico raccolto entro mura e lastricato di pietre scivolose che conducono alla sommità. Di Rovigno ho apprezzato gli scorci tra le vecchie case coi panni stesi, la luce che si insinuava dalle fessure, le piante rampicanti a incorniciare le finestre.
È da Rovigno che partono diverse escursioni giornaliere con barche private, tra cui quella che abbiamo fatto noi all’Isola di Sant’Andrea.
Tour enogastronomico dell’Istria
2. Isola di S. Andrea – Sveti Andrija
Dal porto di Rovigno parte ogni sorta di gita giornaliera: dal Canale di Lim (un fiordo che si trova in Istria) alle varie isolette del circondario, per scegliere vi consiglio di fare un giro disinteressato e chiedere i prezzi dei vari servizi. Si equivalgono più o meno tutti, ma informandoci bene noi siamo riusciti a spendere un po’ meno di quello che ci aveva chiesto il primo tour operator incontrato.
Il tragitto da Rovigno all’Isola di S.Andrea è abbastanza breve, circa mezz’ora di navigazione considerando un giro largo panoramico che permette di apprezzare Rovigno da un’altra prospettiva. Una volta sbarcati potete andare dove volete seguendo un breve percorso sterrato circumnavigando l’isola a un passo dagli scogli a strapiombo: qui la natura è perfetta.
C’è anche la soluzione più semplice, ossia affittare per pochi euro delle sedie sdraio dall’unico hotel dell’isola. Con una passerella in cemento, l’Isola di Sant’Andrea è collegata alla dirimpettaia Isola Rossa, ma non so dirvi nient’altro perché noi ci siamo fermati al parco giochi dell’Isola di Sant’Andrea! P.s. c’è un bar con tutto il necessario per un pranzo, ma se volete risparmiare fate la spesa al porto di Rovigno (c’è un piccolo supermercato) e mangiate al sacco.
3. Pula – Pola
Di tutto il giro in Istria, devo dire che Pula è la città che mi ha lasciato più perplessa. L’anfiteatro romano è indubbiamente ben conservato e d’effetto, ma che senso ha pagare un bel biglietto d’ingresso per un museo striminzito? Oltre all’anfiteatro molto fotogenico non abbiamo visto un granché: sarà che era caldissimo, sarà che non eravamo ispirati, ma dopo la visita all’anfiteatro abbiamo fatto giocare un po’ la bimba in un parco giochi e poi via verso una spiaggia!
4. Fazana – Fasana
La piazza di Fazana è un piccolo gioiellino affacciato sul mare, per il resto il centro è veramente minuscolo e di solito ci si capita per due ragioni: fare un po’ di mare nella spiaggia di sassi bianchi (scomodissima per chi, come noi, è abituato alla sabbia!) oppure prendere un traghetto per le Isole Brioni.
In origine Fazana nasce come borgo di pescatori e ancora oggi la pesca è una delle attività più praticate. A me sono piaciuti molto i dintorni, la strada per arrivarci è costellata di uliveti e vigneti a perdita d’occhio.
5. Parco delle Isole Brioni – Brijuni
Così come per le escursioni in partenza da Rovigno, anche a Fazana c’è l’imbarazzo della scelta per le escursioni giornaliere alle Isole Brioni. Noi siamo stati aggrediti per acquistarne una e vi assicuro che non è stato piacevole ma tant’è, c’è una concorrenza spietata perché i prezzi sono tutti simili.
Le Isole Brioni sono un arcipelago composto di quattordici isole divenute Parco Nazionale nel 1983. Sulle varie isole si trovano resti di ville romane, un museo archeologico, i resti di un castello bizantino e una chiesa costruita dai templari del tredicesimo secolo, un teatro all’aperto, impronte di dinosauri e flora e fauna varia. Le isole sono anche legate al personaggio del presidente Tito, che nel secondo dopoguerra ne fece la sua dimora estiva.
Se dovessi dirvi, non ricordo nemmeno il nome dell’isola su cui siamo approdati, ma il giro era abbastanza forzato quindi non abbiamo avuto margine si scelta. Mal di poco: l’acqua era stupenda persino al porto, vi lascio immaginare nel resto dell’isolotto.
6. Valle – Bale
Valle m’incuriosiva già prima di partire perché avevo letto qualche post di amici blogger in proposito e non vedevo l’ora di solcare le sue viuzze antiche. Devo dire che è davvero graziosa, ma davvero molto piccola: bastano e avanzano un paio d’ore, aperitivo o merenda inclusa a seconda dell’ora.
Leggermente spostata nell’entroterra, Valle accoglie il visitatore tutta raccolta su una collinetta dalla quale spicca una cittadina di pietra e un campanile sulla sommità. Entrando nel paese si respira un’aria medievale di vicoli stretti e porte che non si sa a cosa conducano.
Ho apprezzato la sua calma e il fatto che sia così raccolta, mi è piaciuto molto l’angolo artistico curato da un locale jazz (tra l’altro è anche patria di un festival estivo). Se avete voglia di visite potete entrare nelle due attrattive principali di Valle: il Castello Soardo-Bembo e la Chiesa Parrocchiale della Visitazione di Santa Elisabetta, io però non so dirvi come sono perché abbiamo preferito girovagare senza meta tra i vicoli.
7. Dignano d’Istria – Vodnjan
Un paese che ha una traduzione così diversa tra le due lingue merita tutta la mia attenzione, figuratevi poi quando ho scoperto che è pieno di murales: il mio entusiasmo è andato alle stelle e ho pensato che dovevo assolutamente visitare Dignano d’Istria o Vodnjan se preferite la versione croata.
La storia dei murales sparsi per tutta la città è recente: appena parcheggiata la macchina poco fuori dal centro storico basterà fare pochi passi per trovare già i primi esemplari di quello che è iniziato come un festival. Qui, infatti, durante il Boombarstick Festival sono stati realizzati da artisti internazionali diversi murales nascosti tra i vicoli, che sono rimasti ad abbellire tante pareti. All’ufficio informazioni hanno addirittura una mappa per trovarli tutti!
Oltre ai murales, Dignano è carina per il suo aspetto medievale con strade tanto anguste da finire in corti private e calli incuneate nelle case. Altri punti di interesse sono Piazza del Popolo delimitata dal neogotico Palazzo Comunale e dal Palazzo Bradamante, sede dell’attiva Comunità degli Italiani. C’è anche il Duomo dedicato a San Biagio con un campanile altissimo, importanti pezzi d’arte e, nella cripta, le mummie di tre santi.
8. Parenzo – Poreč
Un tardo pomeriggio, abbiamo deciso di dedicarlo a Parenzo, che insieme a Rovigno si gioca il primato di cittadina più gettonata della costa croata istriana. Pieno c’era pieno, c’è da dirlo, ma sgomitando tra la folla è facile intuire la bellezza di questo posto di mare che affonda le sue radici ai tempi dell’antica Roma.
La Città Vecchia è piuttosto piccola ma resa suggestiva dai resti romani, le chiese bizantine, le facciate di case vagamente veneziane. Su tutte le guide c’è scritto di visitare la Basilica Eufrasiana e i suoi mosaici, ma noi avevamo preso l’uscita come aperitivo – cena e ce ne siamo dimenticati, questa è la verità! Una scusa per tornare, così magari vedremo anche le spiagge. Per l’offerta di locali, invece, c’è l’imbarazzo della scelta, ma preparatevi a menù e prezzi molto turistici.
9. Grisignana – Grožnjan
Vi ho lasciato il vero gioiellino d’Istria per ultimo, così solo chi legge tutto il post saprà della sua esistenza! Grisignana è qualcosa di unico, mi ha totalmente conquistato e avrei passato anche più di mezza giornata lì anche se è minuscola. Vale tutta la strada in salita che va fatta per raggiungerla, inerpicata com’è su un colle tra colline verdissime dell’entroterra istriano.
È conosciuta come la città degli artisti e tra le sue vie medievali racchiude una concentrazione di botteghe d’arte da fare invidia a città ben più grandi. Questo asso tasso artistico è dovuto al fatto che nel secondo dopoguerra diversi artisti cominciarono ad abitare le case vuote che i cittadini furono costretti ad abbandonare, salvando così la città. Girare a piedi nel raccolto centro storico è un’esperienza da non perdere, se a questo aggiungete che dalle finestre delle case usciva musica classica capirete la suggestione del momento!
E voi, siete mai stai in Istria? Quale paese avete preferito?
Qui sotto vi lascio anche il nuovo video ufficiale del Turismo in Croazia, buona visione!
Per quanto riguarda l’alloggio, noi abbiamo scelto Rovigno come base e ci siamo spostati in macchina verso tutti i paesini. Ecco una lista di alloggi a Rovigno.
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11 commenti
eleonora
Ciao Serena,
noi partiremo a breve, ma te consigli un giorno alle isole Brioni? Siamo in 4 con un bimbo di 18 mesi? è stata una bella esperienza, o no?
Mercoledì
Ciao Eleonora,
a noi era piaciuto molto.
Metti però in conto il caldo e il mal di mare se ne soffrite, per il resto, avendolo fatto con Anita della stessa età, posso confermare che è stato bello dal punto di vista paesaggistico.
Giuseppe
Brava. Bei cobsigli.
Mercoledì
Grazie Giuseppe!
Sabrina
Ciao Serena! Giusto oggi mi è venuta voglia di organizzare un viaggio in Istria – la Croazia è un paese pieno di attrazioni da vedere! – e mi sono ricordata che proprio qualche tempo fa avevi scritto un articolo al riguardo 🙂 Come sempre interessante e utile, prenderemo spunto! Vista la stagione, sperando di trovare ancora qualcosa 🙈
Mercoledì
Ciao Sabrina,
che bello che ti sei ricordata di questo post!
Grazie per averlo letto e tratto spunti,
vedrai che trovi, noi prenotammo tutto pochi giorni prima!
Alice
ciao, per caso posso sapere come vi siete trovati in Istria con la bimba? Siete riusciti a fare anche un po’ di spiaggia? È fattibile? Io ho due bambine, la più piccola di tre anni, e finora hanno conosciuto solo le tipiche spiagge sabbiose dell’adriatico…grazie
Mercoledì
Ciao Alice,
in Istria ci siamo trovati bene con la bimba, siamo riusciti ad andare anche un po’ al mare.
Noi soggiornavamo nella zona di Rovigno e lì ci sono diverse spiagge, molte di sassi quindi bisogna attrezzarsi di conseguenza con materassini e sandali. Te lo consiglio!
Croazia info
Ma quanti giorni ci avete messo per fare il giro? Si direbbe una settimana?… con una bimba piccola e veramente un gran bel giro. Siete dinamicissimi, complimenti! Comunque ci starebbe anche un altro giretto in Istria per “altri 9 paesi”… per un’altra volta!
P.S. mitico il passaggio ” Su tutte le guide c’è scritto di visitare la Basilica Eufrasiana … ma dopo aperitivo – cena e ce ne siamo dimenticati!” 🙂 🙂
Mercoledì
Ci abbiamo messo una settimana per vedere tutto… eh sì, non ci piace stare sdraiati in spiaggia! Ci piacciono le vacanze attive, anche con una bimba piccola! Siamo venuti via con la voglia di vedere altro, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’Istria!
Grazie per aver apprezzato la sincerità del commento su Parenzo! 😀