Le cose più belle della vitao sono immorali,o sono illegali,oppure fanno ingrassare.George Bernard Shaw
Ho scoperto il tartufo da grande, quando un individuo discreto e prestante mi invitò a mangiare alla Mostra Mercato Nazionale del tartufo bianco di San Miniato che si tiene ogni anno nei fine settimana di novembre. Uscivamo da poco, e ammettere che fino a quel momento non avevo mai assaggiato il tartufo mi pareva brutto, quindi mi approcciai a quella che fu una delle nostre prime uscite con un misto di curiosità e timore. Sai quelle scene in cui sputi il boccone nel tovagliolo e fai sorrisi di circostanza? Quelle in cui dai da mangiare ai gatti sotto al tavolo? Ecco quelle. Per fortuna non dovetti improvvisare niente di tutto ciò: mi sono innamorata subito di quell’oro bianco così squisito (e, per dovere di cronaca, anche parecchio di quell’individuo discreto e prestante). Ma questa è un’altra storia.
Se avessi voluto raccontarvi di quel pomeriggio vi avrei dovuto parlare anche di quel tipo – un fervente sostenitore dell’azione cattolica ragazzi – che dall’alto del suo metro e novanta per centotrenta chili voleva darci abbracci gratis. Che poi gratis non erano perché voleva farci avvicinare al Signore (missione ahimè miseramente fallita). E dovrei anche dirvi che ci chiese se stavamo insieme e ognuno di noi dette una risposta diversa. Un momento molto divertente, devo ammetterlo.
Questa invece è la storia di Cesare, Robi, Michela, Daria, Cristiano, Federica, Cinzia e Simona che si incontrano a Villa Sonnino, un posto splendido che mi ha fatto sognare ad occhi aperti e anche chiusi, visto che il letto era comodissimo e la stanza dove alloggiavo enorme.
Questa storia ha avuto bisogno di tempo per essere raccontata, si è dovuta sedimentare, farsi strada tra le sensazioni di quei tre giorni intensi. Dovevo capire se ad appagarmi era tutto quel cibo buonissimo gustato in compagnia o se c’era di più. Il cibo era quello del Pepenero (molto chic), del Papaveri e Paolo (assolutamente consigliato, buonissimo), della macelleria Sergio Falaschi (assaggiate una cosa a caso e cadrete in piedi) e della stessa Villa Sonnino.
C’era di più, e non mi riferisco solo allo spumante Cupelli scorso a fiumi, all’ottimo bianco di nome Annick dell’azienda biodinamica Cosimo Maria Masini o all’ineguagliabile tempranillo di nome Vigna alle Nicchie dell’azienda agricola Pietro Beconcini.
C’era che la passione di Cesare nel raccontarci della villa e delle tradizioni di San Miniato, così come le storie di vita che ha condiviso con noi, non le puoi comprare da nessuna parte, devi imbattertici perché il fato ha voluto così. C’era che un gruppo di amici ben nutrito rinfranca l’anima, c’erano le battute e lo stare bene insieme.
C’era un territorio, San Miniato, che sa raccontarsi attraverso le persone che lo abitano e lo vivono ogni giorno, ci sono le strade e i negozi che accolgono alla stessa maniera i turisti e gli abitanti del luogo, ci sono gli esercizi commerciali che non si vestono a festa e non storpiano il loro essere per farsi più belli di quel che sono.
Ho imparato che il tartufo si compra a 3.300€ al chilo, le giornate speciali non si comprano per tutto l’oro del mondo. Bianco o di altro colore che sia.
Per saperne di più su San Miniato vi mando a San Miniato Turismo, l’Associazione degli Operatori del Turismo di San Miniato, e agli altri post che trattano di San Miniato:
7 Comments
bella l’ultima foto Sere ^_^
@michela: eravate proprio bellini! 😀
Riesco a leggere solo ora l’articolo, e l’ultima frase mi ha fatto venire il magone :*
Bellissima, non so che altro aggiungere.
Non sei ancora ai livelli di Armageddon (come magone) ma sei sulla buona strada! 😀
Grazie Cristiano!
Che bello il tuo commento!
Un abbraccio!
Olá,
Perdoe-me se estou enganada mas li em um comentário seu em um blog português que sabe falar a língua e que é originária da Província de Lucca.
Se sim, sei que pode parecer esquisito mas gostaria de pedir ajuda.
Não falo nada em Italiano a não ser o Pai Nosso e algumas palavras de baixo calão que minha avó ensinou.
E tenho tido muitas dificuldades de encontrar informação em português sobre Lucca. Tenho tentado encontrar duas informações em específico. Uma sobre como adquirir o Certificato di Nascita e/ou Battesimo online. E a outra, muito mais “boba” é sobre as fazendas de castanhas de Lucca. Você poderia me dar somente uma direção? Estou completamente perdida.
De antemão já agradeço por ter lido o comentário e se não for possível me ajudar… obrigada de qualquer forma.
Olá! Pode ser que foi eu a deixar o comentario!
Podes encontrar uma ajuda em dois blog de brasileiras que conheço:
– Brasil na Italia
http://www.brasilnaitalia.net/
– Giro pela Toscana
http://giropelatoscana.blogspot.it/
Creio que aqui podes encontrar respostas! 😀
Boa sorte!
Muitíssimo obrigada.