[…] un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l’oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare – Franco Battiato
Non è vero che i ricordi di viaggio svaniscono, o almeno non sempre, non quando li custodiamo gelosamente nella nostra memoria per poi tirarli fuori quando hanno da insegnarci qualcosa, quando ci fanno crescere e diventare le persone che siamo.
Circa un anno fa, di questi tempi, visitavo la Giordania per la prima volta e scoprivo una terra accogliente che mi ha avvolto con dolcezza tra le sue spire. Ancora oggi, il sapore di quell’esperienza viene fuori coi primi caldi e coi bagni di sole, così come ogni volta che faccio un bagno al mare e penso a quella volta nel Mar Morto, col sale che mi faceva stare a galla e gli schizzi che non dovevano a nessun costo andare negli occhi.
La mia esperienza
La prima immagine che ho del Mar Morto risale al nostro arrivo ad un super hotel con la piscina affacciata sul punto più basso della terra, acqua che va a sommarsi ad altra acqua mentre sciabordano i pensieri. Mancava poco al tramonto e il mio sguardo è stato intrappolato dall’altro lato del lago più basso della Terra, dove la Palestina ondeggiava nella calura come un miraggio di un’oasi, e io a immaginare la vita che scorreva al di là di quella massa d’acqua e sale.
Oltrepassavo il Mar Morto buttando l’occhio su quelle sponde opposte eppure così simili, dove però immagino che non si viva con così tanta tranquillità . Ancora una volta ho avuto la conferma che i confini sono frutto della mente degli uomini, mentre la natura aveva fatto in modo di tenerci uniti così come la stessa acqua lambisce le sponde di due nazioni, mescolandosi senza presentare visti e passaporti.
Immagino sia possibile intuire la magia di questo posto anche a distanza, anche senza averlo visto. La sua fama lo precede e la sua storia lo consacra: se ne parla già nella Genesi e se ne conoscono le proprietà benefiche delle acque capaci di curare tanti mali e soprattutto dei fanghi che rendono la pelle liscia e setosa dopo soli pochi minuti di applicazione.
Ci ho pensato su una notte e poi è arrivato il momento di provare cosa significasse immergersi in quelle acque. La sensazione è quella di galleggiare in un olio salato che rende impossibile qualsiasi movimento diverso dallo stare a galla inermi. I piedi faticano a toccare il suolo sabbioso e le piccole ferite della pelle sono d’improvviso fastidiose, presenti. Quindi vi consiglio di non radervi poco prima di buttarvi in acqua e state attenti a non far entrare l’acqua negli occhi perché sono dolori.
Un bagno nel Mar Morto è di solito accompagnato da una seduta di fanghi, che consiste nel gesto di ricoprirsi dalla testa ai piedi di questa crema naturale di colore scuro e lasciare che si secchi sulla pelle per una decina di minuti. Un tuffo nel Mar Morto vi sciacquerà via il fango e la vostra pelle se potesse parlare vi direbbe grazie.
Congedarsi dal Mar Morto non è semplice, ha una potenza che attrae e dei colori che avvolgono. Si può stare una giornata intera a farsi ipnotizzare da quelle acque, a cullarsi in quella pace. Se avete bisogno di rilassarvi questo potrebbe essere il posto giusto.
Informazioni utili per un viaggio sul Mar Morto
Il Mar Morto, in arabo “al-Bahir al-Mayyit”, non è un vero mare ma un lago senza sbocchi situato in una depressione tra la Giordania, Israele e la Cisgiordania. Si trova nella parte centrale della valle del Giordano, è lungo circa 90 km e largo 17 km nel punto più largo, con una superficie totale di circa 900 km² e numerosi affluenti, tra cui il principale è il fiume Giordano.
Il Mar Morto si trova in una depressione profonda circa 420 metri e, considerando che nella parte settentrionale le sue acque raggiungono una profondità massima di 400 metri, si arriva a 800 metri sotto il livello del mare. È molto probabile che raggiungerete il mar Morto da Amman ed è possibile farlo anche con un’escursione di un giorno come quella proposta da Civitatis che vi ho linkato. Se però preferite viaggiare in autonomia e avere più flessibilità, l’ideale è noleggiare una macchina oppure organizzarsi con un transfer perché gli spostamenti con i mezzi pubblici sono abbastanza complicati.
Dove dormire sul Mar Morto
Gli hotel più famosi del Mar Morto sono tutti vicini, tra cui vi segnalo il Jordan Valley Marriott Dead Sea Resort & Spa in cui ho dormito grazie al blog tour organizzato da Visit Jordan e Minube.
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6 commenti
dueingiro.blogspot.it
E’ uno dei nostri sogni, a dire il vero la Giordania, ma quando ci andremmo, e prima o poi lo faremmo, non ci perderemo il Mar Morto…
Mercoledì
Sì, ottima decisione! Io consiglio la Giordania a tutti, mi è piaciuta veramente molto e il Mar Morto è qualcosa di speciale.
Cara Malù
Il tuo pensiero sulla natura che non ha previsto confini è potente, mi hai portata nel punto da cui guardavi tu, immersa nella tranquillità eppure così vicina alla guerra. Brava come sempre Sere 🙂
Mercoledì
Grazie Cara Malù!
Era il mio intento quello di farvi viaggiare con me!
Un abbraccio!
Fabio
E’ un posto magico che mi piacerebbe tantissimo visitare. Deve essere un’esperienza unica.
Fabio
Mercoledì
Eh sì Fabio,
è davvero una di quelle esperienze da fare una volta nella vita!
Una sensazione davvero strana stare a galla così!