Le colline toscane mi hanno sempre ricordato i fianchi di una donna sdraiata in attesa del suo amante. L’ho sempre vista corpulenta ma non grassa, semmai di quelle che guardi e pensi che un giorno avrà tanti figli, perché Madre Natura l’ha fatta sposa e non si può arrestare il fluire ancestrale delle cose.

Sono felice di vivere qui, tra cielo terso, filari ormai addormentati in attesa di una nuova vendemmia e cipressi schietti di cui varie penne hanno elogiato le armonie. Qui il giorno si accende filtrato da foglie ingiallite dalla stagione e muore quasi arrendendosi, cullato dalle rotondità del verde di cui non si vede la fine.

L’uomo si insinua tra questi equilibri, provando a non scombussolare quella vita che pare scorrere immutata da secoli. Si siede a un tavolo e mangia i frutti della terra, beve con gusto il nettare del suo lavoro e interrompe le gradazioni di verde colorando oggetti con l’arcobaleno a sua disposizione.

Le inquietudini si scaricano dai polsi col crepitare dei primi camini accesi: nemmeno il vento che si insinua dalle crepe dei vecchi infissi può interrompere questa riconciliazione con la natura.

Penso alla mia infanzia, a tutti i pomeriggi che ho passato correndo nei campi coltivati dai miei nonni, li ringrazio in silenzio perché mi hanno trasmesso questo sangue selvaggio, questo bisogno di sbucciarmi le ginocchia tra la terra.
Informazioni
Via di Montefiesole, 55 50065
Pontassieve (FI)
- Ristorante Mulino a Vento
- Ceramica Innocenti

Grazie a Smartbox per l’invito e la piacevole giornata!
Per una descrizione completa della giornata e delle strutture viste appoggio in pieno quando scritto da Alessandro di Girovagate! Per fortuna che ci sono anche travel blogger seri! 😉
9 commenti
Mercoledì
Grazie Silvia,
mi fa piacere che apprezzi. Del resto con un’anima sensibile come la tua non potrebbe essere altrimenti 😉
Bacioni!
Silvia
Mi è piaciuto molto questo post. Mi sono seduta comoda… la lettura del tuo blog è sempre piacevole. ciao bella!
Mercoledì
Angela grazie per le tue belle parole, mi fa davvero piacere che tu sia passata di qua e che tu abbia apprezzato! Un abbraccio!
L'Atelier di Pilàf
mi piace tantissimo questa tua veste per raccontare una giornata ed un luogo così piacevole…credo che la sensibilità sia lo strumento più potente per arrivare dritto al cuore,complimenti!
Angela
Mercoledì
@Girovagate: ripeto, meno male che hai scritto te cosa abbiamo fatto ( e l’hai scritto veramente bene!).
La prossima volta che ti vedo ti porto i cerotti per le sbucciature!
@Federica: anche io preferisco visitarle e poi tornare al mio orticello! 🙂
Federica Giuliani
Le città mi piacciono da visitare…non da vivere 😉
Girovagate
la tua è poesia,
la mia solo (modesta) prosa…
PS: anch’io avevo sempre le ginocchia sbucciate! 😀
Mercoledì
Meglio la neve dello smog! Ciò non toglie che le città mi attirino e offrano molte opportunità, però sono da prendere a piccole dosi! 🙂
Federica Giuliani
Anche io amo vivere in mezzo alla natura e, da quando ho abbandonato la città, non mi sono mai pentita. Nemmeno quando c’è la neve da spalare 😉