Un’eco romantica risuona già nella parola al solo pronunciarla e anche gli scorci che accompagnano la strada da La Spezia a Porto Venere sembrano preannunciare la bellezza che ci aspetta. Porto Venere è un vero e proprio gioiello ligure affacciato sul mare e non sono di certo io la prima ad accorgermene: nel 1997, infatti, è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO insieme alle Cinque Terre, l’isola della Palmaria, Tino e Tinetto.
In un fine settimana incredibilmente caldo di ottobre, complice un anniversario da festeggiare con una fuga di coppia, Tommaso ed io ci siamo spostati di qualche chilometro dalla nostra amata Toscana per raggiungere Porto Venere e concederci un po’ di tempo tutto per noi.
Ora mi rivolgo a tutti gli uomini in ascolto: se siete in cerca di regali per lei, con questa gita fuori porta, magari unita a una cena sul mare e un soggiorno anche solo di una notte per staccare, avete fatto centro! Sul sito di Smartbox si trovano tante proposte già confezionate con diversi prezzi, dal pernottamento con cena fino alla fuga di tre giorni, fermo restando che potete scegliere tra tantissimi posti. Ora mi rivolgo alle donne: fatevi coccolare ogni tanto (o, meglio ancora, spesso), che sono sicura che è tutto meritato! 😉 Tra l’altro se non riuscite a sfruttare subito il cofanetto regalo avete due anni per farlo.
Ecco cosa fare durante una fuga romantica a Porto Venere, nella bella Liguria che non mi stanca mai.
Come raggiungere Porto Venere
Specialmente se visitate Porto Venere in alta stagione, dovete mettervi l’animo in pace per il parcheggio: la cittadina è sempre molto affollata e purtroppo non c’è la stazione ferroviaria, per questo motivo o si arriva in autobus o si deve sperare di trovare un posto libero, operazione non sempre semplice. I parcheggi si concentrano fuori del borgo (dove non circolano auto) e lungo tutta la strada a senso unico che scende fino al livello del mare e poi risale andando via da Porto Venere. Inoltre, più il parcheggio è vicino alla città, più alte sono le tariffe.
Un’alternativa sicuramente molto suggestiva per raggiungere Porto Venere è il battello, più cara e riservata solo ad alcuni periodi dell’anno, ma vuoi mettere che classe arrivare dal mare! Questo è il sito ufficiale della compagnia di navigazione se volete vedere da dove partono i battelli.
Cosa fare a Porto Venere
Il fascino di Porto Venere era ben noto anche a celebri personaggi del passato, come ad esempio Lord Byron, cui è dedicata una grotta dall’acqua cristallina che lambisce il centro storico del borgo. Queste frequentazioni illustri hanno dato il nome a tutta la zona, identificata oggi come Golfo dei Poeti nel tratto di costa che va fino a Lerici.
Prima di arrivare alla grotta Byron, però, chi visita Porto Venere ha un primo impatto con la silhouette del borgo, che dalle barche ormeggiate quasi a riva fino al Castello Doria in altezza e le case dei pescatori che si spingono su tutto il lungomare dipingono un bellissimo acquerello dai colori pastello.
L’approccio con Porto Venere può essere o dalle vie del borgo passando attraverso una porta d’ingresso con un’iscrizione del 1113, oppure dal lungomare, la scelta che preferisco. Qui, infatti, s’innalzano al cospetto del mare alte case strette dai colori vivaci, che nel complesso sono chiamate “la palazzata”. Mi piace pensare che ogni pescatore di ritorno dal mare fosse sempre capace di riconoscere la sua dimora già in mezzo ai flutti, provando il sollievo del ritorno e il richiamo di casa.
Su questo tratto di lungomare, gran parte delle stanze a piano terra sono adibite a negozio di souvenir, bar o ristoranti. L’offerta è quella tipica di un posto in cui basta fare dieci passi dalla tavola apparecchiata per mettere i piedi in acqua: spaghetti alle vongole, acciughe alla ligure, pescato del giorno al forno, fritto di paranza.
Camminando ancora un po’ si raggiunge una scalinata consunta da miliardi di passi vecchi di secoli che portano alla caratteristica Chiesa di San Pietro. Se dovessi scegliere una chiesa fotogenica tra tutte quelle del mondo, sceglierei questa. Arroccata su uno sperone roccioso e circondata dal mare, la chiesa è antichissima e risale al VI secolo e rimaneggiata nel Medioevo con elementi gotici. Non so se sia più bello il colpo d’occhio sulle fasce di pietra bianca e nera o la loggia con gli archi da cui ci si affaccia sul mare. Vi consiglio sia di visitare l’interno della Chiesa di San Pietro sia di salire sulla balconata attraverso gli scalini esterni, si hanno delle visuali fantastiche.
Dalla Chiesa si dipanano delle strette viuzze attraverso le quali è possibile o raggiungere il Castello Doria che svetta in tutta la sua altezza a protezione del borgo, oppure camminare senza meta tra i vicoli di case e panni stesi. La strada principale, Via Capellini, è un tipico caruggio genovese costellato di negozi, ristoranti e botteghe artigiane. Tra le alte case ogni tanto si apre un varco stretto con delle scale che conducono al mare.
Un’altra chiesa da visitare a Porto Venere è quella di San Lorenzo anche conosciuta come Santuario della Madonna Bianca. Edificata tra il 1118 e il 1130 e sottoposta a frequenti restauri, si trova nel centro abitato a due passi dal Castello Doria e ogni 17 agosto si celebra la festa della Madonna Bianca, protettrice di Porto Venere.
Proprio di fronte a Porto Venere si staglia l’isola di Palmaria, separata da Portovenere da uno stretto braccio di mare. Se avete voglia di una spiaggia incontaminata è qui che dovete andare prendendo un’imbarcazione dal porticciolo di Porto Venere. L’isola di Tino, invece, è militare quindi non accessibile tranne che in rare occasioni, mentre Tinetto è poco più che uno scoglio.
Porto Venere si gira bene in un giorno, camminando con calma, ma se avete la possibilità di soggiornare nei paraggi ci sono un sacco di cose da fare e da vedere anche nei paesini limitrofi. Personalmente, non vedo l’ora di tornarci, per me la Liguria è una tappa fissa almeno due o tre volte all’anno!
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Post in collaborazione con Smartbox