Questo per me è un periodo baciato dalla grazia e imbevuto di nuove consapevolezze, un percorso che, con molta probabilità e senza accorgermene consciamente, sto preparando da una vita intera. Mi piace raccontare i miei viaggi, ma a volte sento il bisogno di mettere nero su bianco anche altro, consapevole che non tutto rimane nitido nella nostra mente a distanza di tempo, e allora eccomi qua con un nuovo passo avanti e nuove parole da condividere.
L’attesa più dolce che mi gonfia il ventre fino a farmi sparire l’ombelico e mi sveglia nel cuore della notte scalciando per abituarmi ai nuovi ritmi dei mesi a venire mi ha costretto a rallentare, dandomi la possibilità di godere appieno del mio tempo. Finora non avevo mai passato ore sul divano spaziando dai grandi classici di cui rimandavo la lettura dai tempi del liceo a programmi pop che spero m’infondano nozioni culinarie e modaiole di cui, fino ad adesso, sono rimasta volutamente all’oscuro.
All’inizio credevo sarebbe stato un incubo passare dalle giornate frenetiche fatte di 12 ore fuori di casa e ritmi schizoidi a una gestione del tempo totalmente libera, senza obblighi e consegne serrate, senza routine e senza obiettivi precisi. Invece col tempo ho capito che lo scopo c’è eccome, ed è quello di assecondare la natura che, da madre intelligente e benevola, impiega nove mesi per insegnare alle donne (e agli uomini che le amano) a prendere consapevolezza di una rivoluzione vecchia come il mondo e amare se stesse in una maniera nuova e allo stesso tempo atavica. A volte i giorni sembrano lunghissimi e la gestazione un atto d’amore infinito; allo stesso tempo se mi guardo indietro il tempo mi sembra volato e pare ieri che in Sudafrica capivo cosa significa la parola nausea.
In questi mesi sto imparando la sottile arte del creare spazio sia in ciò che mi circonda sia – lavoro affatto semplice – in me stessa. Passo ore e ore a progettare la cameretta nuova, a leggere blog di mamme più esperte che insegnano come non inquinare come una petroliera usando pannolini ecologici e a fantasticare sul nostro primo viaggio in tre che mi auguro con tutto il cuore ci porti in una meta che inseguiamo da anni.
Faccio lunghe camminate in campagna con i miei genitori, passo giornate a parlare e confrontarmi con altre donne senza mai il bisogno di consultare il telefono, riesco a perdonarmi vecchi errori, mi sento vicina come non mai al creato senza stare a scomodare nessun dio. La vita è un miracolo e se c’è un augurio che io possa fare è che siamo tutti consapevoli del nostro tempo, del qui e ora, dei nostri desideri più reconditi, della continua ricerca di noi stessi, del fare caso a quando siamo felici, dell’essere grati di ogni nostra fortuna.
Post in collaborazione con Homify
6 commenti
Marika
Che meraviglia e che forza tu! 🙂 È bello vedere con quanta serenità affronti un percorso così importante e speciale.. Ti abbraccio forte :*
Mercoledì
Ciao Marika,
devo ammettere che io stessa sono sorpresa della mia reazione, forse perché è una cosa talmente grande e forte che è lei a guidarmi in questo cammino! Un abbraccio a te e grazie!
crisrina-crinviaggio
Sei meravigliosa, e meravigliosa è l’esperienza che stai vivendo, questo viaggio che fa crescere e capire molte cose. Sarà bellissimo, in ogni singolo particolare, in ogni singolo momento…
(Adoro questo post… :))
Mercoledì
E se me lo dici te Cri posso crederci! So che il viaggio è già iniziato, ma non vedo l’ora ogni giorno che passa di conoscerla! Grazie di cuore!
Viaggiesorrisi
Bellissimo questo post…da neo mamma bis mi rivivo in ogni tua parola!
Mercoledì
Che bello sentirtelo dire! Finché non si esterna un pensiero sembra di essere gli unici a formulare certe cose, invece è bello sapere che qualcun altro ha condiviso le stesse sensazioni. Grazie!