I 10 libri più belli che ho letto nel 2022

Scritto da Serena Puosi

Categorie: Libri

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Il 2022 è stato un anno incredibilmente pieno di letture, forse l’anno in cui ho letto di più da quando mi appunto meticolosamente tutti i libri letti. Oltre al numero elevato, però, che conta il giusto, il 2022 è stato un anno di letture davvero azzeccate. Come dicevo già nel post del 2021, ormai ho capito i miei gusti e affinato l’intuito per sbagliare sempre meno nella scelta dei libri.

In questo post ho scelto i 10 libri che mi hanno entusiasmato e tenuta incollata alle pagine nell’anno che si è concluso sperando di darvi qualche buon consiglio. Vi aspetto nei commenti per sapere se me ne volete consigliare un altro, se ne avete letti alcuni di questa lista o se vi ho ispirato una lettura.

La simmetria dei desideri – Eshkol Nevo

Dopo aver letto “Tre piani” su consiglio della mia libraia di fiducia, mi sono cimentata con un altro libro che è considerato un caposaldo di Eshkol Nevo, “La simmetria dei desideri”. Il tema principale del libro è l’amicizia al maschile e l’evoluzione della stessa nel corso degli anni con i vari accadimenti della vita.

I protagonisti sono quattro amici che, non ancora trentenni, decidono durante una finale dei mondiali di scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati.

Il libro è ambientato tra Haifa e Tel Aviv e ha l’obiettivo di indagare i sentimenti, le aspettative, i cambiamenti nelle vite dei protagonisti, tratteggiati nei loro caratteri in modo ammirevole dall’autore. Quattro persone comuni, quattro vite ordinarie in cui riconoscersi o con le quali empatizzare.

la simmetria de desideri

Niente di vero – Veronica Raimo

Quando ho letto le prime righe di “Niente di vero” di Veronica Raimo sono rimasta talmente spiazzata da volerlo acquistare e leggere tutto d’un fiato. Nella mia bolla su Instagram di gente che parla di libri si è discusso lungamente di questo testo che è stato in lizza per il Premio Strega e che ha vinto il Premio Strega giovani.

Il lettore, a mano a mano che scorrono le pagine, rimane tutto il tempo col dubbio di stare leggendo una finzione o una biografia, ed è proprio questo fattore, il mettere in dubbio l’attendibilità della voce narrante, unito alla narrazione comica e brillante di un’infanzia, che fanno di questo libro un unicum.

Nonostante sia rimasta un po’ dubbiosa sul finale (che mi sembra un non finale, ma qualcosa di rimasto in sospeso), mi sento di inserire il libro di Veronica Raimo perché si ride tanto e perché si affrontano in maniera assolutamente non lineare temi che la maggior parte di noi si è trovato a vivere. È anche un libro che non risparmia nessuno, mettendo a nudo difetti, le idiosincrasie e le devianze di una famiglia.

niente di vero

Yoga – Emmanuel Carrère 

Il mio primo Carrère non è stato una lettura ma un ascolto: di “Yoga”, infatti, ho ascoltato l’audiolibro scoprendomi affamata di parole a farmi compagnia non solo nei tempi morti delle faccende di casa – cioè quando in genere ascolto podcast e audiolibri – ma anche in altri momenti della giornata.

Il titolo potrebbe trarre in inganno: certo, si parla di yoga in questo libro, così come di meditazione e tai chi, poiché l’intento iniziale dello scrittore era buttare giù un libretto «arguto e accattivante» sulle discipline che pratica da anni. Parla anche di un seminario di meditazione Vipassana che non era consentito abbandonare, e che Carrère abbandona senza esitazioni dopo aver appreso la morte di un amico nell’attentato a «Charlie Hebdo», ma parla soprattutto dei suoi demoni che non riesce a tenere a bada e di tutto ciò che ha dovuto affrontare per curare il suo disturbo bipolare, inclusi i mesi terribili trascorsi al Sainte-Anne, l’ospedale psichiatrico di Parigi.

Col suo tono amichevole e diretto proprio del grande scrittore francese, Carrère si racconta senza risparmio, parlandoci anche delle sue relazioni, del suo soggiorno sull’isola greca di Leros insieme ad alcuni ragazzi fuggiti dall’Afghanistan e del suo lento ritorno alla vita, alla scrittura, all’amore.

yoga

 

Tutto per i bambini – Delphine de Vigan

Sono forse troppo drastica se dico che chiunque abbia figli e sia presente sul web debba leggere questo libro? Allora sarò drastica: leggetelo se ancora mettete in dubbio che esporre i bambini alla rete sia rischioso, se pubblicate foto di minori online senza il loro consenso o se addirittura li coinvolgete nei vostri affari utilizzandoli come testimonial. Mi dispiace se vi sembrerò troppo dura ma su questo argomento non transigo: la sovraesposizione dei minori sulle piattaforme social degli adulti è rischioso oltre che lesivo della loro privacy.

Perché vi parlo di questo? Perché è proprio il tema cardine di “Tutto per i bambini” di Delphine de Vigan, che in questo testo fa un ritratto della società moderna in cui i bambini sono protagonisti più o meno inconsapevoli dalla scena social.

La protagonista, Mélanie, è cresciuta davanti allo schermo della televisione, ipnotizzata dai reality e dalle loro promesse di notorietà e ha un solo obiettivo nella vita: diventare famosa. Una volta divenuta madre crea un canale YouTube di grande successo, Happy Récré, interamente dedicato alla vita quotidiana dei suoi figli, Sam, di otto anni, e Kim, di sei. Ma un giorno i riflettori del mondo di Mélanie fanno cortocircuito e scavando nell’universo dei baby influencer si scoprirà qualcosa che forse era meglio non conoscere.

tutto per i bambini de vigan

La nostra furiosa amicizia – Rufi Thorpe

“La nostra furiosa amicizia” di Rufi Thorpe è un romanzo di formazione sull’età dell’adolescenza. Ambientato nella California del primo decennio degli anni Duemila, racconta la storia di Bunny e Michael, due studenti liceali che si sentono a disagio con la gestione del proprio corpo.

Bunny, infatti, è altissima e la sua grandezza eccessiva la fa sentire diversa, Michael è omosessuale ed è bersaglio dello scherno dei compagni. I due, inoltre, hanno delle famiglie complicate alle spalle, che non sono in grado di proteggerli. Quando Michael si innamora per la prima volta, un orrendo giro di pettegolezzi malevoli comincia a circolare e le conseguenze di un gesto terribile, accidentale, finirà per determinare in maniera imprevista il futuro di entrambi i ragazzi, e della loro amicizia.

Questo libro tratta il tema dell’amicizia a ogni costo, parla di violenza, del desiderio di restare uniti, della complessità della vita umana e delle relazioni.

la nostra furiosa amicizia

E poi saremo salvi – Alessandra Carati 

Avete mai scelto una destinazione sulla scia delle emozioni che vi ha lasciato un libro? È quello che mi è accaduto con il viaggio dell’estate passata, che ci ha portati ad attraversare una bella fetta di Balcani a bordo della nostra auto per ripercorrere le suggestioni di un libro. Il testo in questione era proprio “E poi saremo salvi” di Alessandra Carati, che entra di diritto nei libri più belli che ho letto nel 2022.

Questa è una storia di una famiglia costretta a scappare dalla ex Jugoslavia a causa della guerra: è una vicenda privata ma allo stesso tempo collettiva, è l’epopea di un popolo in particolare ma allo stesso tempo di tutti i migranti della storia. La protagonista Aida ha solo 6 anni quando vive in prima persona lo strappo violento dalle proprie radici, che la porteranno a Milano insieme alla sua famiglia che non si riprende mai veramente dallo shock tra rabbia, segreti e malattie incomprensibili. Aida deve crescere in fretta e deve cercare di salvarsi da sola in un posto che fa fatica a chiamare casa. Profondo, struggente, doloroso: un libro che mi ha segnato e che vi consiglio.

e poi saremo salvi

La cronologia dell’acqua – Lidia Yuknavitch 

Il pensiero più ricorrente mentre leggevo il libro di Yuknavitch è stato: “non ho mai letto niente di così sincero” e in effetti la mancanza assoluta di filtri o edulcoranti rende questo memoir allo stesso tempo un malloppo e qualcosa da cui non riuscivo a staccarmi. È un libro esagerato, spinto, ma allo stesso tempo una calamita e una storia di rinascita. Vi lascio con la quarta di copertina perché non saprei come spiegarvelo altrimenti.

Il nuoto, il corpo che si perde e si ritrova nell’acqua, e la letteratura, il desiderio di scrivere senza compromessi, sono le uniche due certezze di Lidia. “La cronologia dell’acqua” è così la storia di una vita che “non segue alcun ordine. Gli avvenimenti non rispondono al rapporto di causa ed effetto come vorremmo. È tutta una serie di frammenti e ripetizioni e trame,” perché “questo condividono il linguaggio e l’acqua”. Tutto scorre, nelle parole come nelle corsie di una piscina, in questo romanzo che rinnova radicalmente la tradizione del memoir, raccontando senza ipocrisie il genere, la sessualità, l’abuso, l’elaborazione del lutto, il superamento della sofferenza. Lidia cresce con un padre violento e una madre incapace di proteggerla, in una famiglia che la condizionerà anche quando, proprio grazie a una borsa di studio per il nuoto, riuscirà ad allontanarsi.

Colpita da una perdita straziante, si trova a fare i conti con un dolore estremo: Lidia reagisce, sbaglia, cerca nell’alcol e nel sesso una via di fuga, tocca il fondo, reagisce ancora, riprende a nuotare. Dentro la muove un desiderio di vita e di creazione – e attraverso incontri decisivi con autori come Ken Kesey e Kathy Acker prende forma il suo cammino di scrittrice. Il viaggio che Lidia affronta, e nel quale trascina con passione e levità struggente il lettore, è un viaggio di dipendenza e autodistruzione, e poi di sopravvivenza. Un viaggio che trova una conciliazione finale in un amore sincero, in un figlio che nuota felice anche se malissimo, e in un libro, questo, che testimonia una nuova profonda consapevolezza di sé nel proprio mondo.

la cronologia dell'acqua

Il mare dove non si tocca – Fabio Genovesi

Fabio Genovesi è uno scrittore versiliese che ha ambientato la maggior parte dei suoi libri nella mia terra. Ma non è solo questa curiosità verso gli autori di zona ad attrarmi di Genovesi, quanto piuttosto la sua capacità di scrivere accarezzando lo scrittore, la sua leggerezza che permette in realtà di indagare cose molto più profonde.

“Il mare dove non si tocca”, così come “E poi saremo salvi” ha un protagonista di 6 anni (forse per il fatto che la mia figlia maggiore ha questa età ho inconsciamente scelto libri con questo sguardo sul mondo).

Fabio è l’unico bimbo della famiglia Mancini, popolata di tantissimi nonni, ossia i tanti ed eccentrici fratelli del suo vero nonno, che se lo contendono per trascinarlo nelle loro mille imprese. L’inizio della scuola, così come la scoperta di una maledizione che grava sulla sua famiglia e che riguarda tutti i maschi che arrivano a quarant’anni senza sposarsi, scuoterà le certezze di Fabio, che dovrà destreggiarsi nella sua famiglia caotica e gigantesca tra avventure e una realtà che non è sempre quella che avevamo immaginato.

Vi lascio con le ultime parole della quarta di copertina di questo libro che è una coccola che vi consiglio di concedervi: “Tra inciampi clamorosi, amori improvvisi e incontri straordinari, in un percorso di formazione rocambolesco, commovente e stralunato, Fabio capirà che le nostre stranezze sono il tesoro che ci rende unici e intanto scoprirà la propria vocazione di narratore perdutamente innamorato della vita.”

il mare dove non si tocca genovesi

Avere tutto – Marco Missiroli

Non avevo ancora letto niente di Missiroli finché non sono rimasta folgorata da una presentazione che ha tenuto a Viareggio che è stata una sorta di confessione e di lezione di scrittura. Ho comprato il libro e non ho più staccato gli occhi dalle pagine, nonostante l’approccio con il suo modo di scrivere non sia semplice nemmeno per lettori forti.

“Avere tutto” è la storia di un rapporto padre – figlio in quel momento della vita in cui da essere accuditi si diventa accudenti, è un romanzo sul rischiare il tutto per tutto anche se il rischio di perdere ogni cosa è enorme. È anche un libro sui ritorni: nella vecchia casa di famiglia, nella città di provincia che accoglie e respinge, dalle persone che ci conoscono da una vita e che ci hanno perdonato i vecchi errori. È un romanzo di redenzione, in cui si intravede uno spiraglio, una volontà di miglioramento.

Non sono convinta che sia un libro per tutti, ma sicuramente per chi ama la lingua italiana utilizzata con precisione chirurgica, non c’è una parola fuori posto in questo romanzo e forse, più della storia in sé (che comunque mi ha commosso in alcuni tratti) ho amato la bella lingua inframezzata da alcune parole di dialetto romagnolo che rendono il tutto ancora più amalgamato e vero.

avere tutto - missiroli

On writing – Autobiografia di un mestiere – Stephen King

Concludo questa lista con un libro diverso da tutti gli altri e, se vogliamo, meno universale perché tratta un tema che a me sta molto a cuore, ma non è detto che interessi a tutti: “On writing” è un libro sulla scrittura e su come si diventa scrittori, ma ciò che lo rende universale è il fatto che per raccontarcelo Stephen King ricorre alla sua vita, regalandoci quindi un’autobiografia senza censure del Maestro del Brivido.

Il manuale di scrittura di Stephen King inizia come una biografia e una raccolta di aneddoti, “istantanee”, ricordi d’infanzia ed esperienze che riguardano la sua vita e il suo lavoro. King racconta dei suoi primi tentativi e fallimenti nel mondo dell’editoria, della pazienza e del desiderio di migliorarsi. Prosegue con tanti consigli utili ed esempi pratici e fa una sorta di lezione universitaria su questo mondo così affascinante e sfaccettato.

È un libro generoso e incoraggiante, che fa venire voglia di mettersi in gioco e che invita chiunque voglia fare della scrittura la sua vita a provarci con convinzione fino in fondo.

on writing

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2 commenti

  • Sono una fan della prima ora di Genovesi.
    Ho letto tutto.
    Ogni tanto ci scriviamo mail o su Ig.
    Durante il mio ultimo soggiorno in Versilia gli ho detto “ehi sono qua” con tanto di foto del suo romanzo Il calamaro gigante tra le cabine di Tonfano. Lui mi ha risposto che no, non era a Forte dei Marmi perché, come in effetti temevo, stava seguendo il Tour de France. Occhi aperti che magari ti ci imbatti. Ho invece visto Eskol Nevo al Salone, con le fan in delirio, ma io lo trovo un po’ sopravvalutato. Ho letto La simmetria dei desideri, bello ma non wow per me e ho abbandonato un altro meno celebre. Genovesi per me batte Nevo di non so quante lunghezze. Buon anno, Serena.

    • A

      Sandra, che bello ritrovarti quando si parla di libri!
      Anche io come si dice adesso sono una “bimba” di Genovesi fin dalle prime pubblicazioni 🤣 ho assistito a un paio di sue presentazioni qui in zona e ogni volta è così piacevole ascoltarlo che sento il bisogno di rileggere qualcosa! È un grande oratore e narratore di storie.
      Su Nevo ho bisogno di approfondire, ho letto solo due libri e non posso dare un giudizio complessivo. Non fatico a immaginare le fan in deliquio al Salone… che sia l’anno che riesco a venirci anche io? Buon anno a te Sandra e ben ritrovata!

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